Maria Gloria Riva “legge” gli affreschi del Trecento riminese

Maria Gloria Riva “legge” gli affreschi del Trecento riminese

L'incontrò è rimandato al 23 maggio, stessa ora.

I tesori della chiesa di Sant'Agostino davanti allo sguardo competente e profondo di una donna che alla conoscenza dell'arte sacra unisce quella dei testi biblici e il fascino per la Bellezza.

Martedì 16 maggio alle ore 21 nella chiesa di Sant’Agostino, un appuntamento da non perdere per chi, senza accontentarsi di vedere l’arte, ne vuole scoprire il “segreto”, le motivazioni più profonde.
Maria Gloria Riva, monaca delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, guiderà il pubblico – anche con speciali proiezioni di immagini – alla “lettura” dei mirabili affreschi della scuola del Trecento Riminese che, come è ben noto, sono ritornati alla luce dopo i crolli degli intonaci nel terremoto del 1916. Lettura significa osservazione attenta e interpretativa, in questo caso rievocando ciò che animava i maestri pittori della fine XIII-inizio XIV secolo nel ritrarre le figure sacre e nel narrare per immagini le vicende del loro tempo. Per comprendere tale arte occorre l’immedesimazione con i testi biblici dell’Antico e Nuovo Testamento, una prerogativa di suor Maria Gloria ben nota in Italia dove ha già svolto molte iniziative simili sull’arte sacra e non solo.
L’appuntamento, ad ingresso libero, è curato dal Centro Internazionale Giovanni Paolo II per il Magistero Sociale della Chiesa con la Parrocchia di Sant’Agostino, nell’ambito della serie di iniziative “Gesù Maestro”, e con la collaborazione del Cinema Teatro Tiberio.

Chi è Maria Gloria Riva
Originaria di Monza, 64 anni, monaca, ha scoperto la sua vocazione religiosa entrando, a 25 anni, nell’Ordine delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento. In precedenza, alla fine del percorso scolastico ha lavorato in ambito grafico e artistico, ha fatto teatro e viaggiato. “Ero adulta – sono sue parole -, con molte cognizioni, ma senza Dio”. A vent’anni, un sabato sera mentre andava in discoteca un gravissimo incidente d’auto la lascia in coma e le cambia la vita. “Dentro questo buio, d’improvviso, – racconta – si è fatta strada una piccola luce luminosa, che mi attraeva a sé. Avrei voluto fondermi con quella luce ma non potevo perché io ero tenebra; quella luce era l’Amore che si dona, era la pura gratuità, era amare per amare”. Uscita dal coma intraprende un cammino di verifica religiosa. “Cristo – sono ancora parole di Maria Gloria – vive oggi nell’Eucaristia, e la stessa luce, balenata per me sulla strada, l’ho intravista di nuovo dentro questo sacramento, intatta, luminosa, e qui Cristo non si è accontentato di farsi carne, si è fatto cosa, si è fatto pane. Non ha voluto semplicemente stare con noi tutti i giorni, ha voluto entrare in una relazione con noi, unica”. Nel suo Ordine, accanto alla passione per l’arte, ha coltivato lo studio della Sacra Scrittura (con una particolare attenzione all’ebraico biblico e alla tradizione rabbinica), della Patristica e della spiritualità della fondatrice, Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione. Dal 1996 dà lezioni su Bibbia, arte e spiritualità. È autrice di libri editi da San Paolo, Ancora, LDC, Mimep-Docete, Effatà; collabora con il sito Culturacattolica.it e con varie riviste. Dal 2007 risiede con la sua comunità monastica nella Diocesi di San Marino – Montefeltro.

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