Novità in arrivo sul grande parcheggio sotterraneo (mai utilizzato) del Tribunale di Rimini

Novità in arrivo sul grande parcheggio sotterraneo (mai utilizzato) del Tribunale di Rimini

Il Palazzo di Giustizia è stato ultimato nel 2004. I 233 posti auto al coperto sono sempre rimasti un miraggio. Adesso è interessato da un cambio d'uso per la realizzazione di un nuovo archivio a servizio di Tribunale, Procura e Giudice di Pace, ma verranno ricavati anche posti auto per le esigenze del personale di magistratura e amministrativo. Permane il problema delle uscite di emergenza occupate dai senzatetto, ripulite anche di recente. E delle lastre di travertino che ricoprono le facciate per le quali è stata compiuta la mappatura dei punti critici.

Due anni e mezzo fa Rimini 2.0 pubblica un mio articolo sul Palazzo di Giustizia di Rimini in cui mostro come alcuni ambienti esterni dell’edificio siano deficitari in estetica, ordine e sicurezza. A distanza di 30 mesi ripeto più o meno il medesimo percorso fotografico con esito molto simile e, in alcuni casi, peggiore del primo. Il 20 maggio scorso scrivo quindi all’ufficio stampa del ministero della Giustizia per avere lumi al riguardo. Dopo soli quattro giorni, per cui ringrazio con riconoscenza, mi vengono trasmesse in allegato le risposte della Dottoressa Francesca Miconi, presidente del Tribunale di Rimini. Le riporto quasi integralmente.

«Il Tribunale è ben consapevole della situazione che si crea nelle uscite di emergenza del parcheggio sotterraneo al Palazzo di Giustizia che periodicamente vengono occupate da senzatetto. Il Tribunale ha effettuato ed effettua periodicamente la bonifica e la pulizia di dette vie di uscita. Nella Conferenza Permanente ultima scorsa del 29.04.2022, si è dato ordine di effettuare un nuovo intervento, intervento che è avvenuto il giorno 21 maggio 2022. Il problema andrebbe risolto con un più puntuale controllo notturno onde impedire lo stazionamento dei senzatetto. Con e-mail del 16 maggio 2022 la segreteria del Tribunale avvertiva la locale Procura della Repubblica dell’intervento di pulizia per programmare con le forze dell’ordine il controllo delle vie di uscita. La chiusura esterna di dette vie di uscita, con cancellate o altri dispositivi, è stata esclusa dal Comando dei Vigili del Fuoco, trattandosi di vie di fuga dal garage sotterraneo».
Tornato in loco ho fotografato, credo con soddisfazione che verrà condivisa, la condizione delle pertinenze esterne dopo l’intervento del 21 maggio. Speriamo davvero, come suggerito dalla Dottoressa Miconi, in un controllo più accurato e costante.

L’ultimo intervento di pulizia, svolto il 21 maggio, ha rimesso ordine.

Si spera che una costante vigilanza possa evitare il ripetersi di scenari imbarazzanti.

«Quanto all’impalcatura esterna al Palazzo di Giustizia», il Presidente fa sapere che «questa è stata posizionata per proteggere l’utenza e i dipendenti dall’eventuale distacco di lastre di travertino dalle facciate. E’ in corso tra il Ministero della Giustizia, il Comune di Rimini e l’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Emilia Romagna – l’accordo ex art. 15 legge n. 241/1990 per l’esecuzione di lavori edili presso il Palazzo di Giustizia di Rimini, lavori che riguardano la messa in sicurezza delle facciate». Prosegue la presidente del Tribunale: «nei giorni 21 e 22 maggio la ditta incaricata dal Comune di Rimini di ripristinare le facciate ha effettuato, utilizzando un drone, la mappatura dei punti critici delle lastre di travertino che ricoprono le facciate del Palazzo. Fino a lavori conclusi va da sé che non è possibile rimuovere le impalcature, che comunque non sono deteriorate e svolgono egregiamente il loro ruolo di salvaguardia».
È più che corretto che le impalcature non siano rimosse fino ultimazione dei lavori e che svolgano un ruolo di salvaguardia. Tuttavia è singolare che l’edificio, ultimato nel 2004 e costato 47 milioni di euro, già prima di luglio del 2019 rilasciasse al suolo alcune lastre di travertino del rivestimento esterno. Meno gravi per l’incolumità, ma assai dispendiose, le infiltrazioni d’acqua del terzo piano, aule giudiziarie e corridoi aule giudiziarie lato parcheggio del Tribunale. In sostanza, pur cristallizzando la situazione al ’19, in soli quindici anni di vita, di problemi ce ne sono stati diversi.

Il parcheggio del Tribunale non è mai entrato in funzione.

Abbiamo poi segnalato al ministero il tema del parcheggio sotterraneo di ben 233 posti auto che non è mai entrato in funzione. Per quale motivo? E’ vero oppure no che presenterebbe problemi di infiltrazioni dovuti a falde acquifere? E comunque: quali sono le ragioni che continuano ad impedire l’utilizzo di quel prezioso parcheggio?

«Per quello che riguarda il garage interrato, pari a circa 3.400 mq, non è assolutamente allagato salvo in un solo caso in cui Rimini fu colpita da una bomba d’acqua di proporzioni eccezionali. All’apertura del Palazzo di Giustizia il garage fu dato in gestione al locale Ordine degli Avvocati di Rimini, gestione che si è conclusa dopo un paio di anni non essendo risultata sostenibile la gestione», spiega la presidente del Tribunale.

Come si presenta la rampa di accesso al parcheggio.

Resta una considerazione di buonsenso: dal momento che è stato costruito, e se non presenta problemi di tipo strutturale, perché fino ad oggi ne è stata impedita la fruizione? Se non si allaga e se la richiesta di gestione del garage era troppo onerosa, perché non metterlo gratuitamente a disposizione del pubblico? Per gli utenti, indipendentemente da chi dovesse prendere una decisione in tal senso, sarebbe stato un segnale che i soldi dei contribuenti vengono comunque utilizzati al meglio.
Ma, come vedremo, c’è qualche novità in arrivo.

Nel ribadire che «il Tribunale ha sempre provveduto alla pulizia e alla manutenzione degli impianti che comunque essendo obsoleti devono essere col tempo rinnovati e sostituiti», la qualcosa gioverebbe al decoro del Palazzo di Giustizia, la presidente accenna a cambiamenti imminenti: «II garage è attualmente in alcune sue parti soggetto a cambio d’uso per la realizzazione di un nuovo archivio a servizio del Tribunale, della Procura della Repubblica e del Giudice di Pace».
Si tratta di una trasformazione che ha già ottenuto il nullaosta dei Vigili del Fuoco di Rimini, i lavori sono stati autorizzati dal Ministero lo scorso febbraio e il progetto esecutivo è stato depositato a maggio.
Pur ricavando l’archivio, nel garage rimarranno dei posti auto che «saranno utilizzati per le esigenze del personale di magistratura e amministrativo. Per l’utenza esterna vi è adiacente un parcheggio comunale con 400 posti auto. Il Tribunale fornisce inoltre, per l’utenza che si reca in Tribunale in bicicletta o in motocicletta, appositi stalli con segnaletica orizzontale in un’area a ciò adibita».

Gli stalli per moto e cicli, in realtà sono più che sufficienti. Va peraltro rilevato che il grande parcheggio comunale esterno è a pagamento e oltretutto, causa un delirio di cemento tutt’intorno, in estate diventa rovente. Di alberi, scusate il gioco di parole, nemmeno l’ombra. Ma non è colpa del Palazzo di Giustizia…

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