La cena di gala by Bottura alla Regione Emilia Romagna costa 94mila euro

La cena di gala by Bottura alla Regione Emilia Romagna costa 94mila euro

Ricordate il Motor Valley Fest? In quella occasione Apt Servizi ha incaricato lo chef modenese di preparare il menu per circa 200 ospiti scelti con cura. A tavola c'era anche Stefano Bonaccini. Tutto ottimo. Ma il conto è da svenimento. Sempre in quella occasione Bottura ha preso il microfono in mano e oltre a presentare le sue prelibatezze ha fatto un cenno al turismo: leggete cos'ha detto di Rimini. Roba da circo.

La notizia introduttiva (o entrée) è che lo chef Massimo Bottura, amico del sindaco Gnassi col quale ha ideato Al Mèni, sul turismo di Rimini esprime in pubblico parole poco lusinghiere. Queste: “quando gli stranieri si renderanno conto di che cos’è l’Emilia Romagna vedrete cosa vorrà dire il turismo, ma non il turismo di Rimini…, il turismo vero della gente che arriva, si ferma, passa il weekend a Modena, Bologna, Parma, Reggio Emilia e vede delle cose che sono uniche al mondo…” (qui il video con il breve intervento di Bottura). Il turismo vero parrebbe essere quello emiliano, non quello della Riviera “mordi e fuggi”, per tasche modeste e senza la pretesa di trovarsi al cospetto di bellezze degne di nota. Il discorsetto Bottura non l’ha pronunciato fra quattro amici, ma davanti ad un pubblico d’eccezione. Quello selezionato con cura per partecipare alla cena di gala del Motor Valley Fest, nella cornice elegante del loggiato di Palazzo Ducale sede dell’Accademia Militare di Modena. E’ il 16 maggio dello scorso anno. Autorità varie, uomini in divisa, banchieri, giornalisti e ospiti internazionali. C’era ovviamente anche il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che attraverso Apt Servizi ha pagato il conto. Non proprio francescano.

Massimo Bottura con Andrea Gnassi al circo dei sapori “al Mèni”, quest’anno atteso dal 25 al 27 settembre

Al Mèni viene definito come la quintessenza della “Rimini sognata da Massimo Bottura” che “si trasforma in realtà”. E a ripensare adesso, alla luce del Bottura pensiero spiattellato in quel di Modena, a questa definizione viene un po’ da ridere. Perché forse la Rimini da lui sognata è un circo con la pista di segatura, mentre le città attrattive dell’Emilia sono il Cirque du Soleil. Al circo 8½ dei sapori quest’anno si farà leva su Fellini e ci saranno gli “Stati generali del sogno”: “Stiamo lavorando e progettando questa nuova edizione per dare opportunità a un settore come quello del turismo che si basa sulle relazioni autentiche, sul calore che una città sa offrire”, secondo le parole usate dal sindaco Gnassi per anticipare un assaggio della nuova edizione. Chissà se anche Bottura dirà la sua sul turismo vero.

Veniamo al piatto forte del Motor Valley Fest. Sulle tavole dei circa 200 commensali di rango sono finiti “la parte croccante della lasagna”, il tortellino cotto nel brodo e adagiato su una crema di Parmigiano Reggiano stravecchio, oltre a varie altre prelibatezze dello chef pluristellato e vini all’altezza di cotanta ricercatezza culinaria. Si sono letti parecchi articoli sull’evento, si sono potute sfogliare anche diverse gallerie fotografiche degli intervenuti alla cena. Ma quanto sarà costata pacchetto completo? Fino ad oggi non ci risulta l’abbia scritto nessuno. Il conto l’ha saldato Apt Servizi, che è come dire la Regione Emilia Romagna, essendo che l’azienda di promozione turistica è soggetto in house providing della Regione stessa (51%) e dell’Unione regionale delle camere di commercio (49%). Il governatore Stefano Bonaccini avrà probabilmente accertato che la proposta enogastronomica della serata è valsa la spesa.

B&B (Bonaccini e Bottura) sotto il tendone di “al Mèni” in una passata edizione

L’atto ufficiale di Apt Servizi che affida il servizio, mediante procedura negoziata senza pubblicazione di bando di gara, alla Francescana srl della famiglia Bottura, rivela senza arrossire il valore economico della cena: 94mila euro. Novantaquattromila euro. Volendo rapportare la spesa al numero delle persone, se fossero stati 200 i partecipanti avremmo 470 euro ciascuno. Nel caso di 230, 408 euro. “Per la realizzazione del progetto si rende necessario procedere con l’acquisizione di un servizio e/o fornitura di una cena di gala con menù a base di prodotti tipici regionali a qualità certificata europea, creato e cucinato dallo chef n° 1 al mondo, nonché l’unico chef dell’Emilia Romagna ad essere insignito delle tre stelle Michelin, il modenese Massimo Bottura di Osteria Francescana“, così si legge nel documento di Apt Servizi Emilia Romagna. E poi: “il cucinare ai massimi livelli mondiali è per creatività, estro e abilità un’arte vera e propria e che la creazione e realizzazione di un menù è equiparabile ad opera d’arte sensoriale unica ed inimitabile“. Ecco spiegato l’investimento. E’ costata come un’opera d’arte la cena di Massimo Bottura. Non proprio come la cena elettorale che spadellò per Stefano Bonaccini, sempre a Modena: 1.000 euro a cranio (qui). In quel caso serviva a finanziare la campagna elettorale del governatore.

Fotografia d’apertura (archivio foto Apt Servizi): Massimo Bottura alla cena del Motor Valley Fest mentre tiene il suo saluto agli ospiti.

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