A fare un po’ di luce sul bando per la Destination Management Company ci pensano le carte di Ieg sulla quotazione in Borsa

A fare un po’ di luce sul bando per la Destination Management Company ci pensano le carte di Ieg sulla quotazione in Borsa

A tre mesi dalla scadenza del bando sulla Destination Management Company, sul sito del Comune di Rimini si legge che è ancora "in aggiudicazione". Ma nei documenti ufficiali relativi alla quotazione in Borsa di Italian Exhibition Group si scopre che una domanda di ammissione al dialogo competitivo c'è. Ed è stata presentata da una società costituita il 26 febbraio scorso. Quando i termini di scadenza di quel bando erano stati prorogati dall'amministrazione comunale al 15 marzo.

Il 21 dicembre 2018, a ridosso di Natale, l’amministrazione comunale di Rimini ha pubblicato il “dialogo competitivo” per l’affidamento del servizio finalizzato alla “realizzazione di un progetto unitario per la promozione, promocommercializzazione e il destination marketing territoriale”. L’obiettivo, decisamente importante per una città turistica come Rimini, è quello di affidare tali servizi ad una Destination Management Company. Importo a base d’asta 1.860.655,74 euro (+ Iva) per un triennio e 409.836,07 euro (+ Iva) per l’anno di eventuale proroga. La scadenza per le offerte viene fissata alle ore 13 del 28 gennaio 2019.

Con determinazione del dirigente del 21 gennaio, quindi una settimana prima della scadenza dei termini del bando, viene disposta una proroga di circa un mese e mezzo. Il motivo? “Dato atto che per la succitata procedura – pubblicata in concomitanza con le festività natalizie – al momento non sono pervenute domande di partecipazione né richieste di chiarimenti tramite la piattaforma elettronica; tenuto conto della particolare complessità della procedura stessa e al fine di evitare che entro il termine ultimo fissato del bando (28 gennaio p.v.) non pervengano domande di partecipazione; ritenuto pertanto opportuno prorogare fino al 15 marzo 2019 la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione…”: questo si legge nell’atto del dirigente.

Una settimana prima della scadenza del bando, dunque, l’amministrazione comunale si mostra già preoccupata perché non sono ancora pervenute domande di partecipazione né richieste di chiarimenti (che comunque non si può escludere sarebbero potute arrivare nei 7 giorni rimanenti), si accorge della particolare complessità della procedura (ma non ci ha pensato quando ha deciso di pubblicare il bando a 4 giorni da Natale e fissato la scadenza al 28 gennaio?) e alla fine teme che nessuno partecipi.

Il termine viene dunque prorogato al 15 marzo 2019. Ad oggi sul sito appalti e contratti del Comune di Rimini il bando risulta ancora “in aggiudicazione”, dunque non concluso. Dopo oltre tre mesi dalla scadenza prorogata.

Ma, sorpresa, quando Italian Exhibition Group pubblica tutta la documentazione per l’offerta (Ipo) legata alla quotazione in borsa, si scopre qualcosa che Rimini 2.0 aveva già anticipato.

Ieg ha costituito insieme a Promozione Alberghiera la srl Destination Services. Leggiamo a pagina 79 del documento di registrazione depositato presso la Consob in data 12 giugno 2019: “In data 26 febbraio 2019, l’Emittente ha costituito la società Destination Services con sede legale in Rimini, che si occuperà di promozione ed organizzazione di servizi turistici; il capitale sociale di Destination Services, pari ad Euro 10 migliaia, è posseduto per il 50% dall’Emittente e per il 50% da Promozione Alberghiera Società Cooperativa. Destination Services, unitamente all’Emittente, Summertrade e Adria Congrex S.r.l. ha presentato domanda di ammissione al “Dialogo competitivo ai sensi dell’art. 64 del D. Lgs. 50/2016, per l’affidamento ad una DMC dei servizi di informazione, accoglienza turistica, promozione e promo-commercializzazione e destination marketing” bandito dal Comune di Rimini. Promozione Alberghiera Società Cooperativa e Adria Congrex S.r.l. non sono parti correlate dell’Emittente o del Gruppo”.
A pagina 342 (“Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2018”) si legge che “Con efficacia 26 febbraio 2019, l’Emittente ha costituito Destination Services, società a controllo congiunto che si occuperà di promozione ed organizzazione di servizi turistici”.

Perché Ieg, Promozione alberghiera e gli altri partner svelati nel documento di quotazione in borsa, scoprono a scoppio ritardato il loro interesse per la Destination Management Company? Il tema della nuova Dmc figurava in maniera stringente nell’agenda riminese dai primi mesi del 2018. A settembre dello scorso anno arriva in consiglio comunale la delibera sulle “nuove modalità di gestione del servizio di i.a.t. (informazione ed accoglienza turistica), nell’ambito dell’individuazione di una Dmc (destination management company) che si occupi della più ampia attività di promozione e promocommercializzazione turistica del territorio del comune di Rimini ed atti connessi”, e viene prorogato per nove mesi il contratto con Rimini Reservation: negli atti ufficiali si precisa che “con decorrenza dal 1° ottobre 2019, il servizio di informazione ed accoglienza turistica sarà gestito “in appalto” da un soggetto privato che, unitamente all’attività di reservation, si occuperà “a tutto tondo” anche di destination management. Per individuare il soggetto di cui sopra sarà necessario esperire una procedura ad evidenza pubblica, che dovrà concludersi ovviamente entro il termine di cui sopra”. Soprattutto fra gli addetti ai lavori, la Dmc è già un oggetto bene identificato e al centro delle attenzioni. Nonostante tutto questo, invece, la “cordata” di cui sopra (svelata nel documento di registrazione depositato presso la Consob) non partecipa al bando che si apre il 21 dicembre del 2018, perché Destination Services viene costituita il 26 febbraio 2019 e l’iscrizione alla Camera di commercio è dell’1 marzo. Il 15 marzo scadevano i termini del bando Dmc in base alla proroga concessa il 21 gennaio e siccome dal documento di registrazione di Ieg si apprende che la “domanda di ammissione al Dialogo competitivo” è stata presentata, è facile dedurre che ciò può essere avvenuto solo grazie alla proroga.

Nel consiglio comunale del 30 maggio scorso il consigliere di “Obiettivo Civico–Vincere per Rimini”, Luigi Camporesi, presenta una interrogazione alla quale chiede una risposta urgente entro 5 giorni, ma ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta. L’esponente della minoranza aveva chiesto lumi sul bando, facendo fra l’altro notare che “il 26/02/2019 veniva costituita la società Destination Service Srl il cui nome, oltre all’oggetto sociale, fa supporre che potrebbe occuparsi anche del bando in oggetto” e che “la società Destination Service Srl potrebbe essere stata costituita per partecipare al bando di gara e la proroga della scadenza potrebbe essere stata stabilita per lo stesso scopo”. In quella seduta del consiglio comunale il sindaco non era presente e l’assessore Brasini non aveva detto nulla perché “essendo il titolo della interrogazione generico e non avendo ricevuto nessun testo, la giriamo a chi ha competenza sul turismo per una risposta scritta”. Il silenzio si sta facendo assordante e a questo punto è venuto il momento di conoscere vita, morte e miracoli del bando per la Destination Management Company.

Tutte le informazioni relative al bando sul sito del Comune di Rimini

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