Sindaco, vescovo e tanti riminesi alla intitolazione del piazzale don Giancarlo Ugolini

Sindaco, vescovo e tanti riminesi alla intitolazione del piazzale don Giancarlo Ugolini

Jamil Sadegholvaad: «Rimini deve tanto al sacerdote ed educatore all'origine dell'esperienza di Cl». Marco Ferrini: «Ha accompagnato, con un rispetto assoluto della libertà di ciascuno, la crescita di generazioni di giovani».

Il vento sferzava i volti dei presenti e increspava il mare nel quale veleggiavano parecchi appassionati di kite surf: non poteva esserci scenario più bello per la cerimonia d’inaugurazione della nuova intitolazione del piazzale di Bellariva (ex Gondar) a don Giancarlo Ugolini “sacerdote ed educatore”. Don Giancarlo Ugolini infatti, un “amante sviscerato della libertà” come lui stesso diceva, adorava il mare e insieme alla sorella Gabriella Ugolini Zanotti aveva dato vita alla Karis Foundation che ha sede proprio a fianco del piazzale che da ora porterà il suo nome.
Il largo marciapiede era affollato di tanti amici. C’era anche Jamil Sadegholvad, appena eletto sindaco di Rimini, il vescovo Francesco Lambiasi e i quattro nipoti Piero e Stefano Baffoni, Simone e Lucia Zanotti. Una quinta nipote, Laura Baffoni, non era presente perché vive negli Stati Uniti vicino a Boston. Tra i presenti anche alcuni sacerdoti, (don Claudio Parma, don Roberto Battaglia, don Stefano Vendemini), e Marco Ferrini che ha presieduto il comitato che ha avanzato la proposta di intitolazione, accolta dalla giunta uscente capeggiata da Andrea Gnassi e dall’assessore competente Anna Montini, anch’essa tra i presenti. Fra i tanti intervenuti alla cerimonia, anche Antonio Smurro, Emilia Guarnieri, Nicola Sanese, Sergio De Sio, i neo eletti consiglieri comunali Andrea Pari e Luca De Sio, il consigliere regionale Matteo Montevecchi, il responsabile della Fraternità di Cl di Rimini, Cristian Lami. Presente anche il sindaco di Montescudo Gianmarco Casadei. Don Giancarlo Ugolini nacque infatti nel 1929 a Taverna di Montecolombo.

È stato Marco Ferrini a ringraziare i presenti, tra questi numerosi insegnanti, giovani ed ex alunni delle scuole della Karis e a sottolineare la grande personalità di questo uomo e prete «che ha educato – ha detto – intere generazioni di giovani. In una Rimini uscita completamente distrutta dai bombardamenti della guerra e sulla scia di un altro grade testimone cristiano quale è stato il beato Alberto Marvelli, don Ugolini è stato, con un timbro umano e peculiari caratteristiche, un protagonista di primo piano della rinnovata presenza della Chiesa insieme anche a un altro beato, don Oreste Benzi. È stato padre di tanti perché s’è riconosciuto figlio. E questo suo essere figlio l’ha riconosciuto nell’incontro molto importante con don Luigi Giussani. Una persona – ha concluso Ferrini – decisiva per tanti di noi, che ha aperto la mente e il cuore agli orizzonti del mondo e della Chiesa. Ci ha aiutato a percepire il mistero di Dio come familiare e vicino a noi ed ha accompagnato, con un rispetto assoluto della libertà di ciascuno, la nostra crescita umana nella sua interezza».

Dal canto suo il vescovo Lambiasi ha detto che, ancora prima di venire a Rimini, 14 anni orsono, il primo prete a scrivergli fu don Giancarlo Ugolini. «Quello scritto – ha detto il vescovo – ha smosso il mio cuore e mi ha rivelato, come poi dopo ho potuto verificare di persona, che don Giancarlo era un grande prete, su cui contare. E anche ora me lo immagino in cielo che con il suo dito ci indica la strada da percorrere per arrivare alla meta, che non sono due metri cubi di terra nel cimitero ma Dio». Per spiegare meglio Lambiasi ha fatto l’esempio della rotatoria che aveva di fronte: «Le rotatorie come questa non sono fatte per essere percorse all’infinito ma sono per snellire il traffico e indirizzarlo nella giusta direzione».

Dal canto suo il neo eletto sindaco Jamil Sadegholvad ha ringraziato gli organizzatori per questa richiesta, anche se non aveva conosciuto di persona don Ugolini ha sottolineato che si tratta di una personalità a cui non solo Rimini deve tanto, ma anche l’Italia e il mondo intero ed ha ricordato come qualche anno fa Rimini ha dedicato un’altra rotonda e un importante monumento a don Luigi Giussani fondatore del movimento di Comunione e Liberazione e grande amico di don Giancarlo Ugolini. Poi rendendosi conto che, rispetto alla rotonda e al monumento di via della Fiera, il piazzale-rotonda di Bellariva si presenta più disadorno, il neo sindaco ha detto: «Mi impegnerò in un prossimo futuro a rendere il piazzale don Ugolini più bello».

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