Il polo della logistica di Scm ("bocciato" dal Psc del Comune di Rimini) approda in consiglio comunale con una interrogazione del consigliere Eraldo Giudici.
A seguito del nostro servizio, approda oggi in consiglio comunale la questione del polo della logistica di Scm “bocciato” dal Psc del Comune di Rimini. Di seguito il testo della interrogazione che viene presentata dal consigliere Eraldo Giudici.
Nel PSC – Piano Strutturale del Comune di Rimini manca un polo per la logistica, mentre il PTCP – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale lasciava ampie possibilità di accordi.
Sono in difficoltà i più importati soggetti imprenditoriali locali quando uno dei principali problemi nei quali ci si dibatte è proprio quello del traffico, che è direttamente correlato a quello della logistica .
Da tempo si discute di come liberare il centro dai mezzi leggeri e pesanti, ma quando una grande azienda del territorio vuole fare la propria parte per decongestionare di veicoli l’area urbana, l’amministrazione comunale che fa? Chiude il discorso.
E’ il caso di SCM la nota azienda riminese che nel 2008, quando era in discussione il PTCP, si vide accogliere parzialmente dalla Provincia l’ individuazione in prossimità del casello di Rimini Nord di un polo di logistica “porta” di accesso, interconnessione, scambio, collegamento infrastrutturale.
La Provincia nel 2011 si esprimeva positivamente sulla compatibilità col PTCP di un polo della logistica da perseguire in accordo territoriale fra Comune e Provincia.
Invece il Comune di Rimini col PSC, non ha accolto un’ osservazione in tal senso proposta dalla stessa azienda, che chiedeva di poter realizzare un progetto di 70 mila mq di superficie utile coperta per farne un punto di snodo per la distribuzione delle macchine finite in tutta Europa e per tutti i marchi del gruppo, e per concentrare l’assistenza post-vendita.
L’area vicina al casello di Rimini nord permetterebbe di concentrare il centro per la logistica in un’unica location molto accessibile, contribuendo a decongestionare anche la Marecchiese dai Tir, con ricadute ambientali e viabilistiche positive sulla rete stradale locale e provinciale.
Il polo della logistica non pare davvero confligga nemmeno coi principi e con lo spirito del PSC controdedotto nel novembre scorso.
Considerato che i tempi di approvazione del PSC e del RUE che paiono dilungarsi oltre ogni previsione si chiede:
Se non si ritenga doveroso prendere in esame il piano industriale che tale gruppo ha sottoposto al ministero nel 2009, tanto da considerare quel polo “indispensabile per il processo di sviluppo aziendale e di riorganizzazione per aumentare la propria competitività”.
Consigliere Comunale Eraldo Giudici
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