Ecco i piani industriali presentati dalle tre società escluse dalla gestione del “Fellini”

Ecco i piani industriali presentati dalle tre società escluse dalla gestione del “Fellini”

Passeggeri, investimenti, incentivi e utili secondo Aviacom, Novasol e "Consorzio"

Un ulteriore approfondimento a seguito della disponibilità della Regione Emilia Romagna a concedere risorse alla società di gestione dell'aeroporto di Rimini. Leggete cosa avevano offerto i concorrenti di Airiminum partecipando al bado di gara Enac. E se la società presieduta da Laura Fincato è risultata prima classificata col massimo del punteggio previsto, ha certamente presentato un'offerta migliore delle altre. E dovrebbe trovarsi nelle condizioni di correre speditamente con le proprie gambe.

Prima di mettere mano al portafoglio, in attesa di ricevere il piano industriale, per elargire contributi (ricordiamoci che sono soldi pubblici) alla società privata che gestisce l’aeroporto di Rimini, sarebbe utile che l’assessore regionale al turismo prendesse visione anche delle offerte presentate dalle altre tre società concorrenti al bando per l’affidamento della concessione di gestione totale dell’aeroporto di Rimini, che la commissione ENAC, in sede di gara, classificò al 2°, 3° e 4° posto nella graduatoria.
Il disciplinare di gara del maggio 2014 al punto 5 (“Procedura e criteri di valutazione”) prevedeva l’assegnazione di 100 punti così suddivisi:

progetto della struttura: max 30 punti;

strategie e previsioni del traffico: max 20 punti;

piano degli investimenti: max 20 punti;

piano economico finanziario: max 15 punti;

compenso per le opere già eseguite: max 15 punti.

Le società partecipanti e la loro conoscenza delle gestioni aeroportuali
Soc. Airiminum 2014 (prima classificata). L’allora amministratore unico, oggi a.d., ha ricoperto per un mese nel 2015 la funzione di a.u. nella soc. ATA ITALIA s.r.l., di Francesco Bellavista Caltagirone, per i servizi di handling all’aviazione generale presso l’aeroporto di Linate-Milano. Successivamente la soc. è stata dichiarata fallita.

Soc. Aviacom (seconda classificata). Nessuna esperienza precedente.

Novasol (terza classificata). La società madre gestisce in Russia 6 aeroporti.

Consorzio per lo sviluppo dell’aeroporto di Rimini-San Marino (quarto classificato). Il vice presidente del Consorzio è stato presidente della soc. aeroportuale di Palermo e di Assaeroporti, l’associazione delle società di gestione aeroportuale italiane.
In Italia sono aperti al traffico commerciale 41 aeroporti dove operano 35 società certificate da ENAC. Nell’ottobre 2014 il presidente dell’Ente è stato forse colto da una amnesia in merito alle gestioni degli aeroporti in quanto, in una intervista rilasciata ad un quotidiano, dichiarò: “Non abbiamo chiesto l’esperienza aeroportuale perché in Italia sono pochissime le società del settore. Si rischiava una gara deserta.”

Le offerte delle altre società
Per facilitare all’assessore regionale al turismo il raffronto con il “piano industriale” che gli verrà inviato dalla soc. Airiminum, nella sottostante tavola vengono riassunte le principali offerte presentate e rese note dalle altre tre società.

Previsioni movimento passeggeri (in milioni)

Aviacom: 10° anno 1,145 – 20° anno 1,795 – 30° anno 2,241

Novasol: 10° anno 1,794 – 20° anno 2,150 – 30° anno 2,836*

Consorzio: 10° anno 1,167 – 20° anno 1,534 – 30° anno 0,930

* La Compagnia aerea Novasol é stata l’unico vettore ad indicare la tipologia di volo. Su un movimento di 2,837 milioni di passeggeri: voli low cost 47%, voli charter 39%, voli regolari 14%.

Investimenti (in milioni) in 30 anni

Aviacom: 290,251

Novasol: 40

Consorzio: 69,09

Incentivi (in milioni) in 30 anni

Aviacom: 35,98

Novasol: 48,50**

Consorzio: non indicato

** Previsione trentennale di spesa per incentivi di €48,5 milioni: il 48% è destinato per voli low cost, il 52% per voli charter.

Utili (in milioni) in 30 anni

Aviacom: 194,68

Novasol: 126,2

Consorzio: 73,37

Le offerte delle tre società presentate in sede di gara, sopra riportate, rappresentano la chiara dimostrazione che le previsioni per l’incremento del traffico e per gli investimenti non necessitano di ulteriori finanziamenti da parte della pubblica amministrazione e che potrebbero configurasi come regalie.
Appare ovvio che se la soc. Airiminum è risultata la vincitrice con il massimo del punteggio previsto dal bando, ha certamente presentato un’offerta migliore delle altre. Ne consegue, pertanto, che dovrebbe trovarsi nelle condizioni di correre speditamente con le proprie gambe.

E’ il caso di ricordare all’assessore regionale, e alla presidente della soc. Airiminum, che in una recente intervista ha parlato di tour operator, che in passato (1978-2008) chi ha gestito l’aeroporto ha sostenuto una spesa per attività promozionali, in collaborazione con i tour operator europei, di circa 24 milioni di euro, mantenendo i bilanci d’esercizio in attivo.

Recentemente l’assessore regionale si è dichiarato soddisfatto dell’operato della soc. Airiminum. Ma di quale operato? Quello di non essersi presentati all’audizione della Commissione regionale? O quello a cui ha fatto riferimento l’interrogazione di un consigliere regionale di maggioranza che, dopo aver elencato una serie di inadempienze, chiedeva la revoca della concessione? O, ancora, quello che dopo tre anni di gestione la società non ha effettuato gli investimenti previsti dal piano e non ha realizzato la previsione del movimento passeggeri? O per non avere adeguato il capitale sociale versato come previsto dal disciplinare di gara, confermato da due funzionari ENAC e richiesto dallo stesso Presidente? O della vertenza contro l’Aero Club per estrometterlo dal sedime aeroportuale (a che titolo?) senza considerare che la prestazione gratuita dei sevizi di handling da esso forniti all’aviazione generale ha evitato il trasferimento in altra sede della Polizia di frontiera e della Dogana che avrebbe provocato un maggior periodo di chiusura dello scalo?
A volte le considerazioni espresse dagli ultra novantenni potrebbero essere utili.

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