Il Comune cambia il sistema di rilevamento presenze dei dipendenti e scoppia il caos

Il Comune cambia il sistema di rilevamento presenze dei dipendenti e scoppia il caos

Qualcuno ha deciso di sostituire il software che consente tutta la gestione degli orari di lavoro del personale di palazzo Garampi. E i problemi sono stati tanti. Nicola Marcello (Fratelli d'Italia) ha sollevato la questione in consiglio comunale ma dai banchi della giunta hanno fatto scena muta. Monta la protesta, soprattutto all'interno del corpo della polizia municipale, che vede a rischio il salario accessorio rispetto ad uno stipendio che non è da nababbi.

«A sentire il personale utente il vecchio programma di rilevamento presenze, GERIP, funzionava perfettamente ed era molto più semplice da usare rispetto all’attuale. Non dava problemi di rilievo, si poteva usare dal telefonino, ad esempio si entrava nel giorno interessato e si inseriva lo straordinario in due passaggi». Nicola Marcello, Fratelli d’Italia, nel consiglio comunale di ieri sera ha messo il dito in una ferita aperta e scottante, al punto che nessuno dai banchi della giunta ha fornito spiegazioni, rimandando ad una risposta scritta.
Il problema riguarda il sistema di tracciamento lavorativo dei dipendenti comunali, e sono tanti, circa 1200. A fare le spese in maniera più marcata della “innovazione” introdotta sono stati gli agenti della polizia municipale perché il salario accessorio viene riconosciuto sulla base degli orari “certificati” e se mancano le corrette rilevazioni come si fa a pagare il dovuto?

Nicola Marcello.

Andiamo con ordine. «Nel nuovo programma bisogna perdere cinque minuti ogni volta perché bisogna entrare nel programma, nel cartellino, inserire l’orario in cui termina il servizio, l’orario dello straordinario ed i passaggi sono 4. Si perdono circa 20/25 minuti a settimana perché bisogna inserire manualmente tutti i riposi effettuati (domeniche recuperate, festivi, infrasettimanali), mentre il programma precedente lo faceva in automatico», ha fatto notare Marcello. Nel programma GERIP era semplicissimo avere a disposizione tutte le informazioni mentre col nuovo a quanto pare non succede la stessa cosa. La domanda alla quale nessuno ha ancora risposto è questa: perché è stato sostituito il “vecchio” che «funzionava abbastanza bene, era molto più semplice da usare, più trasparente e funzionava da casa, a differenza di quello attualmente in uso»? Secondo le informazioni raccolte da Marcello quest’ultimo sarebbe «fortemente peggiorativo e non si capisce perché abbiano sostituito il precedente visto che era anche nuovo (aveva circa un anno e mezzo forse due!). Inoltre, c’è da dire che si poteva continuare ad usare GERIP fin quando l’attuale non fosse stato a regime e pagare il dovuto alla polizia municipale locale». Ha avuto un costo e quale tutta questa operazione? Domande che per ora rimangono tali.
«Forniremo risposta scritta», ha detto l’assessore Magrini in consiglio comunale. Ma ha anche ammesso che «criticità ci sono, inutile negarle, cerchiamo di arrivare al passaggio al nuovo sistema creando meno difficoltà possibili non solo alla polizia municipale ma a tutto il personale dell’ente perché i dipendenti sono tutti uguali». Ma le difficoltà ci sono.
Perché a Marcello non è stato fornito nemmeno un accenno di risposta? «L’interrogazione l’ho mandata il 2 dicembre anche perché avrei dovuto presentarla nel consiglio comunale che si è tenuto in quella data, quindi hanno avuto il tempo per rispondere e l’avrebbero potuto fare». Ma Marcello non molla ed ha già annunciato di trasformare l’interrogazione in mozione e di volerla portare anche in seconda commissione, dove ci sarà modo di ascoltare amministratori, dirigenti e società che ha installato il nuovo sistema (ad oggi sconosciuta) di rilevamento.
A quanto è dato sapere del caso sarebbe stata interessata anche la prefettura, così come pare che il sindacato Csa che fa capo a Cisal, con la sua segreteria nazionale del dipartimento polizia locale abbia inviato una diffida al Comune con l’invito pressante a liquidare il salario accessorio agli agenti della Pm entro il mese di gennaio.
Sì, perché il problema nel problema è che il discusso funzionamento del nuovo sistema di rilevamento potrebbe essere la causa della mancata liquidazione del salario accessorio al personale in divisa del Comune di Rimini. «In busta paga il personale turnista ha trovato circa 250-300 in meno» ha fatto notare Marcello. «Qual è il motivo per cui in autonomia l’amministrazione ha deciso di non pagare il salario accessorio (più di 300 euro al mese) di novembre, dicembre e non si sa di quali altri mesi? Delle voci ricorrenti riferiscono che non verranno pagate nemmeno le ore svolte per il servizio elettorale e probabilmente il “bonus Renzi” (per chi ne ha fatto richiesta) che andrà in compensazione a luglio in dichiarazione dei redditi. Un addetto di categoria C1 percepisce circa 1300 euro mensili, il taglio di 300 euro per un malfunzionamento del sistema gestione orari mi pare una cosa rilevante». Ma non è tutto: «Anche il recupero dei festivi (Natale, Capodanno ed Epifania) pare che non ci sia, ma solo una piccola maggiorazione come se fosse domenica. In conclusione, insomma, la situazione è delicata, i sindacati sembrano agitati a dir poco».

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