Finalmente qualcuno pensa a far filare dritto i cantieri sulla statale 16

Finalmente qualcuno pensa a far filare dritto i cantieri sulla statale 16

Importante e nuova l'attività di coordinamento assunta dalla prefettura in vista di un lungo periodo che metterà a dura prova la mobilità cittadina.

Significativa, e da salutare con favore, la decisione della prefettura di mettere a tema il coordinamento sui lavori che interesseranno la realizzazione delle due rotatorie sulla Statale 16 e che si preannunciano di notevole incidenza su una viabilità che già presenta molti colli di bottiglia.
Anzitutto, partiranno nel febbraio 2022, ed è una prima notizia. Perché su questo tema c’è stato un bel valzer di date.

Lo scorso settembre l’allora sindaco Andrea Gnassi pubblicava un post sulla propria pagina Facebook dal titolo «al via i lavori per le rotatorie sulla Statale 16», con le relative fotografie che lo ritraevano sul cantiere. E’ fatta, avevano pensato tutti. «Con l’istallazione del campo base e la consegna delle aree da parte di Autostrade, si apre la fase dei cantieri che porterà entro i prossimi 18 mesi alla realizzazione delle nuove rotonde tra SS16 e SS72 San Marino e tra SS16 e Montescudo-Coriano». I diciotto mesi dovranno invece essere calcolati da febbraio. E non sono pochi perché, anche rispettando perfettamente la tempistica, coinvolgeranno ben due estati, per non parlare della coincidenza con tanti grandi eventi fieristici e non. Si preannunciano tempi difficili per gli automobilisti.
Proprio il 2 dicembre ospitavamo l’intervento di un lettore che segnalava la mancanza di pianificazione in una materia così delicata, metteva in luce tutte le possibili conseguenza sulla mobilità riminese ed auspicava una “regia”.
Dalla prefettura arriva un segnale chiaro e ben consapevole della delicatezza della questione.
Il prefetto Giuseppe Forlenza ha riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica «per un preliminare punto di situazione della problematica e per un complessivo esame delle possibili misure da porre in essere per mitigare – attraverso una efficace azione interistituzionale – gli inevitabili disagi che andranno a verificarsi sui flussi veicolari e sulla circolazione in generale». Dalla riunione è scaturita la decisione di costituire «un tavolo tecnico di coordinamento dinamico, nel quale verranno affrontate, oltre agli aspetti viabilistici, anche tutte le diverse questioni operative connesse all’andamento dei lavori». Il tavolo si riunirà periodicamente in prefettura e vedrà la partecipazione dei rappresentanti del Comune di Rimini, di Autostrade per l’Italia, Anas, Polizia Stradale, Provincia e Polizia Municipale di Rimini. «L’organo tecnico in questione potrà essere integrato da altre Amministrazioni o enti che, di volta in volta in relazione all’evoluzione delle opere, saranno interessati dalle conseguenti attività di coordinamento».
Nel Comitato sono state «elaborate le prime valutazioni anche per quanto concerne l’informazione alla popolazione» e vi hanno preso parte anche l’Ausl e il Servizio emergenza 118, Start Romagna e Amr, «atteso che l’organizzazione delle fasi dei lavori determinerà rilevanti criticità sulla viabilità di tutto l’ambito comunale con ricadute, in particolare, nell’area urbana di Rimini – ove sono già operativi altri cantieri – oltre che sulla stessa strada statale 16».
La strada è quella giusta perché va nella direzione di evitare il più possibile che residenti ed ospiti della città di Rimini possano fare le spese dei grandi ingorghi legati alle opere pubbliche, grazie ad una sapiente e condivisa programmazione. Ora c’è da augurarsi che tutte le varie fasi delle opere vengano anche definite in apposite planimetrie, anche per far conoscere preventivamente quello che si andrà a decidere, utile in particolare per gli utenti delle arterie interessate ai lavori, al fine di diffondere le specifiche informazioni preventive e rendere più agevole l’impatto dei percorsi provvisori. Ma non meno importante sarebbe che gli interventi connessi, relativi ai sottoservizi, venissero previsti e realizzati quando il traffico è meno intenso, come accade ad esempio nelle ore notturne.

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