Nuova Questura, comiche finali di campagna elettorale

Nuova Questura, comiche finali di campagna elettorale

Leggendo i giornali stamattina

Bonaccini con il sindaco di Rimini: «Adesso ci pensiamo noi». Adesso? Ma Gnassi è in Comune dal 1990 e il progetto nuova Questura è nato con le amministrazioni rosse nel 1995.

Riminesiduepuntozero, buongiorno. Leggendo i giornali stamattina l’impressione è che qualcuno stia raschiando il barile. Alla ricerca di suffragi. Ma non è detto che l’operazione emergenziale porti i frutti sperati, perché i lettori un po’ di memoria ce l’hanno.
Un esempio tratto dalle cronache di Rimini del Resto del Carlino. Titolo: «“La questura nell’ex caserma Giulio Cesare” – Annuncio del governatore uscente Bonaccini». Svolgimento: «La questura andrà negli spazi della ex caserma Giulio Cesare. E’ questa la notizia che emerge dopo il sopralluogo fatto ieri dal sindaco Andrea Gnassi nella struttura di via Ugo Bassi assieme al governatore uscente della Regione, Stefano Bonaccini.»
Il presidente dell’Emilia Romagna e il sindaco di Rimini sembrano aver trovato la soluzione in via Flaminia: ma non è affatto una novità, già dal giugno 2019 il Comune diceva di voler impossessarsi dell’area, per poi annunciare in ottobre con il governo giallo-rosso l’intenzione di voler usare l’ex caserma dell’Esercito come sede di polizia ed altre forze dell’ordine.
Il punto politico è un altro: Gnassi e Bonaccini negli ultimi scampoli di campagna elettorale si fanno fotografare dentro l’immobile abbandonato di via Ugo Bassi per parlare contro Matteo Salvini, mica per altro.
Riferisce il Carlino: «“Salvini quando era ministro dell’Interno – precisa Gnassi – disse ci avrebbe messo 30 milioni. Un conto è essere bravi a raccontare i problemi un conto è risolverli”. Stoccata al leader del Carroccio anche da parte di Bonaccini: “Quando dico che qua Salvini è un ospite è perché una volta finita la campagna se ne torna a casa altrove. Non è successo nulla nell’anno e mezzo in cui era al ministero dell’Interno, adesso ci pensiamo noi”».

Da sottolineare: “Adesso ci pensiamo noi”. Adesso?

Sappiamo da Riminiduepuntozero (fonte) che l’origine della nuova Questura di via Ugo Bassi “è conseguenza di una gara pubblica indetta dall’amministrazione comunale nel 1995”, di un progetto passato attraverso una variante urbanistica e una convenzione del 1999, a firma del Comune di Rimini. Dov’era a quell’epoca Andrea Gnassi? Non era all’asilo, ma si trovava già ai piani alti di palazzo Garampi, dove è stato consigliere comunale (1990-1995), poi per un decennio in Regione Emilia-Romagna (consigliere regionale e presidente di commissione), poi due anni in Provincia (assessore), infine, dal 2011 ad oggi sindaco del Comune di Rimini. Calcolatrice alla mano, Andrea Gnassi è da 26 anni in posizioni di potere locale e regionale. Su Questura e nuova Questura avrebbe potuto dire la sua – mettiamola così – ma dà la colpa agli altri. Più precisamente, dà la colpa a Salvini. Il quale, durante i 26 (ventisei) lunghi anni di potere amministrativo di Gnassi e dei suoi compagni di partito come Bonaccini, è stato ministro degli affari interni per quindici mesi (1 giugno 2018 / 5 settembre 2019). Non c’è bisogno di aggiungere altro.

Post scritto: rileggendo i giornali con la lente, torniamo con interesse alla dichiarazione di Gnassi, secondo cui «grazie al lavoro con la Regione e ministeri degli Interni e Finanze, possiamo dire che la ex caserma Giulio Cesare diventerà la sede definitiva di Guardia di finanza, Polizia stradale e della Questura». Da sottolineare: «con la Regione». Eppure, quando il 25 luglio scorso (vedi qui) il sindaco ha parlato di «utilizzo immediato» della ex caserma militare come «area idonea», faceva riferimento al Protocollo sulla sicurezza firmato da lui con l’allora ministro dell’Interno Marco Minniti (Pd) nel dicembre 2017; quando ha riannunciato la cosa in ottobre (vedi qui) in occasione di un sopralluogo in via Flaminia con il sottosegretario Calvisi (governo giallo-rosso), ha sempre fatto riferimento ad un rapporto diretto Comune-Governo. Mai fatto parola del ruolo della Regione. Come mai spunta fuori solo adesso un presunto «lavoro con la Regione», che non ha mai avuto un ruolo nella faccenda?

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