Perché tanti misteri sui lavori alle condotte sottomarine di piazzale Kennedy?

Perché tanti misteri sui lavori alle condotte sottomarine di piazzale Kennedy?

Le prime domande all'assessore all'Ambiente e a quello ai Lavori pubblici per sapere che tipo di "manutenzione" sia in corso da settimane nello specchio acqueo antistante la «terrazza vista mare» che ospita la «grande opera ingegneristica che veglia sul sistema fognario riminese», le abbiamo inviate il 2 marzo. A seguito di vari solleciti ne sappiamo quanto prima. Cronistoria di una vicenda poco trasparente che riguarda l'opera principe del Psbo.

Enormi pontoni e motopontoni lungo la banchina di levante del porto di Rimini da dove partono per dirigersi sul luogo delle operazioni. Giganteschi tubi appoggiati a poca distanza dal Rockisland. E un grande specchio acqueo antistante la spiaggia di piazzale Kennedy, dove furono adagiate le condotte di scarico sottomarine collegate alle vasche di laminazione del Psbo, segnalato con boe colorate, luci intermittenti e risponditore radar, dove, in condizioni meteo marine accettabili, si svolgono i lavori. Sì, ma quali? Le poche notizie ad oggi pubbliche si trovano fra le ordinanze (18 gennaio 2022) presenti sul portale della Guardia costiera di Rimini.
Su Rimini 2.0 c’era già stata una lettera (16 febbraio) che poneva esigenze di chiarezza: «Corretto sarebbe che il Comune rendesse edotti i cittadini sugli interventi in corso…» ma la giunta comunale deve averla ritenuta non meritevole di attenzione perché fra i comunicati stampa che vengono diffusi ogni giorno non si è letto nulla che riguardasse l’argomento. Oggi una nota informa che sono iniziati i lavori del secondo stralcio del dragaggio del porto canale di Rimini (qui), ma tutto tace sul Psbo. Eppure se c’è un’opera pubblica che è stata “spinta” con insistenza sui media, pluri-inaugurata, decantata e indicata ad esempio, che ha visto l’ex sindaco più volte nel ruolo di “guida” sul cantiere, questa si chiama “Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato” e in particolare il cantiere simbolo del «rinnovamento ambientale», quello cioè di piazzale Kennedy con le sue “protesi” di circa un chilometro di lunghezza in mare aperto. Heratech indisse una gara nel 2017 per la realizzazione “a corpo” di queste condotte che oggi sono oggetto di manutenzione, per una spesa di 12 milioni 394mila euro.
Perché è così difficile sapere cosa sta succedendo al «gigante buono», che rappresenta «la più grande opera di risanamento idrico in corso in Italia e una delle più importanti in Europa, segnalata anche dall’ONU per il suo ruolo a difesa dell’ambiente marino»? (qui e qui qualche assaggio).

Davanti al discreto dispiegamento di forze che si osserva da diverse settimane ormai (di cui un po’ raccontano le fotografie in pagina) e per cercare di venirne a capo, ci siamo attenuti alla regola più semplice: chiedere chiarimenti a palazzo Garampi. Abbiamo bussato alla porta elettronica dell’amministrazione comunale, esattamente a tre assessori. Appurato che uno andava considerato “out” perché l’intervento non rientra fra le sue competenze, le domande sono state recapitate via mail negli uffici degli assessori ai Lavori pubblici, Mattia Morolli, e all’Ambiente, Anna Montini, il 2 marzo alle ore 10,01.

I quesiti formulati erano semplici: che tipo di intervento di manutenzione è in corso alle condotte di scarico a servizio delle vasche di laminazione Ausa (piazzale Kennedy, Psbo)? A nostra conoscenza, spiegavamo agli assessori, vi sarebbe stata la necessità di un riallineamento di una delle condotte a mare della vasca di piazzale Kennedy. Perché si è posta tale necessità? Richiamavamo anche il contenuto delle due ordinanze della Capitaneria di Porto – Guardia costiera di Rimini, che parlano di “manutenzione delle condotte di scarico sottomarine a servizio delle vasche di laminazione AUSA nel Comune di Rimini” (data termine lavori: 20/05/2022) ma anche della “occupazione di un’area demaniale marittima pari a mq. 597,00, lungo la banchina commerciale del molo di levante del porto di Rimini, da adibire allo stoccaggio, assemblaggio di tubazioni e successiva caricazione a bordo di unità navali, nell’ambito dei lavori inerenti la realizzazione delle condotte di scarico a servizio delle vasche di laminazione Ausa”, con termine lavori 30.04.2022.
Lavori importanti, pare di capire, considerata la durata e i mezzi impiegati: un rimorchiatore, un Pontone, tre Motopontoni, stando alle ordinanze di cui sopra. Infine: ci sono costi a carico del Comune?

