Mons. Turazzi è il nuovo vescovo di San Marino e Montefeltro

Mons. Turazzi è il nuovo vescovo di San Marino e Montefeltro

Il nome verrà ufficialmente comunicato alle ore 12 in contemporanea nelle Diocesi di San Marino-Montefeltro e Ferrara. Il nuovo vescovo che succede a

Il nome verrà ufficialmente comunicato alle ore 12 in contemporanea nelle Diocesi di San Marino-Montefeltro e Ferrara. Il nuovo vescovo che succede a mons. Luigi Negri, è espressione del presbiterio ferrarese, dove sono stati destinati entrambi i vescovi cosiddetti residenziali che hanno guidato la Diocesi feretrana dal 1995 al 2012 (risale al primo dicembre dello scorso anno la nomina di Negri a Ferrara) mons. Paolo Rabitti e mons. Luigi Negri, dal 3 marzo di quest’anno a capo dell’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa. Si tratta di mons. Andrea Turazzi.

E’ stata dunque confermata l’anticipazione di Rimini 2.0, sia in merito alla nomina “imminente” (sono trascorsi solo dieci giorni) e sia sul profilo del presule: emiliano-romagnolo, sacerdote, che dunque dovrà essere ordinato vescovo.
Don Guido Benzi non è mai stato “in pole per la successione di Negri”, come invece ha scritto il Resto del Carlino dopo l’uscita del nostro servizio e come ribadisce anche oggi, semplicemente perché non era nella terna dalla quale è uscito il prescelto. Idem per padre Ciro Benedettini e il vescovo ausiliare dell’Aquila, mons. Giovanni D’Ercole. Polverizzata anche “l’ipotesi dell’accorpamento della diocesi di San Marino e Montefeltro con quella di Rimini”, che è stata sempre del tutto infondata ma nonostante questo ribadita con insistenza, da ultimo pochi giorni fa dallo stesso Carlino che aveva scritto come “la nomina imminente del nuovo vescovo non ha fatto tramontare l’ipotesi dell’accorpamento…”. Nella terna figuravano un sacerdote forlivese ed uno di Città di Castello.

Vediamo chi è il nuovo vescovo. Finora parroco della parrocchia della “Sacra Famiglia” in Ferrara e delegato arcivescovile per il Diaconato permanente e per l’Ordo Virginum., Mons. Turazzi è nato a Stellata di Bondeno (FE) il 24 agosto 1948. Entrato in Seminario nel 1958, ha ottenuto la maturità classica nel 1967 e, dopo aver frequentato il Corso filosofico-teologico, ha conseguito la Licenza in Teologia presso lo Studio Teologico Accademico Bolognese. È stato ordinato presbitero il 27 maggio 1972 ed è incardinato nell’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio. Mons. Turazzi è stato vicario parrochiale della parrocchia della Madonnina in Ferrara dal 1972 al 1973; vicario parrocchiale a Pontelagoscuro (FE) dal 1973 al 1974; assistente diocesano e Regionale di Azione Cattolica Ragazzi dal 1974 al 1984; direttore spirituale del Seminario arcivescovile dal 1984 al 2001; parroco del “Corpus Domini” in Ferrara dal 2001 al 2005. Dal 2005 è parroco della parrocchia della “Sacra Famiglia” in Ferrara. Dal 1990 al 1996 è stato direttore dell’Ufficio Diocesano e coordinatore degli Uffici Pastorali; dal 2006 è delegato arcivescovile per il Diaconato permanente e per l’Ordo Virginum; dal 2009 è stato assistente unitario di Azione Cattolica fino al 2012; sempre nel 2012 è stato riconfermato membro del Consiglio presbiterale e del Collegio dei Consultori. Dal 5 gennaio 2006 è stato insignito del titolo di Cappellano di Sua Santità.
Il fatto che venga da Ferrara lascia pensare che il ruolo di mons. Rabitti e di mons. Negri non sia stato ininfluente sulla indicazione del “candidato”.
“Mi preparo ad abitare la terra del Montefeltro e a conoscere la sua gente schietta e laboriosa. Sono onorato dei rapporti che avrò, d’ora in poi, con la Serenissima Repubblica di San Marino. Offrirò collaborazione per la ricerca del bene comune, nella distinzione dei ruoli e delle responsabilità”. Sono state queste le prime parole di mons. Turazzi rivolte ai sammarinesi. Ed ha aggiunto: “Il mio pensiero va ai predecessori che mi sono padri e maestri: Mons. Paolo Rabitti e Mons. Luigi Negri. Tanto hanno dato alle nostre chiese. E come non ricordare la visita di papa Benedetto XVI alla nostra diocesi? L’eco di quella giornata è andato oltre i confini. La Chiesa di Ferrara-Comacchio e la diocesi di San Marino-Montefeltro secondo un’antica tradizione sono legate dalla memoria di San Leo. Alcuni storici indicano il 1014 come anno della traslazione delle reliquie del Santo a Voghenza (Ferrara). Nel volto dei santi risplende la gioia del Vangelo”.
Anche mons. Negri ha inviato un messaggio alla sua ex diocesi, dicendo fra l’altro: “Universalità e storia, sono stati questi i cardini del mio cammino con voi ma insieme immedesimazione con le grandi questioni antropologiche e culturali del nostro tempo. La centralità dell’educazione dei piccoli e dei grandi. Un sostegno dato alla famiglia perché, nel terribile attacco che la mentalità individualistica e consumistica perpetra verso di essa, la famiglia rimanga soprattutto quella realtà che chiede ancora la benedizione del cielo, ritrovi la propria dignità e quindi si assuma il compito della responsabilità missionaria”. Ed ha ricordato la visita di papa Benedetto XVI “che ha passato con noi una straordinaria giornata, e che, a distanza di anni, mi ha ricordato essere stata una grande giornata anche per la sua vita di Pontefice”.

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