Parcheggi: sono queste le soluzioni?

Parcheggi: sono queste le soluzioni?

Il parco del mare cancella centinaia di posti auto. Per far fronte alla carenza l'amministrazione comunale prima con l'assessore Morolli ci aveva fatto pregustare «interventi inediti», poi con una nota stampa ha annunciato «importanti novità in vista dell’estate». Ma, scoperte le carte, ci si è accorti che i palliativi non sono nemmeno in grado di scalfire il problema. E mentre i parcheggi interrati "Fellini" e "Marvelli" sono di là da venire, continua a mancare una visione generale e un vero e proprio piano della sosta.

Alcuni giorni or sono in un’intervista rilasciata ad un quotidiano riminese online dall’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli, era compreso, tra l’altro, il tema dei parcheggi specie nella zona della marina.
Un’intervista abbastanza asettica, che leggendola bene si riassumeva in un confusionale corto circuito. Gli stessi convinti inventori della prossima estate “smart e green”, annunciavano di fatto che di lì a poco avrebbero reso noto lo stato della ricerca di soluzioni per sopperire ai parcheggi nebulizzati a causa del cosiddetto “parco del mare”; senza tenere conto che i due aspetti sono in totale antitesi tra loro, perché se da una parte invitano allo “smart e green”, dall’altra tentano di rattoppare la situazione che si è creata a motivo della cancellazione di quegli stalli. Un’ulteriore inutile logora pezza in una tela ormai lacera e inservibile.
Ed ecco che a pochi giorni di distanza è comparsa l’attesa dichiarazione, che ci ha tenuto in trepida attesa (qui).
Ma quali sono i mirabolanti rimedi scaturiti dal cilindro magico garampiano? Vediamoli nel dettaglio.
Il primo consta nella realizzazione di circa 80 posti auto nella zona di piazzale Marvelli, con ciò dimostrando che qualcuno non è al corrente che quella zona sia già fortemente dedicata alla sosta, ma anche al forte traffico alimentato anche dalla chiusura di buona parte del lungomare. Basti transitarvi in estate per vedere auto parcheggiate in seconda fila e la percorribilità ostruita da soste creative.
Il secondo annuncia lo sblocco di un’area privata di via Parisano per trovare la disponibilità di 45 posti auto, per cui sono in corso trattative con la proprietà; l’area di sosta potrebbe essere aperta a tutti o dedicata solamente alle attività ricettive: chissà a chi quindi (?).
Infine la ciliegina sulla torta, tenetevi forte: 100 stalli nella zona della nuova questura – in via Ugo Bassi per capirci -, a circa un chilometro in linea d’aria dalla linea della spiaggia. Ma chissà se e quando, dati i tempi burocratici.
A tutte e tre le soluzioni, in seguito andrà ad aggiungersi il disagio e il tempo perso per arrivare nello stabilimento balneare prescelto. Poi il condimento finale, altra spruzzata di fantasia, con l’annunciata verifica della possibilità di allestire altre aree temporanee dedicate al Park and Ride, dove attivare politiche di interscambio con navette e servizi verso il mare. Eh sì, le parole straniere hanno sempre un gran effetto in provincia, specie quando servono per nascondere l’assenza di concretezza.
Ecco pertanto qual è il rimedio per chi si aspettava radicali e fattive alternative al vero e proprio problema; in sintesi confusione e punto e a capo, parto di inadeguatezza e improvvisazione.
Una situazione che si sta aggrovigliando su sé stessa e dalla quale non se ne uscirà forse più, perché invece di semplificarla realizzando i parcheggi al di sotto di quel “parco”, come l’elementare e naturale logica vorrebbe, si complica sempre più. Un’intuizione implicita già alla portata di uno studente del primo anno di architettura, se non da scuola tecnica superiore.
È la dimostrazione di una mancata competenza nell’affrontare questi argomenti, frutto di idee puramente teoriche avulse dalla realtà con le quali i problemi legati all’urbanistica e alla mobilità sono stati trattati a Rimini, fino a giungere ad un punto – come già accennato – di non ritorno.
Sarà quindi assai probabile che chi, specie proveniente da fuori città, vorrà recarsi in spiaggia, preferirà altre mete organizzate in modo più congeniale.
Il primo “trancetto” del parco del mare avrebbe dovuto insegnare qualcosa, ma non è stato così perché si è proceduto, e lo si sta facendo tuttora, nella stessa maniera; ma lo si farà anche in futuro. Un grande tema per la città che verrà, al pari di altri per i quali gli attuali regnanti avevano promesso in campagna elettorale un dialogo con la popolazione.
Vedo invece un fedele prosieguo di assurde concezioni usate dalla recente decaduta amministrazione passata, il cui peso evidentemente continua a sussistere e persistere significativamente e dove lo zelo alla medesima impostazione prosegue indiscutibilmente.
Si procede in assenza di una visione generale e ostinatamente, evitando di riflettere e di avvalersi di tecnici specializzati del settore, e con interventi scollegati tra loro e tanta estemporaneità; tanto da vederne già da subito i risultati che poi si subiranno pesantemente nel futuro.
E l’inutile rotatoria di Via d’Azeglio, magnificata come panacea di tutte le miserie relative alla circolazione viaria, specie in quella sventurata zona, la situazione della Via Ducale, e l’altrettanto inutile ponte alternativo a quello di Tiberio ne sono la prova.
“Tra poco annunceremo degli interventi inediti. Zone a cui non si penserebbe mai, ci saranno delle valutazioni forti anche in aree vicino al centro storico. Ovviamente si parla di situazioni complesse, di espropri, però c’è un ragionamento anche in considerazione di come cambieranno i servizi nel post Covid, stiamo ragionando su situazioni in cui andiamo a leggere come la città sta cambiando”.
Questo recitava un tratto della succitata intervista. Ma in concreto di cosa si sta parlando, se non degli stessi vacui annunci reclamistici di nessuna efficace sostanza che ormai ci piovono da lungo tempo addosso?
Infine, considerato che su viabilità e parcheggi l’amministrazione comunale non sembra in grado di uscire dal cul de sac, mi aspetterei dalle opposizioni l’attuazione di un vero e proprio programma di confutazione con fatti alla mano, dato che abbonderebbero a iosa, tanto per mostrare l’altra faccia di quella che viene somministrata come una sola ed univoca verità; ma a Rimini, al di là di qualche interrogazione, esistono le opposizioni?

La rivoluzione della sosta promessa per i primi 100 giorni di Jamil
Fra gli obiettivi da centrare nei primi 100 giorni il sindaco Sadegholvaad in campagna elettorale aveva assicurato che fra le prime 7 delibere da approvare ci sarebbe stata anche la rivoluzione copernicana in tema di parcheggi: «Il nuovo atto d’indirizzo dei parcheggi e della sosta a servizio dell’intera zona turistica, da Torre Pedrera a Miramare, che mette assieme tutta la programmazione pubblica e le manifestazioni d’interesse dei privati. Questo strettamente correlato anche alla nuova variante per la riqualificazione alberghiera. La nuova vita degli alberghi dovrà anche liberare gli spazi pubblici e di servizio turistico, dentro ai quali realizzare una nuova e diffusa ‘corona’ di aree di sosta da Torre Pedrera a Miramare, con particolare attenzione a Marina Centro».

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