Appioppati a Riccione 12 migranti. Tosi: “Spiazzati da decisione unilaterale”

Appioppati a Riccione 12 migranti. Tosi: “Spiazzati da decisione unilaterale”

Insorge la Lega Nord che chiede un incontro con la Prefettura “per scongiurare altri arrivi”. Intanto la Cento Fiori esce dalla gara del servizio SPRAR da 780mila euro, rimane la Millepiedi cui si affianca la coop sociale della Caritas.

Profughi, a Riccione si va verso un affidamento del budget a senso unico, essendo rimasto in gara un solo gruppo. In un precedente articolo avevamo reso noto che il primo step del bando SPRAR 2017/2019 era andato deserto. Gli attuali gestori – le coop sociali Centofiori e Millepiedi – non avevano presentato alcuna offerta per la torta di 780mila euro, pur avendo già svolto il servizio di alloggio, tutela e integrazione di 24 richiedenti asilo e/o rifugiati.
La seconda puntata dell’aggiudicazione ha visto il municipio della Perla Verde aprire una “procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara”, con l’invito, a discrezione dell’amministrazione, di “7 operatori economici aventi esperienza nella gestione di servizi di accoglienza per immigrati e richiedenti asilo”. Ma degli invitati (Associazione Ardea di Rimini, coop sociale CAD di Forlì, coop sociale Cento Fiori di Rimini, coop sociale Metis di Rimini, Comunità Papa Giovanni XXIII) hanno risposto solo le coop sociali riminesi Il Millepiedi e Madonna della Carità costituitesi in raggruppamento temporaneo d’impresa.
L’aggiudicazione dovrebbe essere conseguente alla seconda seduta pubblica, prevista lunedì scorso ma del cui esito non si è ancora avuta notizia ufficiale. In pratica la coop sociale di via Portogallo, Cento Fiori, esce dalla partita che l’ha vista impegnata dal 2014 nella gestione del servizio fra Riccione, Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana. Alla Millepiedi si affianca invece la storica coop legata alla Caritas, di cui era presidente, e per anni animatrice di tutti i progetti di accoglienza, l’attuale vicesindaco di Rimini Gloria Lisi.
Due realtà radicate da molto tempo nella collaborazione con gli enti pubblici. Spulciamo fra i documenti resi noti al pubblico. Nel solo 2017, la Millepiedi ha avuto dal Comune di Rimini aggiudicazioni di servizi per 761mila euro (con “procedura aperta” o “affidamento diretto”) per progettazione, organizzazione e gestione gruppi educativi territoriali, festa delle famiglie, progetto “padri al di là delle sbarre”. Nel 2014, Madonna della Carità ha avuto 288mila euro in affidamento diretto dalla Prefettura di Rimini per “ospitalità profughi”.
Mentre la gara SPRAR è ancora in via di definizione, improvvisamente la Prefettura ha disposto nel Comune di Riccione l’accoglienza in emergenza di 12 migranti. Temporaneamente sistemati in soggiorni provvisori, essi occuperanno i tre centri predisposti all’accoglienza umanitaria di Viale Toscana, Viale Puglia e Viale Piemonte.
La neoeletta sindaco Renata Tosi non l’ha presa bene, ed ha parlato di una “decisione presa unilateralmente dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, per cui siamo costretti a ricevere nel nostro territorio queste persone senza poterci opporre in alcun modo”. Ed ha concluso: “L’accoglienza dei migranti è possibile solo quando ha davanti a sé la concreta prospettiva della sostenibilità e dell’integrazione di cui troppo spesso non si tiene conto. E così facendo, le comunità si trovano spesso spiazzate e, oggettivamente, crescono così malumore e problemi”.
La Lega Nord è partita lancia in resta con Elena Raffaelli: “si tratta dell’ultimo ‘regalo’ lasciatoci in consegna dal commissario prefettizio”, ha detto la consigliera comunale. “Riccione ha sempre dimostrato la propria contrarietà al marcio circuito dell’accoglienza e alla ripartizione coatta di presunti richiedenti asilo. Adesso ci ritroviamo, nostro malgrado, a gestire l’inattesa eredità prefettizia ma non per questo ce ne faremo una ragione. Riccione è una località turistica il cui valore e vocazione non possono essere compromessi dall’arrivo di immigrati clandestini”.
Il Carroccio chiede un incontro urgente con la Prefettura “per scongiurare l’invio di altri profughi” e insiste sul tema: “Un’invasione fuori controllo che con lungimiranza la Lega aveva denunciato ma che solo adesso, dopo il flop delle politiche integrazioniste del Pd, viene riconosciuta come tale anche dai più diffidenti”.

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