“Città invase dalle zanzare, occorre repressione”

“Città invase dalle zanzare, occorre repressione”

Riminiduepuntozero aveva già informato i lettori del rischio West Nile Virus un anno fa. Ora improvvisamente Ausl e Comune gridano all’emergenza. Il settore pubblico spende ogni anno 3-4 milioni di euro senza successo, i privati nel “fai da te” impegnano qualcosa come 50-60 milioni. Parla l’esperto professor Bellini: “da anni chiediamo una seria politica sanzionatoria da parte dei Comuni nei confronti dei cittadini che non rispettano le ordinanze”.

Che anche la riviera, e non solo le province emiliane, fosse a rischio di West Nile Virus lo aveva scritto Riminiduepuntozero un anno fa. Poi è arrivata l’estate 2018 che ha visto un’impennata di zanzara tigre, e non solo, in tutta la regione ma in maniera speciale a Rimini. Ora le autorità sanitarie ed il Comune informano la cittadinanza di un’emergenza in atto, apparentemente improvvisa (ma questo è argomento da approfondire a parte).

A caldo abbiamo chiesto un parere ad uno dei più importanti esperti nel contrasto agli insetti, il professor Romeo Bellini del Centro Agricoltura Ambiente di Crevalcore.

Professor Bellini, rispondendo a nostre domande un anno fa lei ci disse che West Nile non trovava condizioni favorevoli in Romagna: oggi la situazione è cambiata? e perché?
“Quest’anno stiamo osservando una intensa circolazione del virus West Nile in pianura padana, come non si era mai vista da quando c’è il sistema di sorveglianza regionale, cioè dal 2008. Analoga forte circolazione del virus è in atto in Serbia, Grecia e Romania.”

Per la trasmissione di patologie per l’uomo oggi è tornata ad essere più temuta la zanzara comune (Culex pipiens) rispetto alla “tigre”: è così?
“La Zanzara Comune è il vettore principale di West Nile nei nostri ambienti e quindi è attualmente al centro della preoccupazione sanitaria.”

Culex pipiens. La Zanzara Comune è il vettore principale di West Nile nei nostri ambienti

Parliamo degli uccelli stanziali che fungono da “serbatoio” per il virus (come la gazza, la cornacchia grigia e la ghiandaia): si possono controllare queste popolazioni in modo da ridurre i rischi per l’uomo?
“Che io sappia è attivo da anni un piano di controllo dei corvidi nocivi in agricoltura. Ridurne il numero per motivi sanitari non è mai stato fatto.”

Qual è la causa per cui all’inizio dell’estate 2018 la zanzara tigre ha visto un largo aumento a Rimini, e non solo?
“La Zanzara Tigre mostra fluttuazioni di popolazione tra una stagione e l’altra che sono legate alla dinamiche di temperatura e piogge. Coi mezzi a disposizione non siamo in grado di contenerla a sufficienza e le nostre città sono letteralmente invase.”

A suo parere che cosa dovrebbe essere fatto, sia dal pubblico che dai privati, per rendere più efficace il contrasto alle zanzare, sia dell’una che dell’altra specie?
“Noi tecnici diciamo da anni che si dovrebbe mettere in atto una seria politica sanzionatoria da parte dei Comuni nei confronti dei cittadini che non rispettano l’ordinanza. E’ ormai evidente che per incidere sui comportamenti scorretti, di chi alleva zanzare nel proprio giardino, non basta l’informazione, ma ci vuole anche la repressione.”

Si possono quantificare gli investimenti fatti ogni anno dagli enti locali e dal sistema sanitario per questi problemi?
“Per la gestione delle zanzare in Emilia-Romagna, i Comuni, le ASL e la Regione spendono ogni anno 3-4 milioni di Euro. Mentre una recente ricerca ha stimato che i cittadini spendono 50-60 milioni di Euro nel fai da te.”

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