Ravaioli: “Anche io e la mia giunta contrari al progetto Coopsette”

Ravaioli: “Anche io e la mia giunta contrari al progetto Coopsette”

"Concordo che il progetto conteneva una cubatura esagerata a fronte della riqualificazione dell'area e dei parcheggi sotterranei e dell'Auditorium della Musica sotto P.le Kennedy", scrive l'ex sindaco rispondendo alla intervista di Gianfranco Santolini. E sulla darsena rivendica dei meriti.

Leggo nell’articolo vostro a cura (intervista a Gianfranco Santolini) di ‘aspre battaglie’ politiche contro il Progetto di finanza del lungomare nel tratto fra Piazzale Kennedy e Largo Boscovich redatto da Jean Nouvel per conto di Coopsette. Concordo che il progetto conteneva una cubatura esagerata a fronte della riqualificazione dell’area e dei parcheggi sotterranei e dell’Auditorium della Musica sotto P.le Kennedy.
Ma a differenza dell’altro Progetto di Finanza da P.le Marvelli (o Tripoli) a P.le Kennedy redatto da Foster per conto di Gecos, per il quale sia la Giunta mia che la Soprintendenza avevano dimostrato disponibilità a discutere per le opportune modifiche, per il Progetto Coopsette la mia Giunta aveva chiaramente espresso parere contrario, anche a una iniziale discussione dello stesso, in quanto riteneva che la contropartita edificatoria fosse non tollerabile e inadeguata per quel tratto dell’arenile. Il Progetto Coopsette quindi per la mia Giunta doveva essere radicalmente modificato. Non mi risultano aspre battaglie o opposizioni di principio, in quanto la Giunta di allora, dopo la elaborazione (del Gruppo dei progettisti guidati da Nouvel) e la presentazione alla città (della Giunta), non ha mai avviato l’iter procedurale per iniziare il percorso amministrativo per la realizzazione.
Vi era invece disponibilità per il Progetto Foster-Gecos, pur con le dovute modifiche, ma essendo a fine seconda legislatura ed essendovi parere discordi nella città, anche per questo non furono prese decisioni di inizio di percorsi amministrativi.
Questa invece fu la decisione mia, lasciare una progettualità, così come ci era stata presentata a seguito del bando, affinché l’Amministrazione che seguiva potesse prendere le decisioni ritenute più opportune, senza condizionamenti.
Ricordo che parliamo dell’anno 2010 e che siamo a metà 2017 e sono passati ben sette anni da allora, a testimonianza del fatto che i problemi non sono facili.
Vedremo nei prossimi anni e spero anche io che la realizzazione del Nuovo Lungomare possa arrivare.

Ricorderà, credo invece Santolini, il grande impegno messo nella realizzazione della Darsena di Rimini, opera dobbiamo dirlo pensata e progettata dalla Giunta a guida Chicchi, che è stata messa in opera interamente durante le mie due legislature e credo Santolini e la Redazione di Rimini2.0 ricordino con la opposizione ‘feroce’ iniziale di molti, allora e oggi opera ben realizzata e uno dei vanti della nostra città. Compreso, vorrei aggiungere, la messa in sicurezza dal punto di vista finanziario e il che non è poca cosa in un periodo di così grandi difficoltà economiche.
Ricorderà anche Santolini le discussioni e le ‘litigate’, queste si, per la realizzazione del cosiddetto avamporto, per la messa in sicurezza dell’imboccatura del porto stesso dopo la costruzione della Darsena e credo che la paziente opera di comprensione dei problemi da parte mia, dei tecnici comunali e regionali e da parte sua e dei suoi Colleghi, nonché degli esperti da noi chiamati, abbiano portato a una soluzione positiva e corretta, evitandone altre inadeguate, soluzione positiva compreso la ricerca dei finanziamenti e la realizzazione, che oggi esiste e funziona.
Sono solo alcune riflessioni e puntualizzazioni perché il no secco al Progetto Coopsette, così come presentato nell’articolo, era stato e lo è tuttora anche nostro (della Giunta di allora e mio) per l’eccessiva cubatura richiesta e non mi è piaciuta, lo dico chiaramente, la frettolosa classificazione che è stata fatta della mia persona e Giunta, senza che elementi reali e concreti di condivisione del Progetto vi fossero da parte nostra, ai fini di una sua possibile discussione e realizzazione.

Cordialità

Alberto Ravaioli

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