Srl a un euro: ne sono nate 21 in provincia di Rimini

Srl a un euro: ne sono nate 21 in provincia di Rimini

Le hanno chiamate aziende "leggere" o "srl a 1 euro". Ma la sostanza non cambia: sono state pensate con lo scopo di agevolare l’accesso all’attività d

Le hanno chiamate aziende “leggere” o “srl a 1 euro”. Ma la sostanza non cambia: sono state pensate con lo scopo di agevolare l’accesso all’attività d’impresa da parte dei giovani di età fino a 35 anni (ma con il “decreto lavoro” approvato mercoledì scorso dal consiglio dei ministri, è stato eliminato il limite di 35 anni di età). E’ questa almeno la tipologia della srl semplificata, che si può mettere in piedi senza costi notarili e spendendo quanto un caffè in termini di capitale sociale di partenza. Ma c’è anche quella a capitale ridotto, che presenta sostanziali analogie ma anche qualche differenza, come vedremo.
Da quando il governo Monti ha emanato i regolamenti attuativi, più o meno dieci mesi fa, in Italia ne sono spuntate circa 13 mila. E nella provincia di Rimini? Si tratta davvero di una chance imprenditoriale? E come è stata accolta?
Dai dati ufficiali della Camera di Commercio di Rimini emerge un quadro chiaro. Diciamo subito che non sono tante, ma se confrontate con province dell’Emilia Romagna anche più grandi della nostra, il territorio riminese non sfigura.
Va detto anzitutto che la forma semplificata è figlia di un decreto legge che risale al 24 gennaio 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 27 del 24 marzo 2012 e dal 29 agosto è possibile costituirle in base ad un decreto ministeriale (23 giugno 2012 n. 138) che contiene il modello standard di statuto societario. La srl a capitale ridotto è stata invece introdotta dal “decreto sviluppo” del 22 giugno 2012, n. 83, convertito con la legge 7 agosto 2012, n. 134.

Srl semplificate e a capitale ridotto: la classifica in regione
Al 31 maggio scorso le srl semplificate in provincia di Rimini risultano 21, in maggioranza nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione (8), seguito dal commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (6), quindi 3 che rientrano fra le attività professionali, scientifiche e tecniche, 2 nelle costruzioni, 1 trasporto e magazzinaggio e 1 attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento. Il trend si può dire segua quello nazionale, che vede in cima alle opzioni proprio commercio all’ingrosso e al dettaglio, ristorazione e costruzioni.
Nella graduatoria regionale la provincia di Rimini si piazza dopo Bologna (53), Modena (45), Parma (31), Reggio Emilia (23) e precede Piacenza (14), Ravenna (13), Ferrara (12), Forlì Cesena (11).
Se si guarda invece alle srl a capitale ridotto, nella provincia di Rimini il totale sale a 31: 8 sono attività che operano nei servizi di alloggio e di ristorazione, 6 nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, altrettante nelle costruzioni, 2 attività professionali, scientifiche e tecniche, 2 di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, 2 imprese non classificate (sono quelle prive del codice di attività economica), e poi 1 manifatturiera, 1 servizi di informazione e comunicazione, 1 nel settore immobiliare, 1 sport, intrattenimento e divertimento, 1 altre attività di servizi (s’intendono le attività di organizzazioni associative, riparazioni di computer e di beni per uso personale e per la casa, servizi per la persona: lavanderie, parrucchieri, centri benessere, ecc).
Davanti a Rimini figurano solo Bologna (59), Modena (54) e Parma (34), mentre Reggio Emilia si ferma a 27, Ravenna 19, Ferrara 17, Forlì Cesena 13 e Piacenza 5.
In provincia ne sono spuntate a Rimini ma anche Riccione, Cattolica, Bellaria, Santarcangelo, Misano, Morciano.
Si diceva di affinità e differenze fra srl semplificata e a capitale ridotto, che comunque vengono considerate sotto-tipi della srl ordinaria. Le analogie riguardano: il capitale minimo di costituzione pari ad 1 euro e massimo fino a 9 mila e 999 euro. Entrambe possono essere aperte da una o più persone fisiche e il capitale sociale deve essere sottoscritto e interamente versato all’atto della costituzione. Divergono per il fattore età, nel senso che nella semplificata i soci debbono avere età inferiore ai 35 anni alla data della costituzione ed è vietato cedere quote a soci che non hanno il requisito di età, pena la nullità dell’atto. Nelle srl a capitale ridotto i soci debbono avere età uguale o superiore ai 35 anni alla data della costituzione. Qualche differenza riguarda anche l’atto costitutivo, le spese di apertura (la S.r.l.s. è più economica: non si pagano imposte di bollo, diritti di segreteria e onorario notarile, mentre non sono previste esenzioni integrali per la S.r.l.c.r.) e gli amministratori: nella S.r.l.s. è obbligatorio che l’organo amministrativo (sia esso costituito da un CdA o da un amministratore unico) sia formato da soci; nella S.r.l.c.r., invece, l’amministrazione della società può essere affidata a una o più persone fisiche anche diverse dai soci.

I pareri dei diretti interessati e degli esperti
“La srl semplificata non è una grande svolta. Certo, ti danno una piccola mano a partire, ma le spese che pesano nella gestione di una impresa, restano tutte”. Così la vede uno dei giovani che a Rimini ha osato, mettendo insieme una idea e rischiando in una attività. Preferisce non comparire, così come altri che abbiamo interpellato, ma non tentenna minimamente nel valutare, anche solo dopo pochi mesi, l’esperienza avviata. “Noi ce la stiamo mettendo tutta ma è difficile far quadrare i conti”.
La contabilità è quella di una srl normale, dice un altro, “non ci sono agevolazioni: Insp, tasse, commercialista.. poi dalle banche non si ottiene nulla. Si risparmia solo il notaio, stringi, stringi.”
Non è molto diversa l’opinione anche se si chiede un parere agli esperti che ogni giorno si occupano di contabilità aziendale e che hanno visto passarsi davanti decine di giovani che, mossi da curiosità e interesse davanti all’annuncio delle srl a 1 euro, si sono rivolti proprio a loro per capirne la “convenienza”. “Tutti gli obblighi di una srl normale ricadono anche sulle cosiddette semplificate: contabilità ordinaria, presentazione dei bilanci in Camera di Commercio, Inps, … non cambia niente, quindi si ha un vantaggio iniziale ma andando avanti non si ha nessun altro tipo di agevolazione, anzi. Avendo il capitale di 1 euro qualsiasi banca non dà nessun credito e quindi il giovane che ha costituito una srl per avere garanzie di un certo tipo, per ottenere un prestito deve chiedere la firma al babbo, alla mamma o allo zio”, spiega un consulente aziendale. “Di solito quando inizio a sviscerare le problematiche, i giovani cambiano idea e i numeri bassi confermano che le srl semplificate non sono la risposta che in tanti cercavano”.
Andrea Vitante

COMMENTI

DISQUS: 0