Sardine nella rete degli squali Pds-Ds-Pd

Sardine nella rete degli squali Pds-Ds-Pd

I preparativi per il raduno ittico di domenica alla Vecchia Pescheria: tam-tam degli ex segretari locali Riziero Santi e Emma Petitti. Quest'ultima ufficialmente ancora in corsa a fianco di Bonaccini. Il vecchio potere a pesca di pesce fresco per restare a galla.

Le sardine riminesi si stanno preparando alla manifestazione di domenica 24 novembre. Le loro discussioni hanno qualcosa di surreale, un esempio: Matteo Salvini «va accolto con un silenzio rigoroso» propone Moreno, «o con una bella ciao che lui detesta», replica Bondes trovando però il disaccordo di Denis, «anche quella è troppo politicizzata, il silenzio può diventare assordante per chi sa solo urlare»; controreplica Bondes «non è politicizzata è una canzone di libertà. Se ne è impossessata la sinistra ma è una canzone che si studia tutt ora a scuola»; «concordo sul fatto di non cantarla onde evitare che la cosa venga strumentalizzata come già fatto a Modena», chiude la querelle il pragmatico Trash.

Ma saremmo fuori strada se pensassimo che questi – chiamiamoli così – ideologi fossero la sostanza. Costoro sono le saraghine che, con nomi fantasioni, vengono a galla, permettendo a chi beneficia politicamente del raduno di restare al coperto. Non a caso nel Partito Democratico c’è un miscuglio di eccitazione e calcolo: bene così, ma stiamo attenti a non mettere il cappello sopra la scatola dei pelagici. Infatti chi la sa abbastanza lunga, come il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, sulle sue pagine di intrattenimento non si è fatto sfuggire neanche una parola in argomento (salvo alludere velatamente con l’altra metafora ittica, quella del paganello, a proposito della polemica con Salvini sulla “nuova Questura”).

Nel partito del potere, tuttavia, c’è anche chi non sa tenere la piscia.
Uno di questi è l’attuale sindaco di Gemmano, nonché presidente della Provincia di Rimini e già segretario comunale riccionese del Pds e provinciale del Ds (più tutta un’altra serie di cariche e nomine che non stiamo a riepilogare) Riziero Santi. Il quale già lunedì sera «18 novembre alle ore 19:21» annunciava «Sardine modenesi sott’acqua…DOMENICA 24 A RIMINI PIAZZA CAVOUR VECCHIA PESCHERIA». Trovando immediatamente l’entusiasmo di una più giovane collega (nel senso che anch’essa ha avuto lo stesso destino di segretaria comunale e poi provinciale del Pd) Petitti. La quale Emma – già deputata più una serie di cariche e nomine ut supra – ha condiviso la propaganda santiana «DOMENICA 24 ORE 15.00 #SARDINE A RIMINI PIAZZA CAVOUR. PASSAPAROLA!».
Niente di male, ci mancherebbe. Anzi, è da lodare l’entusiasmo della politica che invita i suoi elettori a risvegliare gli ardori della passione per la piazza. Addirittura senza attendere che gli organizzatori (le saraghine a galla) annunciassero il programma. Per la cronaca, questo primo annuncio della fissazione della battuta di pesca per le ore 15 è stato poi smentito, il giorno dopo, dando appuntamento per un orario leggermente più borghese (le 17) e cambiando pure il luogo, la Vecchia Pescheria (e vai di metafore).

Ah, dimenticavamo: Emma non è una qualunque “ex” segretaria e deputata Pd, ma è l’attuale assessora al bilancio della giunta regionale, insomma è una che alle elezioni è parte in causa. Infatti ieri sera 19 novembre, cioè 24 ore dopo aver iniziato il tam-tam delle sardine, ha potuto dare il sospirato annuncio: «Da questa sera ufficialmente si va. Il Partito Democratico ha formalizzato la mia partecipazione nella lista a sostegno del presidente Stefano Bonaccini per la Regione Emilia-Romagna alle elezioni del 26 gennaio 2020». E così ha potuto permettersi un’ulteriore ingenuità: quella di mettere da parte il post del «passaparola», che oggi non pare più visibile nella sua pagina fb.

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