Renzi: “Retribuzioni dei dirigenti da nababbi”. E per Brasini è tutto trasparente

Renzi: “Retribuzioni dei dirigenti da nababbi”. E per Brasini è tutto trasparente

Nel consiglio comunale di ieri Gioenzo Renzi ha riproposto il tema delle retribuzioni dei dirigenti, definendole “da nababbi”. Nonostante la crisi eco

Nel consiglio comunale di ieri Gioenzo Renzi ha riproposto il tema delle retribuzioni dei dirigenti, definendole “da nababbi”. Nonostante la crisi economica e la spending review. Anzitutto la precisazione sul fondo in relazione al reale numero dei dirigenti, che come ha spiegato Rimini 2.0, non è di 22 ma di 20: “La giunta comunale ha approvato due settimane fa il Fondo di 826.258 euro per la retribuzione di posizione e risultato ai 20 dirigenti del Comune di Rimini per l’anno 2015”. Poi Renzi ha spiegato che “la retribuzione dei dirigenti comprende una parte fissa (tabellare) ed una variabile (accessoria) legata al livello di responsabilità ed ai risultati conseguiti. In base al Contratto Nazionale dei dirigenti del 3.8.2010 la retribuzione tabellare è di 43.310 euro annui mentre la retribuzione di posizione varia da un minimo di 11.533 ad un massimo di 45.102 e la retribuzione di risultato da un minimo di 3.459 euro ad un massimo di 13.530 euro”. Ebbene, “l’indennità di posizione e risultato ai 20 dirigenti comunali, approvata dalla giunta per l’anno 2015, è mediamente di circa 40 mila euro, che va ad aggiungersi alla paga base di 43.310 euro. Vediamo che grazie alla corresponsione del trattamento accessorio gli stipendi dei nostri dirigenti comunali vanno dagli 80.000 euro ad oltre 100.000 euro l’anno, non hanno certo risentito della crisi economica e della disoccupazione di questi anni, anzi sono sempre stati in aumento, e risultano superiori alle retribuzioni dei dirigenti occupati nel settore privato”. La valutazione politica di Renzi è che “sono ragioni di opportunità e compatibilità con la politica di riduzione della spesa del personale del Comune che permane sempre a 46 milioni di euro e che è sostenuta con le tasse dei cittadini. Certamente, non abbiamo bisogno di riconoscimenti generalizzati ai dirigenti ma di una valorizzazione del merito e della qualità della prestazione lavorativa, senza condizionamenti di alcun genere”. E in base a queste considerazioni Renzi ha chiesto di conoscere le valutazioni delle performance dei singoli dirigenti e i risultati da loro ottenuti nelle prestazioni dei servizi pubblici ai riminesi.
La risposta dell’assessore Brasini ancora una volta lascia a desiderare. Ha detto che sul sito del Comune di Rimini è tutto trasparente. Tutto cosa? E’ vero che nella pagina dedicata ai dirigenti i numeri ci sono (cliccando sui nomi dei singoli dirigenti), ma quello che abbiamo chiesto noi e anche il consigliere Renzi è di poter capire in base a quali “meriti” i dirigenti percepiscono i premi, e questo non si può leggere da nessuna parte. Inutile sbandierare la trasparenza quando poi trasparenti non lo si è fino in fondo. E, sia ben chiaro, nessuno mette in discussione la qualità e i meriti dei dirigenti, si vorrebbe solo sapere quali sono i risultati che consentono alle 20 figure che guidano la macchina comunale di aggiungere allo stipendio tabellare altre retribuzioni.

La ricerca "I dirigenti in Italia" relativa all'anno 2013 con i dati sui Comuni capoluogo dell'Emilia Romagna

La ricerca “I dirigenti in Italia” relativa all’anno 2013 con i dati sui Comuni capoluogo dell’Emilia Romagna

Da ultimo, secondo lo studio pubblicato nel 2014 e relativo all’anno 2013, sui dirigenti in Italia, il costo annuale medio per dirigente comunale nella Regione Emilia Romagna vedeva Rimini al terzo posto solo dopo Bologna (90.655,43 euro) e Piacenza (94.052,64 euro), con 89.331,31 euro, il più basso era Parma con euro 60.273,29. Mentre nel dato sul costo totale dei dirigenti imputabile ad ogni singolo cittadino Rimini era nelle ultime posizioni con 13,05.

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