Le scuole Karis mettono in strada il laboratorio marino mobile per la conoscenza del mare

Le scuole Karis mettono in strada il laboratorio marino mobile per la conoscenza del mare

L'idea è nata durante il periodo del lockdown. Un pulmino attrezzato, che oggi ha cominciato il suo tour dalle medie Marvelli, con una mission molto importante e che fa tesoro della identità più profonda di Rimini.

Oltre a bravi prof, che sono capaci di affascinarti e coltivare la mente e il cuore degli studenti, il lavoro educativo viene facilitato dall’osservazione della realtà in cui è immersa la scuola, intesa come edificio. Non c’è dubbio che una scuola di fronte al mare o su una collina immersa nel verde sia meglio, per esempio, di una scuola ricavata dalla ristrutturazione di un condominio in un “grigio” quartiere popolare, com’era il liceo che ho frequentato io, più di mezzo secolo fa.
Parliamo oggi di un progetto, sbocciato per la verità proprio nel biennio orribile del lockdown pandemico, all’interno delle scuole della fondazione Karis, una realtà educativa nata agli inizi degli anni ’70 con la scuola materna e primaria e che oggi, fra Rimini e Riccione, conta undici sedi con scuole di ogni ordine e grado, dal nido all’infanzia alle primarie, medie, liceo classico, scientifico e linguistico.

I licei della Karis hanno sede alla Comasca e il progetto di cui parliamo si ispira alla “conoscenza del mare” ed è stato concretizzato per la passione educativa di un insegnante, non di scienze o biologia come si potrebbe immaginare bensì di un prete, che ovviamente insegna religione: don Claudio Parma. Prete che tuttavia, essendo figlio di un imprenditore, ha anche un notevole “sbuzzo” imprenditoriale. Con la mente e il cuore perfettamente inseriti peraltro nella “mission” della Karis, che, come si legge nel suo sito internet, è “crescere uomini creativi, liberi e capaci di affrontare le sfide della cultura contemporanea”.
L’idea è arrivata alla sua attuazione certo per la caparbietà di questo sacerdote, ma anche con l’aiuto di amici (genitori di studenti, ex studenti o colleghi docenti) come Massimo Coccia, una vita per e con i pescatori di tutta Italia e negli ultimi anni dell’Unione Europea, con Pier Paolo Gatta, membro del cda dell’università di Bologna, docente di acquacultura per il corso magistrale in medicina veterinaria, nonché responsabile di un progetto sperimentale dello studio sui pesci dell’Adriatico.

Operativamente è stato allestito un pulmino attrezzato con un laboratorio marino che ha inaugurato le sue dimostrazioni oggi e domani mattina alle medie “Alberto Marvelli” sul colle di Covignano. Due insegnanti di scienze, la biologa marina Beatrice Zavattini e il professore Giacomo Pasini, hanno incontrato in due mattinate una decina di classi delle medie parlando della salute del nostro mare e dell’importanza che questa risorsa venga valorizzata e protetta, non solamente sfruttata a fini economici e turistici. Fra l’altro, con l’ausilio di microscopi, si è fatto vedere agli studenti il grado di acidità, di alcalinità e di “salute” delle acque del porto, quelle dell’invaso del ponte di Tiberio e quelle dei rubinetti di casa. Un modo coinvolgente ed istruttivo di coinvolgere i ragazzi nella conoscenza e nell’amore al mare e all’ambiente che ci circonda, per proteggerlo e mantenerlo pulito. Partendo dalla nostra città, ma si tratta di un’educazione importantissima se si pensa che degli otto miliardi circa di abitanti del mondo intero, circa tre miliardi vivono con le risorse alimentari fornite dalle acque.
Insomma è iniziata la tournée, per così dire, di questo pulmino-attrezzato laboratorio marino mobile, che si presta ad altre “dimostrazioni didattiche” e che costituisce il primo passo di un percorso adatto alle scuole elementari e medie nell’approfondimento di scienze e di educazione civica. Fra l’altro il professor Pier Paolo Gatta ha messo a disposizione strumenti divulgativi dei laboratori di ricerca marina di Cesenatico per eventuali “visite guidate” ed ha garantito la consulenza di tecnici per impiantare un futuro “acquario con pesci dell’Adriatico” che potrebbe sorgere in sei cabine, attualmente adibite a deposito, della sede della ex colonia Comasca a Bellariva dove ora ci sono le scuole Karis.

COMMENTI

DISQUS: 0