Il cuore di Marina centro blindato dalla Molo anche per i turisti diretti in spiaggia

Il cuore di Marina centro blindato dalla Molo anche per i turisti diretti in spiaggia

Una enorme area di Marina centro resa invalicabile non solo ad auto e moto ma anche ai pedoni diretti al mare. Costretti a raggiungere piazzale Fellini e poi ad incanalarsi dietro una recinzione alzata sul marciapiede del lungomare Tintori. Benvenuti alla prima della Molo privatizzata nei ricavi ma socializzata nei disagi.

Marina centro off limits. Ma quest’anno non solo alle auto, anche ai pedoni. Albergatori imbufaliti perché i zelanti guardiani della sicurezza hanno bloccato anche turisti di hotel della zona diretti a spiaggia. Lunghe barriere hanno impedito a chiunque di entrare nell’enorme recinto della musica che dal porto si estende fino a piazzale Fellini, dove è stato piazzato l’accesso supersorvegliato.

Nel centro della brulla aiuola un certo numero di casse. Tu pagare moneta (10 euro) io dare sardoncini e dj. Non si fanno sconti, il fotoreporter che entra ovunque presentando il tesserino qui viene bloccato.

Un certo numero di casse sulla rotatoria di piazzale Fellini

Nel pomeriggio abbiamo visto uomini e donne accalorati inveire senza ritegno all’indirizzo della security disseminata ovunque a presidiare ogni minimo varco. “Devo andare qui davanti a 30 metri, mi faccia passare”. No, solo da piazzale Fellini, la risposta. Agenti della polizia municipale utilizzati come ferrei esecutori dell’ordine di non chiudere nemmeno un occhio. Forse per l’arrivo di un papa o di un capo di Stato si assiste a scene simili. Benvenuti in quella sorta di gigantesca discoteca all’aperto che prende il nome di Molo Street Parade e che quest’anno ha ancora di più questi connotati perché gestita da privati e con un biglietto d’ingresso.

Il sorvegliatissimo ingresso all’area della Molo

Da via Destra del porto per sfondare verso il mare è vietato. Arriviamo a piedi dal teatro Novelli e già a quell’altezza c’è uno spiegamento di forze da paura: “lei dove va? Bisogna passare da piazzale Fellini”. Per riminesi e turisti diretti al mare è stato creato un corridoio sul marciapiede, aperto solo verso la spiaggia. Chi sale dallo stabilimento balneare si trova davanti un muro di metallo.

La muraglia alzata sul marciapiede del lungomare Tintori lato mare

La spiaggia libera recintata praticamente fino al mare perché all’interno c’è una propaggine della Molo.

“Gli operatori della zona sono stati tenuti all’oscuro della logistica, fatta eccezione per qualche cartello di divieto di sosta collocato nell’immediatezza della manifestazione nelle vie adiacenti a Marina centro. E totalmente all’oscuro del fatto che nemmeno a piedi sarebbe stato possibile raggiungere la spiaggia”, dice un albergatore. Anche i bagnini hanno fatto la stessa scoperta stamattina e non sono stati proprio felici. Le modifiche alla viabilità circolate sulla stampa parlavano solo di strade chiuse. Non di blocco totale alla “zona rossa” anche se raggiunta con le proprie gambe.

Strada chiusa all’inizio di via Destra del porto

“La Molo già dal mattino ha creato complicazioni pesanti ai normali frequentatori della spiaggia di Rimini che in alcuni casi si sono visti negata la libertà di accedervi. Di fatto ostacolando la libertà di movimento a residenti e turisti. Le forze dell’ordine, loro malgrado, vengono utilizzate come opprimenti esecutori di interessi che fanno capo a chi ha in gestione questa manifestazione”, dice un altro.

Abbiamo visto agenti della polizia municipale passare con aria indifferente a fianco di file di auto in divieto di sosta o parcheggiate a “incastro”. Distratti o forse sapientemente istruiti.

Paradossalmente il perimetro più provato da tutti questi disagi è quello degli hotel di livello, 4 e 5 stelle. Il Grand Hotel nel bel mezzo di una Woodstock romagnola osserva basito.

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