Nuovo mercato coperto: si scopre che i revisori dei conti espressero parere negativo

Nuovo mercato coperto: si scopre che i revisori dei conti espressero parere negativo

Ora si comprende perché saltò la commissione congiunta che, lo scorso 5 agosto, si sarebbe dovuta occupare del progetto targato Renco. Non solo il collegio dei revisori ricevette la documentazione il giorno prima. Dopo averla esaminata espresse valutazioni assai critiche. Ed ora l'amministrazione comunale affida un nuovo incarico per l’aggiornamento e l'integrazione dell’analisi di convenienza economico-finanziaria di tutta l'operazione.

Sulla proposta di partenariato pubblico-privato per la progettazione, realizzazione e gestione del nuovo Mercato Coperto di Rimini, che vede la società Renco Valore srl parte attiva con un progetto di fattibilità tecnica ed economica, si scopre il tassello mancante.
L’intervento prospettato ha fatto discutere sin dal suo apparire e per una serie di ragioni. Ce ne siamo già occupati su queste pagine (qui). Ad un certo punto, lo scorso agosto, saltò la commissione consiliare congiunta (3 e 5), convocata poche ore prima, che avrebbe dovuto occuparsi dell’argomento. A nostra precisa richiesta alla presidente della V commissione, Milena Falcioni, sui motivi della cancellazione di questa importante commissione, ci venne risposto che occorreva il parere dell’organo di revisione: «La complessità della documentazione allegata alla proposta di deliberazione non ha consentito al Collegio dei Revisori di poter esprimere il proprio parere entro i cinque giorni liberi previsti dal vigente regolamento di contabilità. Di questa impossibilità da parte del Collegio dei revisori si è avuta contezza solo nella giornata di ieri. La coincidenza con il periodo feriale, inoltre, non ha consentito che il collegio fosse composto nella sua unità (i componenti del collegio sono tre). Il parere della commissione competente per materia è necessario per il successivo passaggio all’esame e al voto del Consiglio Comunale. In mancanza del parere del collegio dei revisori, quindi, non è possibile l’esame in commissione». Ma la questione, si scopre adesso, ha anche altri risvolti.
I revisori (il precedente collegio) hanno infatti espresso un “parere negativo” che, per le motivazioni formalizzate, appare anche un po’ imbarazzante per l’amministrazione comunale uscente, di cui facevano parte quattro figure di spicco confluite anche nella nuova giunta, attuale sindaco compreso.
Vediamo meglio.
In data 4 agosto 2021 i revisori ricevono la richiesta di parere sulla proposta di deliberazione del Consiglio Comunale n.72 del 29 luglio 2021 avente ad oggetto “Proposta di partenariato pubblico-privato ai sensi dell’art. 183 comma 15 del D.Lgs. 50/2016 per la progettazione, realizzazione e la gestione del nuovo Mercato Coperto di Rimini. Dichiarazione di pubblico interesse della proposta del Proponente Società Renco Valore srl e approvazione del relativo progetto di fattibilità tecnica ed economica. Modifica al Documento Unico di Programmazione. Variante al Bilancio di Previsione 2021/2023 ex art. 175 del D.Lgs. 267/2000.” Il 9 agosto hanno avuto in mano anche il parere di legittimità del segretario generale.
La commissione congiunta (3 e 5) era stata fissata per il 5 agosto (qui), e dunque come avrebbero fatto i revisori ad esprimersi nei tempi dovuti, anche se “pressati” a rispondere entro 5 giorni? E’ proprio questa, infatti, una delle lamentele che i revisori rivolgono all’amministrazione nel formalizzare il loro pronunciamento. Fanno notare la «modalità e la tempistica con cui la stessa (proposta di deliberazione, ndr) è stata sottoposta al Collegio dei Revisori» e il «fatto che detta operazione, pur oggetto di lunga elaborazione da parte dell’Ente, non era stata mai in precedenza prospettata al Collegio dei Revisori in carica ormai da 3 anni». E va aggiunto che i revisori erano in scadenza (13/09/2021) e dunque impegnati anche nel rilascio di altri pareri e adempimenti. Cominciamo bene.
