Il sindaco di Verona lancia Camporesi e boccia Gnassi su sicurezza, efficienza comunale e turismo

Il sindaco di Verona lancia Camporesi e boccia Gnassi su sicurezza, efficienza comunale e turismo

"Luigi Camporesi è uno che sa come si deve fare il sindaco, si documenta, guarda i modelli che funzionano, è una persona attenta, concreta e non demag

“Luigi Camporesi è uno che sa come si deve fare il sindaco, si documenta, guarda i modelli che funzionano, è una persona attenta, concreta e non demagogica. Con lui sindaco la città di Rimini ne guadagnerebbe”. Così Flavio Tosi, sindaco di Verona, a Rimini 2.0. Oggi il primo cittadino della città scaligera ha ricambiato la visita di Camporesi ed è sceso a Rimini.
Due i temi forti sui quali ha deciso di spendersi per sostenere Camporesi. Tosi è diretto e va subito al cuore del problema: “Voi sapete bene cosa sono i vu’ cumprà perché ne avete parecchi, mentre noi non li abbiamo più da quasi nove anni, cioè da quando si è insediata la mia amministrazione. Questo significa che utilizzando le norme vigenti il fenomeno si può non dico contenere ma eliminare”. La cura Tosi, che il candidato sindaco Luigi Camporesi è pronto ad applicare anche a Rimini, è questa: “Anzitutto abbiamo attuato una legge dello stato varata dal primo governo Berlusconi, che sanziona con 1000 euro di multa, minimo, chi compra merce contraffatta…”. Ci ha provato anche Rimini ma…. “Noi l’abbiamo applicata davvero”, riprende Tosi, “con una campagna di comunicazione a tappeto, sin dal giugno 2007, rivolta anche ai turisti, e quindi multilingue, utilizzando anche i canali di informazione degli esercizi pubblici, degli alberghi, dei ristoranti. Quindi i controlli sono stati serrati e sono stati svolti dalla polizia municipale in borghese. Inoltre abbiamo seguito la strada investigativa: la nostra municipale, sempre in borghese, ha individuato tutti i punti di raccolta che venivano utilizzati dai venditori abusivi, si è proceduto coi sequestri e la denuncia nei confronti dei proprietari degli immobili. Da ultimo controlli sistematici anche alle fermate del treno e degli autobus. Morale: è stata fatta terra bruciata e gli abusivi sono letteralmente scomparsi da Verona”. E non c’è dubbio che da questo punto di vista Rimini debba prendere lezione. Avanti.

Più in generale è il tema della sicurezza che Tosi porta come assist a Camporesi. “Investire sulla sicurezza, sulle tecnologie con le quali dotare la polizia municipale, avere h24 la municipale disponibile in strada…, questo chiedono i cittadini e questo migliora la vita delle città. Noi abbiamo più di tre quarti della nostra polizia municipale in strada. In occasione delle grandi fiere circa 140 agenti sono in servizio nel quartiere fieristico”. Secondo Tosi a fare la differenza è anche la guida: “Il nostro capo della polizia municipale è un ex comandante della polizia di stato, e quindi ha la sensibilità per la sicurezza, mentre la delega l’ho tenuta io e la seguo con la massima attenzione”.
Altro capitolo. “Oltre che sulla sicurezza credo che anche in materia di efficienza della pubblica amministrazione i numeri di Verona possano essere tranquillamente replicabili a Rimini”. E qui Tosi mette sul tavolo “il cento per cento delle pratiche dello Sportello unico attività produttive informatizzate, non gira più la carta. Pagamento dei fornitori a 17 giorni, primo comune in Italia, 71 giorni per il rilascio delle autorizzazioni a costruire, e siamo il quartultimo comune capoluogo per la tassazione locale, quindi amministrazione efficiente, poco costosa e perciò attrattiva per gli investimenti grazie ai tempi di risposta certi e rapidi”.
C’è un ultimo confronto che Tosi ingaggia con la città di Rimini e che Camporesi è pronto a raccogliere. E’ sul terreno di gioco sul quale Rimini dovrebbe eccellere, il turismo. “Paolo e Francesca sono una buona carta da spendere in chiave di appeal turistico straniero, come per noi lo sono Romeo e Giulietta: tutto si gioca sulla decisione e la capacità di investire le risorse della promozione, che noi abbiamo decisamente puntato sul mercato internazionale, sui flussi dei nuovi ricchi, a partire da Russia e Cina. A Verona una volta la gran parte del turismo era italiano e la gran parte del turismo straniero era tedesco, adesso il turismo italiano è la minoranza e abbiamo aperto ai nuovi paesi emergenti, col risultato che il turismo a Verona è in forte e costante crescita”. A Rimini no.

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