Un emiliano-romagnolo in pole per la diocesi di San Marino

Un emiliano-romagnolo in pole per la diocesi di San Marino

La nomina, imminente, del nuovo vescovo di San Marino e Montefeltro smentisce tutte le ipotesi sin qui circolate. Anzitutto dovranno ricredersi quanti

La nomina, imminente, del nuovo vescovo di San Marino e Montefeltro smentisce tutte le ipotesi sin qui circolate. Anzitutto dovranno ricredersi quanti avevano scritto che “San Marino rischia di rimanere senza vescovo” ipotizzando che il Titano avrebbe fatto le spese di un riassetto delle diocesi italiane nel senso di una riduzione del loro numero. Secondo questa tesi l’antica diocesi sammarinese sarebbe stata accorpata con quella di Rimini. Una ipotesi che non ha mai avuto nessun fondamento visto che San Marino non è una diocesi italiana e che dunque avrebbero dovuto essere modificate – non si sa bene per quali ragioni – consuetudini che regolano i rapporti fra due stati. Anzi, la definizione di questa Diocesi è stata frutto di un lungo e paziente lavoro di inquadramento del territorio che si sviluppa tra due stati, due regioni e due provincie, come pure la individuazione della residenza episcopale.

E la pista dell’accorpamento ha definitivamente mostrato la sua infondatezza quando a settembre i capitani reggenti sono stati ricevuti da papa Francesco (nella foto d’apertura), ed hanno appreso che gli organismi vaticani stavano lavorando alla nomina del nuovo vescovo di San Marino.
Smentiti anche coloro che davano quasi per certa la nomina di mons. Giovanni d’Ercole, vescovo ausiliare dell’Aquila. Niente di tutto questo. San Marino continuerà ad avere una diocesi “indipendente” ed avrà un vescovo di prima nomina.
E’ trascorso quasi un anno dall’annuncio della partenza di mons. Luigi Negri (nella foto) per la Diocesi di Ferrara e Comacchio (dove ha preso possesso dell’arcidiocesi lo scorso marzo), un presule che ha lasciato un’impronta di grande profilo culturale e pastorale a San Marino e che in soli sette anni ha trasformato la chiesa nella istituzione più vivace e culturalmente incidente della piccola Repubblica. Un vescovo che con papa Benedetto XVI (in visita alla diocesi nel giugno del 2011) ha intrattenuto rapporti di cordiale e strettissima sintonia, che è diventato una voce ascoltata non solo in ambito ecclesiale a livello nazionale e che ha dato anche notevole visibilità mediatica a San Marino.
Per il successore di mons. Negri si parla di un sacerdote emiliano-romagnolo, che dovrebbe dunque essere ordinato vescovo, e che pare sia già passato al vaglio della Congregazione dei vescovi. E’ tutto pronto, dunque. A meno di ritardi, che però al momento non trovano giustificazione, il nuovo vescovo verrà annunciato a breve e con tutta probabilità farà ingresso a San Marino fra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Un eventuale ritardo potrebbe essere dovuto dal tempo occorrente per lo scambio delle note diplomatiche tra i due stati.

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