Adesso tocca agli alberi del Parco della Cava

Adesso tocca agli alberi del Parco della Cava

E' «il più bel parco» di Rimini, dicono i residenti della zona, fermate le seghe elettriche. Ma da palazzo Garampi non ci sentono nemmeno stavolta ed è già cominciata l'opera di abbattimento. Per ora le piante segnate "disturbano" il tracciato dei sottoservizi. Ma si teme che la realizzazione della pista ciclabile possa lasciare diversi altri tronchi a terra.

Nei giorni scorsi, un gruppo di cittadini di Rimini residenti in zona Parco della Cava ha protestato contro l’amministrazione comunale di Rimini per il programmato abbattimento di alcuni alberi (su 4 tronchi appaiono delle “X” verdi) per far passare dei sottoservizi (tubazioni, cavi telefonici ecc.).

Il segno della condanna: croce verde, albero da abbattere.

I firmatari della lettera di dissenso temono che altre piante rischino di essere abbattute a causa dei lavori per la pista ciclabile connessa alla prevista rotatoria tra la Statale Adriatica e la Strada Consolare per San Marino. Non solo. Essi sostengono anche che «alla richiesta di chiarimenti, le persone che li avevano segnati (gli alberi; ndr) hanno dimostrato totale disinteresse nei confronti del parco. Infatti anche se sembra evidente che la linea degli scavi potrebbe essere modificata senza provocare danni, il percorso scelto non si cura minimamente delle conseguenze».

Dunque, non siamo solo noi di Rimini 2.0 a sostenere che “la rivoluzione verde, culturale, sociale e sanitaria della città” è per lo più color grigio cemento armato, contrariamente a quanto ultimamente affermato dal recalcitrante sindaco “uscente”, in attesa di cambio pelle per “rientrare” in veste di puparo.

E i dissenzienti cittadini del Parco continuano così: «Sappiamo che anche in altre parti della città l’amministrazione procede in modo simile a questo (ma no!; ndr). La giustificazione è che non si sarebbe potuto fare altrimenti o che il problema è, addirittura, la condizione stessa degli alberi. Quello che sta per accadere qui è la dimostrazione che la logica sottesa a questo modo di procedere è tutt’altra. Se in un parco dove tubi o piste ciclabili potrebbero davvero passare ovunque si opera in questo modo, è evidente il totale disprezzo del territorio e dei cittadini da parte di chi lo amministra (e anche questa è una novità; ndr). Se in un parco pubblico si decide per l’abbattimento anche se costerebbe ben poco (forse niente) scegliere in modo ecologico si comprende la logica che ci sta sotto. Distruggere invece di preservare. Viene sbandierato un motivo per gli abbattimenti, ma quello reale sembra essere che chi amministra spadroneggia e non vuole prendere decisioni giuste. Qui nel Parco della Cava, il più bello di Rimini, ne abbiamo la prova! Se poi per un paio di tubi accade questo, cosa potrà succedere per la pista ciclabile? I personaggi all’opera nel parco in questi giorni hanno già minacciato uno scempio dei “vostri cari alberi” come li hanno apostrofati. Abbiamo davvero paura che verrà tracciato un percorso che creerà devastazione».

Non sappiamo esattamente quale sia l’intenzione dell’amministrazione comunale. Al fine di chiedere ragione e dettagli delle operazioni in corso, un esponente di un’associazione ambientalista, domenica pomeriggio mi dice che ha tentato varie volte, durante la settimana appena trascorsa, di mettersi in contatto con l’architetto Nicola Bastianelli (Responsabile dell’unità organizzativa qualità urbana e verde pubblico) senza tuttavia riuscirci.

Nella giornata di ieri sono andato a vedere come procedono i lavori peraltro interrotti, come mi spiega un residente, causa pioggia. Beh, bisogna dire che nonostante l’interruzione, “comme d’habitude” la ghigliottina non ha rinunciato alla “mietitura”.

Di certo, un Quercus ilex (leccio) ha perso la testa, così come i fratelli di piazza Mala(testa) un mese fa. Forse sono due, gli ultimi caduti, ma non ne ho ancora la matematica certezza, nonostante non abbia rintracciato nessuna delle due “X” fotografate nei giorni precedenti nella zona del parco che affaccia su via Euterpe. Magari le hanno cancellate, ma cambia poco, tanto so che i “segatori” tirano diritto. Delle quattro “X” verdi in totale, due sono ancora al loro posto, ancora per poco, a una manciata di metri dalle case a schiera che hanno ingresso su via Carlo Lucchesi e il giardino sul parco.

Uno degli alberi è evidentemente male in arnese, ma l’altro è piuttosto alto e robusto anche se mostra di avere subìto già in passato una mutilazione ben poco salutare. C’è sicuramente una motivazione. Figurarsi se ho motivo di pensar male. Comunque i lettori saranno tenuti informati di eventuali sviluppi e nel caso, di altri comunicati del comitato dei cittadini del Parco… “io speriamo che me la Cava”.

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