Fiere: Vitali torna a “punzecchiare” Cagnoni

Poco più di un mese fa il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, commentando i dati del Sole 24 Ore relativi al report 2014 sulle Fiere

Poco più di un mese fa il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, commentando i dati del Sole 24 Ore relativi al report 2014 sulle Fiere, aveva mandato un altro segnale all’indirizzo di Lorenzo Cagnoni, invitandolo a stringere alleanze. Rimini non può immaginare di concepirsi nel suo beato isolamento fieristico, tanto più che i conti del sistema fieristico-congressuale preoccupano, anzi, tolgono il sonno. Comunque la si pensi sull’asse con Bologna (che a Rimini in molti vedono come una iattura), Vitali continua a “punzecchiare” il presidente di Rimini Fiera. Oggi torna alla carica: “Se torna rovente il clima tra Bologna e Milano per una nuova, probabile fuga verso la capitale lombarda da parte di una importante manifestazione fieristica petroniana (Lineapelle), noi come sistema Rimini dobbiamo guardare alla cosa con estrema attenzione. C’è una evidente polarizzazione della concorrenza tra le fiere di Bologna e di Milano, con accuse reciproche di ‘scippi’ di manifestazione arrivate fino al tavolo del Ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi, sollecitata in tal senso dal sindaco Merola”. Che fa Rimini mentre attorno si consumano battaglie per conquistare “territori” altrui? “Rimini può, anzi deve, avere voce in capitolo in questa vicenda visto che: a) ha il quarto quartiere fieristico più importante per fatturato in Italia; b) ha in piedi ormai da tempo un discorso con Bologna per un’ipotesi di collaborazione mirata ad incrementare il peso specifico nazionale e internazionale del polo fieristico emiliano-romagnolo; c) visti gli investimenti strutturali prodotti dal territorio negli ultimi 15 anni senza alcun aiuto ‘di Stato’, francamente interessa anche a Rimini cosa voglia o intenda fare il Ministro Guidi per evitare politiche aggressive se non di vero e proprio ‘dumping’ che rischiano di danneggiare proprio tessuti socio economici come il nostro”, dice Vitali col tono di chi vorrebbe indicare la strada anche a Lorenzo il Magnifico.
Ma è l’ultima parte dell’intervento di Stefano Vitali appena consegnato alla stampa, che suona come un affondo su chi a Rimini sta a guardare e non muove il primo passo, e non ci vuole molto a capire a chi sia indirizzato il messagio: “Detto in soldoni, non è conveniente per il nostro sistema stare a guardare, con l’azzardo di fare il vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro (o presunti tali). Dunque, al di là della polemica contingente sull’asse Bologna-Milano, resta ancora da approfondire un punto per così dire strutturale: è possibile stabilire una forma di sinergia regionale tra fiere in modo da presentarsi più agguerriti sul mercato? Se sì, a chi tocca fare il primo passo visto che di dichiarazioni di principio in questa direzione se ne sono sprecate in 10 anni abbondanti? Se sì, può la Regione assumere il ruolo di ‘camera di compensazione’ per giungere a una soluzione positiva? Oppure, di converso, si dica esplicitamente – come pare nei fatti voglia fare un pezzo di classe dirigente bolognese – che ognuno va per conto suo, facendo affidamento esclusivamente sulla propria potenza individuale o su una politica di alleanze che a quel punto abbia tutto il diritto di guardare anche fuori dai confini emiliano-romagnoli. Una situazione di traccheggiamento, con continui strappetti polemici, lo stallo ‘in attesa di’ o ‘in attesa che’ non giovano a nessuno. E, per quanto mi interessa primariamente, soprattutto non giova a Rimini”.

COMMENTI

DISQUS: 0