Una cattedra al contestatissimo Pontificio istituto “Giovanni Paolo II” per il direttore dell’Issr Marvelli diocesano

Una cattedra al contestatissimo Pontificio istituto “Giovanni Paolo II” per il direttore dell’Issr Marvelli diocesano

Il prof. Natalino Valentini è stato chiamato ad insegnare "Teologia orientale dell’amore e del matrimonio" nel Pontificio Istituto teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia, recentemente radicalmente trasformato, scatenando una serie di reazioni e polemiche in ampi settori della Chiesa.

Il prof. Natalino Valentini, direttore dell’Istituto di scienze religiose Alberto Marvelli di Rimini (dal 2016 divenuto interdiocesano e sostenuto dalle Diocesi di Rimini e di San Marino Montefeltro), ha ricevuto una cattedra nel Pontificio Istituto teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia, da mesi al centro di accese polemiche, “epurazioni” di docenti, modifiche sostanziali degli statuti, compresa la denominazione (in precedenza si chiamava Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia), un nuovo ordine degli studi, proteste degli studenti e di autorevoli studiosi di vari paesi. Mentre sono stati sollevati dall’incarico due pezzi da novanta dell’Istituto come Mons. Livio Melina e il professor José Noriega (ma con loro anche altri, sopratutto polacchi), a Natalini viene affidata una cattedra di nuova istituzione: “Teologia orientale dell’amore e del matrimonio”.

“Il corso si propone di favorire la conoscenza di alcuni nuclei essenziali della teologia nuziale all’interno del pensiero cristiano ortodosso (slavo-russo in particolare), tenendo conto dello sfondo culturale, antropologico, filosofico, mistico e spirituale. L’intento prioritario è quello di accrescere una più profonda sensibilità e competenza ecumenica sui temi dell’Amore e del Matrimonio alla luce della riflessione cristiana orientale ortodossa“, si legge nella descrizione del corso sul sito del Pontificio istituto. Fra la bibliografia dei testi che verranno utilizzati, due portano la firma dello stesso Valentini: “Volti dell’anima russa. Identità culturale e spirituale del cristianesimo slavo-ortodosso” e “La filosofia del culto”.

Con mons. Livio Melina scompare l’insegnamento di Morale fondamentale al Pontificio Istituto Teologico, con la motivazione ufficiale che tale insegnamento “è già previsto nel piano di studi teologici del primo ciclo”. Ma il 1 agosto scorso Melina ha incontrato Benedetto XVI e il tutto è stato reso pubblico con queste parole di commento: “[Benedetto XVI] ha voluto ricevere il prof. Mons. Livio Melina in udienza privata. Dopo una lunga discussione degli eventi recenti al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, gli ha concesso la sua benedizione, esprimendo la sua personale solidarietà e assicurandolo della sua vicinanza nella preghiera”. Come ha scritto Sandro Magister, “da quel giorno, la cacciata dall’Istituto di alcuni docenti dei più rappresentativi, a cominciare dall’ex preside Melina, e l’abolizione di alcune cattedre tra le più emblematiche, “in primis” quella di teologia morale fondamentale, non colpiscono più soltanto i professori epurati, ma anche il papa che più s’è impegnato a sostegno dell’Istituto fondato dal suo predecessore, cioè proprio di quegli indirizzi di studi su matrimonio e famiglia che ora sono sottoposti a sconquasso, in ossequio al nuovo corso dell’attuale pontificato, da “Amoris laetitia” in poi”.

In compenso è stato chiamato ad insegnare al Pontificio Istituto Teologico don Maurizio Chiodi. A lui è stata affidata la cattedra di “Etica teologica della vita” e l’insegnamento di “Coscienza e discernimento. Testo e contesto del capitolo VIII di Amoris laetitia” nel corso di dottorato. Chiodi è colui che ha aperto alla liceità della contraccezione e sostenuto che “a certe condizioni una relazione di copia omosessuale sia il modo più fruttuoso per vivere relazioni buone…”. E secondo mons. Luigi Negri, già vescovo di San Marino Montefeltro e Arcivescovo emerito di Ferrara Comacchio, le dichiarazioni di Chiodi sono “l’esempio lampante di una Chiesa in confusione“. Temi molto divisivi anche nella Chiesa italiana, insomma.

La Diocesi di Rimini partecipa invece con un suo studioso di punta al nuovo corso del Pontificio Istituto voluto da Giovanni Paolo II, che lo affidò alla guida di Carlo Caffarra ma che papa Francesco ha di fatto azzerato e rifondato, secondo molti osservatori seguendo criteri assai lontani da quelli pensati da papa Wojtyla.

Immagine (dalla pagina Facebook dell’Issr Marvelli): il prof. Valentini – a destra nella foto – ad una conferenza tenuta nell’Istituto di scienze religiose interdiocesano di Rimini e San Marino Montefeltro.

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