Domani sera l'appello all'umano, in presenza, alle ore 20.
L’Appello all’umano, con l’appuntamento di domani 20 febbraio, torna di nuovo in piazza Tre Martiri, com’era fin dagli esordi nell’agosto 2014. Per adeguarsi alle norme sul contrasto alla diffusione del Covid, che contemplano anche la possibilità di spostarsi tra le ore 5 e le ore 22, l’inizio è anticipato alle 20. E naturalmente è d’obbligo indossare la mascherina. «Resta invariata la formula della recita del rosario e del ricordo dei nostri fratelli perseguitati a causa della loro fede e, al termine, la raccolta di fondi da destinare a chi, a causa di guerra e persecuzione, ha abbandonato la propria città, diventando un profugo», spiegano gli organizzatori, ovvero il Comitato Nazarat col contributo del Centro internazionale Giovanni Paolo II. «Si uniranno a noi nella preghiera anche una dozzina di altre città e una trentina di comunità religiose in Italia e all’estero».
Il manifesto di convocazione riporta una significativa frase del vescovo latino di Aleppo (Siria) monsignor G. Abou Khazen: “Ricominciate a trattarci da esseri umani. Le sanzioni sono un crimine e vanno tolte perché fanno soffrire la gente comune. E i poveri sono quelli che soffrono di più”.
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