Il riscaldamento non funziona da alcuni giorni al Centro per l'impiego. I bagni al piano terra sono fuori uso, i telefoni sembrano muti. In attesa del trasferimento, è quello che si registra negli uffici di piazzale Bornaccini, per i quali il Comune di Rimini paga un affitto salato.
Centro per l’Impiego, Piazzale Bornaccini, Rimini. Ore 10 di ieri. Accompagniamo una persona che non sa destreggiarsi troppo bene per uffici. Entriamo nello stanzone in cui viene accolto il pubblico. Fuori fa un freddo cane. Anche dentro.
Il riscaldamento non funziona da tre giorni. I telefoni, forse per empatia con i termosifoni, restano muti. Se provate a comporre il numero dell’ufficio, nessuno risponde. Black out totale. Anche le toilette, pure queste, sono perfettamente allineate al disservizio. I bagni del piano terra (uno dei cartelli sembra definitivo) si presentano fuori uso. Per i più continenti, ci sono quelli del quinto piano (nb: in questa palazzina i servizi igienici sono privi di termosifoni), ma se per avventura anche l’ascensore dovesse dare forfait, non rimane che il pannolone.
Gli impiegati, intabarrati come i componenti la spedizione di Robert Scott al Polo Sud, bubbolano. A loro non rimane che qualche soffocata ma calorica imprecazione tra i denti, mentre scrivono al computer oppure rispondono agli utenti. La palazzina di piazzale Bornaccini è destinata a diventare presto quartier generale della Polizia di Stato. Il Centro per l’Impiego, prima della ristrutturazione atta ad accogliere i nuovi inquilini, sarà operativo in questa sede solo per pochi mesi ancora. E’ per questo motivo che le riparazioni non vengono effettuate? O, per snellire il carico impiegatizio, si intende procedere con l’eliminazione fisica degli stessi? Va bene, ce ne rendiamo conto: pare una scena sublimata da un film di Fantozzi, eppure è tutto vero, seppur descritto per esaltare l’aspetto grottesco della questione.
In realtà il risvolto stravagante è che non c’è luogo meno adatto di questo (un simbolo, se volete) in cui disattendere gli elementari diritti di chi lavora, come un clima interno mediamente confortevole e servizi igienici decenti. E si badi bene, stiamo ragionando del minimo “sindacale”. E’ comunque da lunedì che riscaldamento, telefoni e servizi igienici sono fuori uso. Torniamo questa mattina, sperando di avere miglior fortuna. Niente da fare. Peggio di ieri. Oggi, al Centro per l’Impiego neanche si entra. Porte sbarrate. Chiuso per freddo, recita il cartello sbattuto sul muso degli utenti.
Di chi sarà la responsabilità di questa incresciosa situazione? Il Presidente della Provincia appena eletto ne è al corrente? Il Sindaco Gnassi ha recentemente rimarcato come Rimini stia scalando posizioni su posizioni verso i piani alti della classifica delle città più vivibili, quindi, (sia chiaro il sottinteso), meglio amministrate. Provasse lui, a telefonare in piazzale Bornaccini. A noi non risponde anima viva. Come ieri, come il giorno prima e quello appresso.
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