Per Emma Bonino senza gli immigrati nessuno raccoglierebbe pomodori. Perché gli antirazzisti restano in silenzio?

Per Emma Bonino senza gli immigrati nessuno raccoglierebbe pomodori. Perché gli antirazzisti restano in silenzio?

Emma Bonino ci spiega che senza gli immigrati nessuno raccoglierebbe i pomodori. I veri razzisti sono quelli che vogliono fermare l’immigrazione clandestina con regole e buonsenso o i negrieri che legittimano l’invasione per avere nuovi schiavi? Il “cattolico” Samuele Zerbini che si candida con la Bonino, ha qualcosa da dire?

In questa campagna elettorale è partita l’intramontabile sfida a chi la spara più grossa. Inaspettatamente, la trovata del Movimento 5 Stelle sul reddito di cittadinanza (un palese disincentivo al lavoro, se ne accorgerebbe anche un ragazzino delle medie, anche se non se ne “accorgesse” Di Maio), è stata superata dall’ultima dichiarazione della leader radicale Emma Bonino, che si presenta alle elezioni con la lista “Più Europa”, alleata col Partito Democratico.



Emma Bonino, durante la trasmissione Tagadà su La7, un minuto dopo aver pronunciato parole contro il razzismo, alla domanda “il 48% degli italiani pensa che gli immigrati siano un pericolo, come si fa a dire con chiarezza che non è così?”, ha risposto affermando: “Intanto a 800 mila famiglie italiane che hanno una badante o una colf, nessuna di queste italiane, sono 800 mila famiglie che vivono con immigrati che svolgono dei lavori che nessun italiano vuole più fare. Possiamo parlare ad esempio di tutti gli agricoltori. Se non ci fossero gli immigrati nessuno raccoglierebbe pomodori, olive o non so che cosa”. Presumibilmente, senza nemmeno accorgersene, ha implicitamente svelato il vero volto del buonismo a tutti i costi. Insomma, per la madrina dell’accoglienza la questione è chiara: senza migranti niente pomodori, senza migranti niente colf e badanti. A questo punto una domanda mi sorge spontanea. I veri razzisti sono quelli che intendono separare i profughi dai clandestini e fermare l’immigrazione irregolare con regole e buonsenso, o i negrieri che legittimano l’invasione per avere nuovi schiavi da sfruttare?



La radicale Bonino non si placa e conclude il discorso rincarando la dose: “I figli degli immigrati sono 800 mila, senza di loro 68 mila insegnanti non potrebbero insegnare”. I figli degli italiani, invece, li ha abortiti lei di persona, quando negli anni 70 praticava aborti clandestini con una pompa da biciclette. Ammise infatti in una intervista (Oggi, 29 luglio 1976) che il CISA (Centro d’informazione sulla sterilizzazione e sull’aborto), da lei fondato a Milano nel 1973, praticò in Italia e a Londra 10.141 aborti. 



Recentemente nel riminese ha fatto scalpore la decisione di Samuele Zerbini, che da “cattolico”, ha deciso di candidarsi in Parlamento con “Più Europa con Emma Bonino”, per sostenere la coalizione di centrosinistra. Innanzitutto Zerbini dovrebbe spiegarci come possa coincidere il suo professarsi cattolico con la sua adesione al movimento di una donna abortista, celebre per aver bestemmiato durante una trasmissione televisiva e che in tutta la sua vita si è battuta per approvare leggi anticattoliche contro la vita e la famiglia. Oltre a questo, Zerbini, dovrebbe spiegarci cosa ne pensa dell’infelice uscita secondo cui, se non ci fossero i migranti non ci sarebbe gente che raccoglie i pomodori. Nulla da dire in merito?

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