DOPO LA LEGGE 7. Bonini: “Più attenzione agli over ’50. Fedeli, leali e poco digitali”

DOPO LA LEGGE 7. Bonini: “Più attenzione agli over ’50. Fedeli, leali e poco digitali”

Ieri abbiamo pubblicato l'intervista all'assessore regionale al turismo Andrea Corsini. Con l'intervento di Aureliano Bonini di Trademark Italia, com

Ieri abbiamo pubblicato l’intervista all’assessore regionale al turismo Andrea Corsini. Con l’intervento di Aureliano Bonini di Trademark Italia, cominciano le reazioni.

Come dice giustamente l’assessore Corsini, nei progetti della L.R. 7/98 sono prevalsi gli elementi di ripetitività e, a mio avviso, anche un eccesso di attenzione alle nicchie di mercato, cosa teoricamente giusta ma che, nei tempi lunghi, finisce per favorire alcuni gruppi di operatori, quasi sempre gli stessi.
Il bersaglio grosso, quello degli over ’50, fedeli, leali e poco digitali, che non frammentano la vacanza, apprezzano la continuità e la stabilità, preferendo le località tranquille senza troppi bambini e giovani inquieti, appare invece trascurato dalle offerte e dai pacchetti attualmente sul mercato. Quindi se l’assessore Corsini progetta di cambiare le cose e mettere dei paletti alla ripetitività credo faccia benissimo.
Il grande problema verificatosi nel 2014, quando le offerte di ospitalità conveniente in camere a tre e quattro letti hanno incrociato due settimane di maltempo producendo disagio e malcontento in numerose strutture ricettive, deve fare riflettere. Mettere 4 persone in una camera, che ieri era un modo carino per unire temporaneamente la famiglia e competere sull’onda dello slogan (per anni vincente) “bambini gratis”, oggi non soddisfa più chi abita in case costruite negli anni ’90 … perché genera scomodità e disagio rispetto alle quotidiane abitudini di comfort. E non è certo questo che si vuole trasmettere a milioni di ospiti italiani e stranieri.
Non sarà facile ripensare le proposte della legge 7 che vanno in quella direzione. Forse conviene pensarne di nuove e diverse, più attente a quegli otto milioni di italiani nati negli anni ’60 e che ancora apprezzano la maturità e la tradizione dell’ospitalità romagnola. Guardare ai senior (baby boomers) che hanno tempo e riserve economiche ma non hanno particolare simpatia per passeggini e scorrerie infantili non vuol dire diventare una spiaggia per vecchi, ma “corteggiare” quei sessantenni di oggi che spesso e volentieri sono turisticamente meglio di giovani squattrinati che, purtroppo per loro, si possono permettere solo vacanze brevi e week end che più gratuiti sono meglio è!
Concordo con l’Assessore Corsini poi sul fatto che, per puntare alla valorizzazione dei territori in chiave di marketing turistico, sia necessario introdurre criteri qualitativi altamente selettivi non solo per assegnare gli incentivi ai Club di Prodotto che identificano la Romagna e la promuovono diversamente da oggi, ma anche per le strutture ricettive che ne devono fare parte. Il 2016 è vicino!

Aureliano Bonini

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