Palazzo Lettimi: visita guidata il 19 luglio e un punto interrogativo sul suo futuro

Palazzo Lettimi: visita guidata il 19 luglio e un punto interrogativo sul suo futuro

Italia Nostra Rimini organizza insieme ai Musei comunali un breve viaggio alla scoperta del palazzo cinquecentesco che dovrebbe diventare sede universitaria. L'iniziativa serve anche per interrogarsi sul futuro di palazzo Lettimi. Dall'università di Bologna apprendiamo che non esiste ancora un progetto definitivo e che verrà presentato alla città non appena sarà pronto. Ma le istanze dei riminesi su un bene storico-archeologico tanto importante andrebbero tenute in considerazione.

Per venerdì 19 luglio, dalle ore 21 (con ritrovo in Via Tempio Malatestiano 26), Italia Nostra Rimini organizza insieme ai Musei comunali una visita a palazzo Lettimi. L’obiettivo di questa incursione estiva nel palazzo rinascimentale è quello, ovviamente, di far conoscere questo edificio simbolo della storia e della memoria cittadina, come spiegano i promotori, ma anche di interrogarsi sul futuro di palazzo Lettimi ed “aprire un dibattito per il recupero del patrimonio storico riminese”. Il viaggio alla scoperta del Lettimi sarà accompagnato dal professor Giovanni Rimondini, dall’architetto Fausto A. Battistel e dal dottor Nicola Leoni.

“I danni subiti a iniziare dalla seconda guerra mondiale hanno fatto sì che l’unica parte rimasta sia la facciata del piano terra ed i ruderi visibili all’interno del giardino”. Ma “nei depositi comunali si trovano gli apparati decorativi della stupenda facciata, le mensole del balcone, delle finestre e le lapidi con iscrizioni un tempo presenti nell’androne. Esiste una ben fornita documentazione grafica ed iconografica dell’aspetto del palazzo e dell’evoluzione del sedime che accoglieva l’antico teatro romano”. Nel recente passato Italia Nostra Rimini ha chiesto per palazzo Lettimi una ricostruzione “rispettosa dell’aspetto originario”. Il prof. Rimondini su Rimini 2.0 ha ripercorso la storia del palazzo Maschi-Lettimi.

Questa immagine, così come la fotografia d’apertura (Davide Minghini), proviene dall’Archivio fotografico della Biblioteca Gambalunga

Fin qui l’iniziativa, che riaccende i riflettori sui destini del palazzo cinquecentesco. Ad oggi non si sa nulla sulle modalità di intervento previste per realizzare il nuovo Study City Center nel palazzo Lettimi. Un comunicato stampa del Comune di Rimini dello scorso 2 aprile, nell’annunciare il finanziamento di 5,3 milioni di euro da parte del Miur, non ha detto una parola sul bene storico e archeologico, se non sottolineare che “si ricuce una grande ferita lasciata dalla guerra”. Ma la ferita può anche diventare una lacerazione insanabile, tutto dipende da come si deciderà di intervenire.

Rimini 2.0 ha chiesto lumi all’Università di Bologna sul misterioso progetto, ottenendo la risposta che un progetto definitivo al momento non c’è, esiste solo una proposta preliminare: “Non appena ci sarà lo presenteremo alla città. In linea di massima si sta ragionando su un intervento che coinvolgerà un’area di circa 3.200 metri quadrati ripartiti equamente tra residenza universitaria (circa 1.550 mq per 65 posti) e biblioteca (circa 1.500 mq per oltre 150 posti a sedere), più una sala conferenze e un servizio ristoro”. Il 20 maggio scorso dall’Alma Mater di Bologna ci veniva anche spiegato che “i fondi assegnati (5,3 milioni di euro) non sono immediatamente disponibili, ma sono collegati ad una graduatoria che verrà scorsa nei prossimi anni man mano che saranno individuati fondi ministeriali per l’edilizia universitaria”. Non si tratterebbe dunque di un progetto di rapida realizzazione. “L’Ateneo sta avviando in questi mesi un’interlocuzione con gli attori del territorio, a partire dal Comune di Rimini, per iniziare a definire le basi per arrivare ad una proposta progettuale condivisa. Non appena ci saranno nuovi sviluppi l’Ateneo (e gli altri attori coinvolti) comunicherà le novità alla stampa e al pubblico riminese”. Ma non sarebbe meglio aprire il confronto prima di stendere il progetto, in modo da raccogliere le indicazioni di esperti, storici, cittadini, associazioni come Italia Nostra ed altre?

Per la visita del 19 luglio sarà consentito l’ingresso ad un massimo di 50 persone ed è possibile prenotare fino ad esaurimento posti entro giovedì 18 luglio, mentre in caso di maltempo l’iniziativa sarà rimandata a data da definire. Per informazioni: rimini@italianostra.org; Facebook: Italia Nostra Rimini.

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