L’estate sta finendo, ma i nuovi tratti del parco del mare non sono ancora definitivamente ultimati

L’estate sta finendo, ma i nuovi tratti del parco del mare non sono ancora definitivamente ultimati

Il mese di agosto ci saluta, ma da piazzale Marvelli verso sud permangono delle aree recintate sul lungomare. E già spuntano le prime criticità: la pavimentazione drenante si sta in alcuni punti deteriorando.

Qualche tempo fa l’assessore ai lavori pubblici, dopo essere stato in passato protagonista attivo di figure non proprio esemplari circa le varie date di fine dei lavori del cosiddetto “parco del mare”, ne annunciava l’ultimazione al 95%. Poiché noi abbiamo puntualmente seguito questa grottesca vicenda, che passerà alla storia riminese come uno dei più bizzarri episodi circa i tempi di realizzazione e conseguenti annunciazioni, siamo ritornati sul posto per constatare la situazione a fine agosto.
In effetti l’opera sembra completa. Sembra, ma nella parte da Piazza Marvelli verso sud permangono ancora vari micro-cantieri per opere non finite.

Trattasi delle pavimentazioni cementizie e lignee da ultimare, luoghi recintati forse per recenti piantumazioni e una zona della fontana e suo abbondante intorno; come poteva mancare una fontana, dopo lo sguazzo di fronte a castel Sismondo e il laghetto simil lavapiedi da piscina di Porta Galliana?

Ma torniamo a noi. Finalmente ce l’hanno – quasi – fatta anche se con oltre cinque mesi abbondanti di ritardo e a stagione turistica prossima al termine; ma di questo non se ne parla più, ovviamente anche perché gli sforamenti nella tempistica sono ormai la regola che ha accompagnato i lavori pubblici locali ed è entrata nella normalità a causa dell’assuefazione.
Percorrendo la parte pavimentata con materiale cementizio, appaiono evidenti le prime criticità specie nella parte compresa tra Piazza Kennedy e Marvelli: come si dirà, neanche finito e inaugurato? Ebbene sì.
In un precedente articolo (qui) ci eravamo soffermati sul fatto che alcuni lavori si stavano eseguendo sotto il sole cocente e con alte temperature. Sta di fatto che la pavimentazione drenante si sta in alcuni punti deteriorando, tanto da mostrare fessurazioni, piccoli crateri, ed in alcuni punti “sfarina”, assumendo quasi la consistenza di un ghiaietto sciolto. Poi arriverà l’inverno, e completerà l’opera.

Che dire, non ci resta che attendere gli atti finali di collaudo, in primis la relazione conclusiva del Direttore dei Lavori, per capire qualcosa circa le cause dell’insostenibile ritardo sull’ultimazione dei lavori, e la perfetta esecuzione di qualcuno di essi.
Un’ultima considerazione. La perdita di una stagione turistica si sarebbe potuta sopportare e giustificare solo ed esclusivamente nel caso in cui si fossero costruiti i parcheggi interrati all’opera. Diversamente, è lecito ritenere che Rimini non abbia dato un gran esempio a sé stessa, ma neppure al di fuori dei suoi confini data la presunzione d’internazionalità che secondo i nostri amministratori la nostra città avrebbe.

Infine il colpo di scena, la Determinazione Dirigenziale n. 1125 del 16/05/2022 in cui si narra, tra l’altro, che;
«PRESO ATTO:
– che risulta necessario effettuare lavori supplementari – 1^ stralcio – come deliberato con atto di Giunta Comunale n. 176 del 10/05/2022 immediatamente esecutiva;»
Di quali lavori si tratta? Proseguendo nel predetto atto, si legge testualmente:
«… realizzazione delle rampe in legno per l’accesso agli stabilimenti balneari dal n. 29 al n. 40 (Lotto 1° – tratto 2) e dal n. 42 al n. 55 (Lotto 2° – tratto 3)” …» Il costo è di 482.225,25 euro aggiunti “in corsa”. Tanti soldi pubblici sono.

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