La “Giulio Cesare” ripulita dagli orti che la circondavano

La “Giulio Cesare” ripulita dagli orti che la circondavano

La caserma ha suonato la carica e messo in “congedo assoluto” pomodori, zucchine e melanzane. Riappropriandosi della sobria immagine che compete a un presidio militare.

Questa rubrica dallo scorso ottobre mette gli “occhi sulla città”, portando a galla piccole e grandi “brutture”, dovute spesso al trascorrere del tempo e alla trascuratezza, ma le cause possono essere le più diverse. Accendere i riflettori qualche risultato lo ottiene e ci è sembrato giusto raccontarvelo perché tutto quello che si fa per una città più bella e curata va a vantaggio di tutti.

A gennaio pubblichiamo una serie di immagini relative al perimetro esterno della caserma Giulio Cesare occupato da una serie di orti variamente coltivati; tra essi ce n’è perfino uno chiuso con catena e lucchetto.

Com’era

E com’è oggi

Logicamente l’abbiamo messa in burla, ma il petardo che abbiamo esploso deve aver dato giustamente fastidio a qualche padiglione auricolare sensibile e attento. Sono state prese contromisure: come i lettori possono vedere, non omettiamo di documentare con piacere l’atteso cambiamento.

Com’era

Com’è oggi

Non sappiamo chi e quanti fossero i coltivatori seriali senza licenza, di sicuro la caserma ha suonato la carica e messo in “congedo assoluto” pomodori, zucchine e melanzane. Crediamo che l’ordine di sarchiatura totale sia opportunamente venuta per volontà del 121° Reggimento Artiglieria Controaerei.
La gloriosa Giulio Cesare si è finalmente riappropriata della sobria immagine che compete a un presidio militare. Rimini ringrazia.

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