Dopo i nove platani abbattuti vanno giù anche due aceri in periodo di nidificazione

Dopo i nove platani abbattuti vanno giù anche due aceri in periodo di nidificazione

Le associazioni ambientaliste avevano appena finito di protestare col Comune responsabile di aver steso un certo numero di piante a Viserba. Ed erano in attesa di ricevere una riposta. E' arrivata subito: in zona porta Galliana hanno messo in orizzontale due esemplari di Acer Negundo. «E' stata fatta una perizia per accertare che tra quelle fronde non ci fossero nidi?», chiede il vicepresidente del Wwf Antonio Brandi.

È risaputo che oramai alcune “macchine” vivono di vita propria. Ti distrai un momento e loro si prendono delle libertà. È bastato un attimo e in un momento di solitudine o forse di noia (come capita agli umani) il braccio del piccolo cingolato si è accanito con la benna contro due Acer Negundo (aceri americani): KO. Fine. Dev’essere proprio andata così, altrimenti l’Amministrazione Comunale non avrebbe mai consentito che due alberi, nel pieno periodo in cui tra le loro fronde possono accogliere più di un nido d’uccello, venissero letteralmente sradicati a colpi di benna. No no. È stata certamente un’iniziativa presa dal cingolato. Anche perché lo scorso 24 maggio, Antonio Brandi (vice presidente WWF Rimini) firma un comunicato stampa a nome del Coordinamento associazioni ambientaliste di Rimini per protestare contro il taglio di (altri) nove platani a Viserba, in barba alla fase di nidificazione degli uccelli e quindi in violazione alle norme italiane ed europee per la tutela dell’avifauna selvatica (Legge 157/92, artt. 1, 21 e 30; Direttiva 2009/147, e norme C.P.). Il comunicato è diretto alle algide orecchie del comune di Rimini. Infatti, come mi racconta Brandi al telefono, ha scritto pure una lettera aperta al Sindaco, agli assessori Frisoni, Morolli, Montini, Sadegholvaad e non ultimo, al responsabile Infrastruttura verde di Anthea Rimini, Pierangelo Botteghi. Il numero dei convitati ricorda Pirandello… la prefazione del 1925, il passaggio dalla tragedia alla commedia…
Meglio tornare alla lettera delle associazioni che, dopo varie considerazioni e richieste, termina con queste parole: «Restiamo pertanto in attesa di un riscontro in relazione ai problemi sollevati».

A Porta Galliana bisogna dire addio ad altri alberi.

Da Palazzo Garampi che risposta è stata partorita, Brandi?
«Finora, a distanza di una settimana, l’unica che abbiamo avuto è l’abbattimento dei due aceri. Stop.
Che abbiano fatto una perizia per accertare che tra quelle fronde non ci fossero nidi? Chi lo sa. Non è dato saperlo».
Confortante. Specialmente alla luce della locale disinvoltura in fatto di tutela di “verde” e fauna avicola. Ma il vice presidente del WWF locale prosegue: «Con un pizzico d’ironia, si potrebbe dire che per la salute dei tigli di Marina Centro, Anthea si preoccupa di combattere gli afidi con le coccinelle anziché con gli insetticidi (e questa è un’ottima idea), ma poi quando si tratta di avifauna o di biodiversità, mi pare che non abbia altrettanta lungimiranza…».

Sembra che voi ambientalisti anziché collaboratori delle istituzioni siate visti come corpi estranei. Ma distruggere nidi è un reato penale. Qual è il sistema per definire le responsabilità?
«Il problema è sempre quello: dimostrare l’eventuale presenza di nidi. Ma non possiamo stare a fare il censimento preventivo di tutti gli alberi di Rimini ipotizzando che la P.A. ne tagli uno qua, un altro là o chissà dove. Due anni fa, in una via di Viserba una guardia venatoria, individuati dei nidi tra i rami di alcuni alberi che stavano per essere tagliati, lo ha fatto notare alla ditta che stava operando e minacciato di denunciarli per un reato penale, se non avessero immediatamente interrotto l’attività. A quel punto gli operai sono stati fermati e i nidi salvati. Questo, anche se le lame sono poi tornate in azione a novembre. Un albero non è solo vita, ossigeno e minor inquinamento, ma rappresenta anche un ventre sicuro e accogliente per l’avifauna, motoseghe o benne permettendo».

Ci saranno contromisure da prendere preventivamente, senza stare sempre con il fucile spianato…
«A livello preventivo c’è un periodo in cui, salvo casi di necessità dovuti a contingenti misure di sicurezza per l’incolumità pubblica, gli alberi non si dovrebbero tagliare, cosa che in passato, grossomodo si è fatto. Dopo quattro anni di confronto difficile, ma sempre propositivo e costruttivo, le associazioni ambientaliste ottengono solo “risposte” come quella descritta sopra, in netto contrasto con le dichiarazioni e gli impegni in vario modo espressi dall’amministrazione comunale. Le esigenze di tutela dell’ambiente e della biodiversità non contano nulla? Esse non possono essere sempre sacrificate ai tempi e agli interessi della politica. Ora, in piena campagna elettorale, non hanno più remore di sorta. Mi chiedo come debbano muoversi le associazioni ambientaliste: denunciare il Comune?».

Sarebbe una soluzione da considerare seriamente. Comunque, a luglio dello scorso anno, per documentare e mettere in archivio fotografico lo sfoltimento verde di via Bastioni Settentrionali ho ripreso, guarda caso, una benna premonitrice dal braccio turchese leggiadro assai, languidamente posata vicino a uno dei due aceri predestinati. Me lo sentivo? A cosa o per cosa davano fastidio quelle due piante? Forse, presto lo sapremo. In attesa di sviluppi, riporto un passo letto proprio oggi sulla rivista specializzata “Green me”.
“Le potature e gli sfalci mettono seriamente a rischio la vita degli uccellini che non sono ancora in grado di volare. Troppo spesso, nei mesi primaverili ed estivi i nidi vengono distrutti con grande leggerezza da interventi di potatura selvaggia e scriteriata di alberi e cespugli. A denunciare questa pratica eticamente scorretta, ma anche illegale, è l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). I nidi, infatti, sono protetti dalla legge e da alcuni regolamenti comunali che ne vietano la distruzione, ma in tantissimi casi sono proprio i comuni a violare tali norme”. Ma no! Dunque, “occhio alla benna”…

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