"Don’t worry: same beach, same sea". Il divo è sceso dal piedistallo e lotta insieme a noi. Ecco la campagna dal basso che andrà a comporre alcune "cartoline" di saluti da Rimini per l'estate 2020. Da diffondere all'Italia e al mondo.
Giulio Cesare è sceso dal piedistallo e si è incamminato in piazza Tre Martiri. Ma non prima di essersi dotato dei dispositivi di protezione individuale.
Anche dopo tanti secoli “a riposo”, gli basta la mano sinistra per spappolare il virus dalla corona farlocca.
Stiamo vivendo o no i giorni più difficili?
Lui, al quale William Shakespeare fa dire “non dobbiamo avere paura che della paura”, poteva osservare in maniera fredda e indifferente il dramma della sua Rimini? Proprio lui che, attraversando il Rubicone nel 49 a.C. con le sue milizie, pronunciò il celeberrimo “alea iacta est” o più probabilmente “iacta alea esto”? Certo che no.
Di storia ne è passata sotto i ponti di Rimini e ci ha insegnato che l’ultima parola non è mai affidata alle circostanze esterne, seppure avverse.
Don’t worry: same beach, same sea. Rimini.
Tranquilli: stessa spiaggia, stesso mare. Anche quest’anno. Come sempre. Rimini. Riviera di Rimini, of course. Questo è il messaggio.
Altri testimonial eccellenti seguiranno.
Fateci avere anche le vostre idee e proposte per ampliare questa campagna dal basso che andrà a comporre alcune “cartoline” di saluti da Rimini. Da diffondere all’Italia e al mondo intero attraverso i social e ogni altro mezzo.
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