Presepe spostato dall’Arco per paura dei “troppi vandali”. Una resa che non può essere condivisa

Presepe spostato dall’Arco per paura dei “troppi vandali”. Una resa che non può essere condivisa

Niente più classico presepe allestito dalla Parrocchia di Santarcangelo sotto l’Arco a causa dei “troppi vandali”. È stato relegato in maniera ridotta dentro ad un gazebo su proposta del comune e placet dello stesso parroco. Ma così vincono i vandali.

In tutta Italia monta la polemica “presepe no, presepe si” tra chi sognerebbe, come i progressisti, di cancellare le nostre radici e chi invece vorrebbe a maggior ragione preservarle. Mentre qualcuno arriva a strumentalizzare politicamente il presepe posizionandolo dentro ad un “gommone” per rivendicare le politiche di sinistra che hanno spalancato le porte all’immigrazione e qualcun altro addirittura giunge alla conclusione di non allestire nulla “per rispetto alle altre religioni”, anche a Santarcangelo in questi ultimi giorni si discute sul presepe. O meglio, sul dove farlo, perché quest’anno è cambiato qualcosa.

Come ogni anno tutti i cittadini che tengono tanto a questa tradizione che non è solo simbolo, ma sostanza, si aspettavano di ritrovarselo sotto il celebre Arco di Santarcangelo, dedicato all’illustre concittadino Papa Ganganelli, Clemente XVI, 249° Papa della Chiesa Cattolica. E invece no, quest’anno il presepe sotto l’Arco non s’ha da fa’. La cosa non è piaciuta ad un certo numero di santarcangiolesi che hanno iniziato a farsi domande, sollevate soprattutto sui social e sui gruppi di Santarcangelo. In men che non si dica le polemiche sono rimbalzate sui giornali locali ed emerse ieri sera nel Consiglio comunale clementino tramite una mia interrogazione e un’altra presentata dal Consigliere Walter Vicario di Forza Italia, per chiedere urgenti spiegazioni in merito.

Prima delle risposte dell’amministrazione, il Presidente del Consiglio Coveri ha letto una comunicazione pervenuta direttamente dal Parroco di Santarcangelo don Andrea Turchini e indirizzata all’intero Consiglio comunale. Per farla breve, la proposta di togliere il presepe sotto l’Arco e di spostarlo dentro il gazebo era stata avanzata dal comune per “evitare spiacevoli atti di vandalismo”. Il parroco don Andrea, dopo essersi confrontato col suo predecessore, ha accettato il consiglio.

Dal canto mio, sinceramente non riesco a comprendere la scelta di togliere il presepe da sotto l’Arco e di relegarlo in maniera ridotta dentro ad un gazebo a causa dei “troppi vandali”, suggerita appunto dal Comune e attuata dal Parroco, in quanto questa proposta pecca di logica. Visto che dei vandali hanno spaccato la mia bacheca consiliare due volte nelle ultime due settimane, allora dovremmo togliere o spostare tutte le bacheche consiliari per la medesima motivazione. Altrimenti si rischia di sfociare nell’ipocrisia, oltre che nella contraddizione. E poi chi ci assicura che il gazebo in questione non entrerà nel mirino di questi vandali? Proprio nessuno. Bisognerebbe monitorare, non spostare il presepe. Io, che non l’ho bevuta, credo che non ci si debba piegare per nessun motivo dinnanzi ai vandali e a chi utilizza forme di protesta irrispettose e violente per disprezzare la nostra tradizione e cultura, poiché la nostra resa equivarrebbe ad una loro vittoria. Spero che, se non per quest’anno, almeno in occasione del prossimo Natale sarà possibile allestirlo in un posto più dignitoso come è sempre stato fatto.

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