Scansano il lavoro con la velocità di Valentino

Scansano il lavoro con la velocità di Valentino

Il caso: un imprenditore riccionese nel campo dell'informatica mette in palio contratti a tempo indeterminato, buono stipendio e biglietti (con albergo pagato) alla prossima Superbike. Risultato: 0.

Il lavoro c’è. Ma c’è chi lo schiva come fosse la malaria. C’è chi non vuole lavorare neppure se gli promettono il contratto a tempo indeterminato – di questi tempi, una specie di El Dorado – neppure se gli pagano il biglietto per la Superbike. Albergo compreso. E accesso ai paddock, a tu per tu con bolidi e piloti. Facciamo due passi indietro prima dello slancio in avanti. Ugo Romano è un ingegnere pugliese con grandi aspettative. Capisce che la sua terra non gli offre nulla. Parte. A Riccione mette radici, si sposa, fa famiglia. Il lavoro, però, lo porta in giro per l’Europa. E lui parte ancora, senza paura. Ugo è un ingegnere che progetta software altamente specializzati per le aziende. Dopo essersi impratichito, fa da sé, apre la sua azienda. Sede centrale a Imola, base informatica in Macedonia (“lì sono bravissimi”) e clienti in mezza Europa, in Irlanda, Danimarca, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Svezia, ma pure negli Stati Uniti e a Singapore. Ormai, ha una trentina di dipendenti. “Il problema, per me, non è avere i clienti ma i dipendenti. Non mi ero mai posto il problema, ma fatico a trovare chi ha voglia di lavorare”. Ma va là, qui in Italia tutti piangono… Visto che sono diffidente come San Tommaso Ugo mi spiattella l’esempio. Luminoso e pazzesco. Vista la necessità “di ampliare l’organico” all’imprenditore viene un’idea stupenda. Mette in palio tre posti di lavoro con un “contratto a tempo indeterminato”, “retribuzione e benefit secondo l’esperienza”, “piano di carriera strutturato” e perfino “cellulare e PC aziendali”. Insieme a un biglietto per i tre giorni della Superbike al circuito di Imola, dal 12 al 14 maggio, albergo a Bologna per due notti, e “accesso ai Paddock”. I migliori tre curriculum inviati si portano a casa lavoro sicuro e festa sul circuito. Chissà quanti curriculum avrai ricevuto… “Zero. L’offerta, per cui ho investito una discreta cifra, scadeva il 30 aprile. Non mi ha risposto nessuno”. Neppure la Superbike è una proposta succulenta. I problemi segnalati dall’imprenditore sono sostanzialmente due. Primo: “le Università italiane non preparano gli studenti per questo tipo di lavori. Nel caso specifico, io cerco uno Sviluppatore Abap, con voglia di lavorare e di spostarsi. Pagandogli la formazione”. Il problema più grave, però, è attitudinale. “Dopo un po’, mollano. Hanno tutto e mollano”. Come mai? “Nostalgia di casa. Stress. L’amore. Figurati che un mese fa un ragazzo che ho formato, perfino bravo, mi annuncia il licenziamento. La moglie voleva tornare nel suo paese, a Napoli, perché a Imola non si trovava bene. Allibito, gli domando cosa andrà a fare a Napoli, se ha già una proposta di lavoro importante. ‘No, non ho niente. Mi arrangio. Andiamo a stare dai suoi’. Ecco, ho detto tutto”. Specifico il concetto. L’imprenditore offre al futuro dipendente uno stipendio importante. Roba, oggi come oggi, da leccarsi le dita. Ma in Italia pare che i giovanotti siano fermi al lecca-lecca. Il lavoro c’è, e loro lo scansano con la rapidità rapace di Valentino Rossi.

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