Via Garibaldi: troppe ferite nel cuore di Rimini

Via Garibaldi: troppe ferite nel cuore di Rimini

Un edificio transennato, due balconi in pessime condizioni. Tutto è permesso in questa città? L'Amministrazione comunale tace e acconsente? Sono domande che i riminesi si pongono tutti i giorni.

L’odierna via Garibaldi fa parte dell’antico Cardo romano. Nasce da Porta Montanara e si distende fino a intersecare l’altro antico asse viario, il Decumano. In quel punto di confluenza, autentica crux cordis di Rimini, prende vita piazza Tre Martiri. Ne consegue che via Garibaldi sia strada di indubbia importanza storica, seppur semidistrutta dall’ultima guerra, come gran parte della nostra città.

Nel cuore di Rimini non ci si aspetterebbe di vedere un caseggiato decrepito, addirittura transennato, come le foto documentano. E neppure snervati balconi sbocconcellati dal tempo.

Gli enti preposti alla vigilanza cosa dicono? L’Amministrazione comunale tace e acconsente? Sono domande che i riminesi si pongono tutti i giorni. Chi di dovere farebbe bene a rispondere.

Questa rubrica nasce per porre l’attenzione sulle piccole e grandi brutture, gli sfregi al patrimonio ambientale, i molti edifici trascurati (talvolta totalmente abbandonati) della nostra città. Spesso si trovano in pieno centro o nella “vetrina” turistica di Rimini. Non è disfattismo, è amore per la città bella, perché solo accendendo i riflettori sulle brutture c’è la speranza che si possano sanare le “ferite” inferte sia per mano pubblica che privata. Allinearsi al ribasso, giustificare il brutto e arrendersi all’incuria e al degrado urbano, equivarrebbe ad una sconfitta. E se ha perso la città, per dirla con Niccolò Fabi, abbiamo perso un po’ tutti noi. Ci occuperemo anche del bello, di tutto quello che merita di essere segnalato. Comprese curiosità e stranezze. Coinvolgeremo molto volentieri quanti vorranno inviarci materiale fotografico interessante tenendo ben aperti gli “occhi sulla città”: redazione@riminiduepuntozero.it

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