Ma il collegio si è messo subito al lavoro, non ha perso tempo. Ciò nonostante, non ha ritenuto sufficiente «la sola verifica documentale del fascicolo pervenuto». Così si sono svolte alcune conference-call, ben quattro, nelle quali «anche con interlocuzione dei Dirigenti e Responsabili del Comune di Rimini ha approfondito l’argomento in oggetto, formulando all’Ente le proprie perplessità sull’operazione, nonché quesiti e richieste di approfondimento». L’amministrazione ha concordato la consegna di una relazione scritta che avrebbe dovuto dare risposta alle questioni aperte. Ma, una volta sfogliata anche questa, i revisori l’hanno valutata «non sufficiente a dirimere le criticità individuate dal Collegio dei Revisori». Diversi i punti dolenti: «l’esonero da assunzione di responsabilità» da parte della società che ha redatto l’analisi di convenienza economica finanziaria dell’operazione; la «mancata rappresentazione dell’IVA rispetto all’erogando contributo di Euro 2.500.000,00 oltre Euro 550.000,00 nell’allegato 3 del medesimo documento»; la questione della «Opportunità circa la accensione di ipoteca sul diritto di superficie, che potrebbe snaturare l’effettivo trasferimento di tutti i rischi al concessionario»; la «Erronea indicazione» (da parte della suddetta società) «nella propria relazione che cita “non essendo previsto alcun onere per la PA”, quando al contrario sono previsti oneri in capo al Comune di Rimini»; il tema della «Attendibilità della variazione così come proposta in conto capitale, che appare incongruente tra la cessione di tutti i rischi a carico del privato e criteri di contabilizzazione adottati (leasing finanziario) Delibera Corte Conti Autonomie n.15 del 13/06/17», infine la «Mancata considerazione del valore del diritto di superficie, valutato dall’Ente in €. 5.908.073,99 nel calcolo del VAN (valore attuale netto)».
Sulla proposta di delibera, rilevano i revisori, «sussiste un difetto di motivazione. Ciò in quanto sempre a parere di questo Collegio, la qualificazione dell’atto “urgente e improrogabile” compete al Dirigente Responsabile e al Segretario Comunale, con obbligo di esplicitazione in atto». E concludono: «Pur considerati i pareri favorevoli espressi dai Dirigenti/Responsabili competenti e dal Segretario Generale in date antecedenti il giorno 10 agosto 2021 e richiamati nella proposta deliberativa», il collegio dei revisori «esprime, per quanto di competenza e per quanto sopra esposto parere negativo» sulla proposta di deliberazione per il Consiglio Comunale n. 72/2021.
C’è anche una ciliegina (amara) posta sulla torta dai revisori: «Da ultimo, il Collegio dei Revisori richiama il dettato di cui all’art 38 comma 5 Testo Unico degli Enti Locali (DPR 267/2000), che così recita: “I consigli durano in carica sino all’elezione dei nuovi, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti e improrogabili”, raccomandandone il rispetto e la valutazione della applicazione al Consiglio Comunale». Il decreto di indizione dei comizi elettorali a firma del ministro dell’Interno era stato firmato il 3 agosto. Un pasticcio dietro l’altro, forse provocato dalla fretta di chiudere la partita del mercato coperto, tenendo conto che l’amministrazione comunale aveva espresso – a differenza dei revisori – un giudizio positivo in ordine alla fattibilità dell’operazione targata Renco, pur indicando alcune prescrizioni e riservandosi ulteriori approfondimenti «in merito alla sostenibilità economica del progetto e in ordine alla verifica complessiva del contributo pubblico».
Chi era a conoscenza di questo bailamme? Pochi. Oggi sull’albo pretorio del Comune di Rimini compare una determina con la quale viene affidato un nuovo incarico (con variazione di bilancio), alla stessa società, «per l’aggiornamento/integrazione dell’analisi di convenienza economico-finanziaria ex art. 181 c. 3 D. Lgs. n. 50/2016 sulla proposta di partenariato pubblico-privato ricevuta da Renco Valore». E qui si menziona il parere negativo dei revisori: «nel mese di settembre 2021, a seguito di più occasioni di confronto, il Collegio dei Revisori ha fatto rilevare alcuni aspetti critici, in ordine ai quali l’Amministrazione Comunale ha prontamente provveduto a trasmettere i relativi chiarimenti, anche avvalendosi della Società cui è stata commissionata la redazione dell’Analisi di convenienza di cui all’art.181, comma 3, del D.lgs. n.50/2016. Con nota protocollo n. 286542/2021 del 14/09/2021, il Collegio dei Revisori ha espresso parere negativo sulla proposta di deliberazione per il Consiglio Comunale n. 72/2021 sopra citata».
Sta di fatto che Renco Valore ha fatto pervenire al Comune una nuova proposta per la progettazione, la costruzione e la gestione del nuovo Mercato Coperto di Rimini mediante partenariato pubblico-privato. Ora sarà valutata, prima di tutto dalla società incaricata, e «la relazione finale evidenzierà la comparazione fra il costo/beneficio per l’Amministrazione tra la proposta di finanza di progetto e lo sviluppo di procedure di appalto tradizionali: la differenza fra i due valori costituirà il value for money per l’amministrazione».

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