Finanziamento di 170 milioni di euro per partire. "Ma ci sono preoccupazioni sull'impatto ambientale dell'opera".
Questa mattina abbiamo pubblicato il nostro approfondimento sulla grande incompiuta riminese, la variante alla statale 16. A stretto giro il senatore Marco Croatti del movimento 5 stelle annuncia: “Ho incontrato a Bologna i tecnici di ANAS per avere aggiornamenti sulla nuova SS16. Opera strategica per il corridoio Adriatico e per la Riviera. La statale Adriatica è infatti insufficiente per affrontare l’attuale traffico in transito, in particolare in alcuni periodi dell’anno e durante grandi eventi sul territorio ed è arteria pericolosa, come purtroppo testimoniato dall’alto tasso di incidentalità che si registra. Il progetto complessivo da Bellaria a Cattolica prevede la realizzazione in quattro lotti, il primo dei quali è stato finanziato con 170 milioni di euro”. Quindi “si partirà con la realizzazione del lotto compreso tra il casello di Rimini Sud e la SS9 all’altezza di Santa Giustina, anche se l’auspicio di ANAS è che si possa arrivare da subito, e con le stesse risorse, fino al casello di Rimini Nord. Con l’arrivo della proroga della VIA (valutazione impatto ambientale) da parte del Ministero dell’Ambiente ora ANAS è pronta a partire con i progetti definitivi. C’è già il progettista incaricato per l’opera e a breve inizieranno le attività di indagine e i sondaggi. Durante l’incontro i tecnici hanno spiegato che prima dell’estate il progetto potrebbe arrivare al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e poi in Conferenza dei Servizi. Si ipotizza dunque l’approvazione del progetto definitivo a fine 2020. Nel secondo semestre del 2021 partiranno le attività propedeutiche per poter, infine, consegnare i lavori a metà del 2022. La durata dei lavori previsti per questo lotto è di circa 30 mesi”.
Croatti fa sapere di avere anche “presentato ad ANAS le tante istanze che in questi mesi mi sono arrivate dal territorio. Da associazioni, comitati e cittadini preoccupati per l’impatto ambientale e le ricadute che questa grande opera avrà nella nostra provincia e sull’elevato consumo di terreno agricolo. Nonché sollecitazioni legate a perplessità sul tracciato, in particolare a Misano. Riguardo al consumo di terreno agricolo Coldiretti, che mi ha contattato, ipotizza che verrà cancellata dall’opera circa il 26% dell’intero suolo coltivato in ambito provinciale. Sono preoccupazioni che condivido e su cui ANAS ha garantito la massima attenzione. Le maggiori criticità si registrano sui tre lotti non ancora finanziati e i tecnici hanno assicurato che ci sono i margini per apportare modifiche progettuali e per recepire le osservazioni che arriveranno dal territorio. Per questo è fondamentale che parta un confronto tra gli Enti Locali, negli ultimi anni piuttosto disinteressati, ANAS e tutti i soggetti che vorrebbero migliorare il progetto di questa opera e mitigarne l’impatto ambientale”.
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