Il popolo della famiglia risponde all’Arcigay: “Strumentalizzazione della Resistenza”

Il popolo della famiglia risponde all’Arcigay: “Strumentalizzazione della Resistenza”

L’accostamento tra la lotta di liberazione contro il fascismo e la battaglia che oggi il mondo lgbt conduce per l’affermazione dei cosiddetti diritti gay, dimostra solo la disonestà intellettuale di chi cerca di assimilare pagine recenti della grande e travagliata storia del nostro popolo alle misere odierne vicende della cultura gay.

L’intervista rilasciata a Rimini 2.0 dal presidente Arcigay e neoconsigliere alle Pari opportunità per designazione del PD riminese, Marco Tonti, è un esempio perfetto di ciò che non bisognerebbe mai fare: strumentalizzare un patrimonio comune di valori allo scopo di legittimare il proprio ruolo e i propri interessi politici di parte. L’accostamento tra la lotta di liberazione contro il fascismo e la battaglia che oggi il mondo lgbt conduce per l’affermazione dei cosiddetti diritti gay, dimostra solo la disonestà intellettuale di chi cerca di assimilare pagine recenti della grande e travagliata storia del nostro popolo alle misere odierne vicende della cultura gay. Basta guardare la recente inchiesta delle Iene sull’UNAR e l’associazione Anndos per rendersi facilmente conto in che cosa si traducono i valori propugnati dal mondo lgbt, depravazione e libertinaggio che nulla, ma proprio nulla hanno a che fare con quell’anelito di libertà che ha spinto molti italiani a sacrificarsi per la nazione.

Ada Di Campi, leader del popolo della famiglia a Rimini

Il Popolo della famiglia di Rimini deplora questo maldestro tentativo e mette in guardia i cittadini da coloro che cercano di impadronirsi di nobili ideali per scopi strumentali. Non facciamoci ingannare dal vittimismo che come sempre condisce i discorsi dei portavoce del mondo lgbt. Le vittime oggi sono piuttosto coloro che cercano di contrapporsi alla pervasiva cultura omosessualista, che non hanno paginate di giornali, ospitate in ogni trasmissione Tv, l’UNAR, l’ONU, la UE e chi più ne ha più ne metta dalla loro parte, come invece il mondo lgbt ha. Nel nome della libertà cercheranno di mettere il bavaglio alla libertà di espressione degli italiani attraverso il cosiddetto Ddl Scalfarotto contro l’omofobia, una legge che vorrebbe mettere in galera chi si oppone all’ideologia gender e omosessualista. Non ci faremo intimidire, non ci faremo fermare, troveranno nel Popolo della famiglia un ostacolo insormontabile.

Il popolo della famiglia, Rimini

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