Aeradria torna a volare: Vitali esulta, Carim cauta

Il Tribunale ha detto sì. "Si tratta di un risultato importante, che riconosce la validità del lavoro portato avanti negli ultimi due mesi tra compagi

Il Tribunale ha detto sì. “Si tratta di un risultato importante, che riconosce la validità del lavoro portato avanti negli ultimi due mesi tra compagine societaria e creditori, a partire da Banca Carim”. Stefano Vitali (da noi raffigurato in versione Royal Baby) esulta. Perché il Tribunale di Rimini ha accettato la proposta di concordato presentata dalla società Aeradria. “Con questa buona notizia, inizia così il percorso che si concluderà con l’assemblea dei creditori, convocata per il giorno 23 ottobre, e la verifica dell’accettazione della proposta economica contenuta nel concordato da parte della maggioranza degli stessi”, dice Vitali. Che vede anche “un risultato atteso con ansia da tutto il territorio, per il quale l’aeroporto rappresenta un asset strategico in ogni politica di sviluppo futuro del sistema socioeconomico riminese. A questo punto credo di non sbagliare se dico che sussistano tutte le condizioni per proseguire quel lavoro congiunto che garantisca una realistica e solida prospettiva di sviluppo allo scalo riminese”.
Più cauti da Banca Carim, la vera regista di tutta l’operazione, che ci ha messo anche le competenze tecniche: “Banca Carim apprende con soddisfazione che il Tribunale di Rimini ha ammesso la Società Aeradria SpA al concordato in continuità. E’ il primo passo di un lungo e impegnativo percorso che comporterà un’attività da svolgere nel rigoroso rispetto degli impegni assunti, con l’orizzonte di una gestione economicamente sostenibile. Banca Carim esprime ulteriore soddisfazione per un risultato che premia gli sforzi compiuti da tutti i soggetti coinvolti, sia in termini di impegno diretto, sia nell’esercizio della responsabilità assunta, al fine di giungere a questo risultato nell’interesse generale dell’economia locale e dello sviluppo delle infrastrutture del territorio”.
Le dichiarazioni ve le presentiamo in ordine di apparizione. Nel senso che Stefano Vitali ci ha messo il cappello per primo, poi a ruota è arrivata banca Carim e da ultimo il sindaco Gnassi: “Ci abbiamo sempre creduto e continuiamo crederci. L’invio da parte del Tribunale dell’omologa della proposta di concordato presentata da Aeradria, rappresenta il primo importante tassello per la salvezza dell’aeroporto. Adesso proseguiamo con tenacia e convinzione nel percorso avviato insieme ai creditori e Carim”, sono le sue parole a caldo, anzi a tiepido. “L’aeroporto, non mi stancherò di ripeterlo, rappresenta un’infrastruttura strategica per Rimini. Le strumentalizzazioni politiche che hanno portato persino all’auspicio da parte di qualcuno che l’aeroporto potesse saltare, ci spingono ancora di più a mettere in campo tutte le azioni necessarie nella ricerca di partner industriali e professionali di settore, che insieme ai creditori permetteranno di definire la strada per il rilancio definitivo del Fellini”.
A margine si segnala anche la polemica che divide Rimini e San Marino: le fogne del Titano inquinano Rimini. E’ il j’accuse lanciato dal sindaco Gnassi alla piccola Repubblica, la quale non ha gradito. Nel consiglio grande e generale i socialisti Paolo Crescentini e Alessandro De Biagi hanno messo le scarpe dalla punta, chiedendo in buona sostanza: è vero o no che i problemi di Rimini sono causati da San Marino? E se non è vero, perché il governo non ha ancora risposto per le rime al sindaco?
Bacchetta anche il consigliere regionale del Pdl, Marco Lombardi: “Gnassi dovrebbe ringraziare San Marino per l’impegno in Aeradria invece di attaccarlo per gli scarichi fognari. I colpevoli ritardi delle Amministrazioni di centro sinistra sugli scarichi a mare e sul sistema fognario – prosegue Lombardi – dovrebbero indurre a maggiore prudenza soprattutto nel momento in cui si stanno riallacciando i rapporti con San Marino che ricordo, in un momento di crisi occupazionale come quello attuale, offre a oltre 5.000 posti di lavoro a cittadini riminesi, in un momento di crisi di finanze pubbliche, contribuisce con risorse fresche alla ricapitalizzazione di Aeradria e che in base all’accordo appena sottoscritto con la Regione Emilia-Romagna dovrà collaborare con Rimini in svariati altri importantissimi campi”.
“Capisco – conclude Lombardi – che un sindaco non si debba occupare di rapporti internazionali ma almeno di rapporti di buon vicinato si”.

Carlo Piantucci

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