La resistenza di Gioenzo Renzi all’occupazione islamica ottiene risultati: bloccato l’ampliamento della moschea

La resistenza di Gioenzo Renzi all’occupazione islamica ottiene risultati: bloccato l’ampliamento della moschea

"E’ necessario il cambio di destinazione d’uso da officina a luogo di culto"

Gioenzo Renzi: "Ora il sindaco ha la possibilità di impedire lo spostamento e l’ampliamento della moschea nell’ex officina in via San Nicolò".

“E’ necessario il cambio di destinazione d’uso da officina a luogo di culto essendo diverse le classificazioni urbanistiche d’uso e non nell’ambito di una stessa funzione”. Lo annuncia Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia), che mette il cappello su una sua storica battaglia: “Con l’accesso agli atti di questa mattina ho avuto ragione su quanto sostenuto con l’interrogazione in Consiglio Comunale del 14 settembre, trasformata in mozione, contro il trasferimento e l’ampliamento della moschea nel Borgo Marina”.
Il Borgo Marina è islamizzato. E non si tratta di un parere opinabile. È un dato di fatto, che si voglia vedere o meno. Passo dopo passo, un paese si è formato dentro ad un altro paese: Rimini, che non riesce ancora a prendere sul serio la situazione che si è venuta a creare. La ghettizzazione afro-asiatica in posti come il Borgo Marina rappresenta l’amara e dura realtà, figlia di una certa visione di integrazione fallimentare che qualcuno si ostina a sbandierare come modello. Insomma, a Borgo Marina gli “ospiti” sono diventati gli italiani. Basta fare due passi (senza paraocchi) per accorgersene. Figuriamoci cosa può pensare chi ci vive pure a stretto contatto, come Gioenzo Renzi, che da anni conduce storiche battaglie per chiedere lo spostamento della Moschea Al-Tawhid dal Borgo Marina: “Dopo l’interrogazione, ho presentato una mozione per sostenere il trasferimento e impedire l’ampliamento della Moschea e l’occupazione islamica del Borgo Marina”, ci racconta il Consigliere Renzi, facendo anche il punto della situazione: “Da oltre dieci anni i residenti del Borgo Marina chiedono di trasferire la Moschea, che dal 2004 è stabilita in una casetta uso ufficio di Corso Giovanni XXIII°, in un’altra zona più idonea della città per eliminare l’impatto delle centinaia di musulmani che vi accedono sul Borgo Marina”.

Spiega Renzi che “i lavori di manutenzione straordinaria avviati con una semplice comunicazione inizio lavori, verranno quindi immediatamente bloccati dal Comune con una ordinanza urgente”.
Questo orientamento dell’amministrazione comunale era nell’aria e l’aveva anticipato a Rimini 2.0 l’assessore Jamil Sadegholvaad: “Stiamo approfondendo un aspetto, che penso ci potrà portare ad una soluzione”. Quale? “Ci sono dei pareri giursprudenziali sul fatto che i centri culturali islamici vadano assimilati ai luoghi di culto, con l’obbligo quindi di dotarsi anche di tutta una serie di standard. E’ una strada che vogliamo approfondire. Non puoi aprire un luogo di culto se non hai ad esempio i parcheggi. Vogliamo pertanto lavorare ad una modifica del Rue sulle dotazioni che devono avere i luoghi di culto. Questo consentirebbe di porre un freno alle aperture indiscriminate di centri culturali che, alla prova dei fatti, hanno molte attinenze con le moschee”.
L’amministrazione comunale conferma: “Nella giornata di oggi gli uffici del settore edilizia dell’Amministrazione Comunale hanno emesso il verbale nel quale emerge che non sussistono i requisiti per il trasferimento del centro culturale islamico dall’attuale sede alla nuova collocazione in via San Nicolò, attualmente in affitto all’Associazione Al Tawhid.
Il responso arriva a seguito del sopralluogo effettuato dall’ufficio Controlli Edilizi del Comune e dalla Polizia Municipale e dai successivi accertamenti tecnici delle opere eseguite nel corso degli anni sull’immobile. L’immobile infatti ha più volte cambiato destinazione d’uso: da originaria autorimessa, ad artigianale laboratoriale, poi commerciale e infine a luogo di culto. La verifica ha dato esito negativo e quindi ha portato a dichiarare non legittimabili le opere. Nei prossimi giorni il verbale sarà notificato con la relativa ordinanza di sospensione dei lavori”.

“Il cambiamento della destinazione d’uso con l’aumento del carico urbanistico è subordinato al reperimento degli standard urbanistici (esempio parcheggi) come previsto dalla legge regionale e dai piani urbanistici”, rimarca Renzi. “Non essendo possibile il reperimento degli standard urbanistici, ed essendo una facoltà dell’Amministrazione Comunale la loro monetizzazione che può non essere concessa, vista l’ampia superficie dell’officina e per l’aumento non previsto del carico urbanistico, di conseguenza è inattuabile il cambio di destinazione d’uso”. Non è tutto. Renzi adesso sprona il sindaco Andrea Gnassi a dare finalmente attuazione agli impegni assunti nel 2011 e nel 2012: “Ha la possibilità di impedire lo spostamento e l’ampliamento della moschea nell’ex officina in via San Nicolò angolo via Mameli e l’opportunità di sostenere la necessità del suo trasferimento dal Borgo Marina. Alla luce dell’esperienza nel Borgo Marina, resta la necessità di approvare una variante al Rue per regolamentare l’apertura dei luoghi di culto e moschee stabilendo standard, indice di affollamento, classificazione acustica, norme igienico-sanitarie e sulla sicurezza e di indicare le possibili localizzazioni, per evitare che il loro insediamento avvenga a nome dei centri culturali islamici compatibili più facilmente con le destinazioni d’uso degli immobili, senza considerare l’impatto sulla vita dei residenti”.

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