Sollecitiamo (anche telefonicamente) una risposta il più celere possibile, che nel pomeriggio del 2 marzo (ore 13.55) arriva dall’assessorato all’Ambiente. Eccone il contenuto letterale: «In ordine alla Sua richiesta, rappresentata alla stazione appaltante dei lavori, inoltriamo risposta della stessa: In riferimento alla richiesta possiamo affermare che sono in corso, in questa fase di collaudo dell’opera, le obbligatorie analisi operative e i lavori necessari per risolvere in un rapido arco temporale gli eventuali problemi riscontrabili. Ad oggi in particolare il focus è su una delle 3 condotte, componenti l’intera opera, al fine di verificarne la piena operatività post posa della stessa. Per la committenza (Comune di Rimini) non v’è alcun incremento della spesa in quanto ciò fa parte della normale fase di collaudo tecnico delle opere realizzate».
Non ci sembra troppo chiara ed esaustiva. Il 2 marzo alle ore 16.53 riscriviamo all’assessore all’Ambiente. Per chiarezza e trasparenza riproduciamo integralmente il testo qui sotto:

Buongiorno assessore,
la risposta non mi sembra completa, dunque ho deciso di rinviare a domani la pubblicazione dell’articolo che sto preparando per attendere i chiarimenti che le sottopongo di seguito. Spiego i punti a me noti che non ricevono illuminazione da quanto mi riferisce.
L’ordinanza della Capitaneria di porto del 18.1.2022 parla di “lavori per la posa di condotte sottomarine a servizio delle vasche di laminazione Ausa”. Tubi/condotte sono visibili e posizionati in fondo alla banchina molo di Levante nei pressi del Rockisland. Perché la presenza di questi tubi/condotte? Deve essere sostituita una di quelle esistenti? E perché?
Nella seconda ordinanza della Capitanerai di Porto, stessa data, si parla di “manutenzione delle condotte di scarico sottomarine”. In cosa consiste la manutenzione?
A me risulta che l’intervento riguardi la necessità di riallineamento di una delle condotte a mare della vasca di piazzale Kennedy per risolvere un’anomalia su una delle tre condotte riscontrata durante i collaudi. Perché si è reso necessario riallineare una delle condotte? Di quale anomalia si tratta? Da cosa è stata provocata e quando è insorta? Tale anomalia ha inciso ed incide sul pieno funzionamento del Psbo? Il collaudo in corso cosa riguarda, le condotte sottomarine? A fine 2020 si erano già letti comunicati stampa nei quali si sosteneva che i “lavori alle condotte del bacino Ausa sono terminati e in fase di collaudo”.
https://www.emiliaromagnanews24.it/psbo-procedono-i-lavori-sui-bacini-della-costa-nord-e-sul-roncasso-a-sud-168649.html
Il Comune di Rimini, settore turismo-waterfront, ha rilasciato concessione alla società Heratech per l’occupazione del cantiere e dunque immagino disponga anche della documentazione che chiarisce l’intervento in atto. Approfitto anche per chiedere se è possibile visionare tale documentazione, se l’amministrazione comunale è a conoscenza della spesa prevista per gli interventi in atto, e comunque resto in attesa di poter ricevere maggiori informazioni – per iscritto o anche telefonicamente – alla luce di quanto rappresentato»
.

Nel pomeriggio del 3 marzo, considerato il silenzio, chiamiamo al telefono l’assessore all’Ambiente. Ci spiega di essere impegnata ma è così gentile da dedicarci 20 secondi del suo tempo per ascoltare quello che abbiamo da chiederle, cioè questo: «ha visto la nostra mail del 2 marzo ore 16.53? Pensa di poter rispondere?» L’assessore è ancora ferma alla prima mail e non è a conoscenza della nuova ma si attiva subito: «Finisco quello che sto facendo e guardo la sua mail», ci dice. E alle 16.34 del 3 marzo ci invia una mail nella quale fa sapere di avere inoltrato le nostre ulteriori richieste «alla stazione appaltante visto e considerato che si richiedono specificazioni tecniche».
Praticamente, sembra che l’assessore di lunga esperienza all’Ambiente, riconfermata dal sindaco Jamil Sadegholvaad e insignita della significativa delega alla Transizione Ecologica (Ambiente, Sviluppo Sostenibile, Pianificazione e Cura del Verde Pubblico), oltre che alla Blu Economy e statistica, si limiti a girare ad Hera le nostre domande. Verrebbe da chiedersi se questa mansione sia conseguenza di poca conoscenza dell’intervento in atto o di scarsa autonomia o di altro che ci sfugge.
Questa mattina ricontattiamo l’assessore per sapere se entro fine mattinata potremo avere maggiori delucidazioni, ovvero risposte alla seconda mail. Sì, all’ora di pranzo, ci viene detto. Alle ore 15 ci rifacciamo vivi. Morale: alle 15.12 ecco il responso dall’assessorato all’Ambiente: «Le attività in corso su una delle tre condotte al servizio delle vasche di prima pioggia e laminazione di piazzale Kennedy non impediscono il funzionamento dell’impianto stesso, né tantomeno viene precluso o ridotto il funzionamento di tutte le opere terminate nell’ambito del PSBO, che ad oggi hanno garantito una drastica riduzione nella esposizione dei divieti temporanei di balneazione». Valuti chi legge.
Su tutto aleggia una ulteriore questione aperta che l’amministrazione comunale non ha mai chiarito: l’opera di piazzale Kennedy è da ritenersi definitivamente conclusa e collaudata e con quale esito? Nella relazione di fine mandato 2016-2021 della giunta Gnassi che si può leggere anche online, da pag. 111 a pag. 114 il focus è portato sul Psbo. Anzitutto viene chiarito che l’aggiornamento e integrazione funzionale del Psbo (formalizzato con delibera di consiglio comunale n. 10 del 1 aprile 2021) prevede due aggiornamenti: “interventi strutturali sui bacini delle fosse Rodella, Colonnella I e Colonnella II; interventi di rete bacini Colonnella II e Rodella”. Risulta “inalterato”, fra i tanti, anche il capitolo “Realizzazione condotta sottomarina e impianto idrovoro bacino Ausa e vasche”. E risulta “completato” il segmento “Realizzazione condotta sottomarina e impianto idrovoro Bacino Ausa e annesse vasche di laminazione/prima pioggia; Vasche di laminazione / prima pioggia piazzale Kennedy. Condotte sottomarine”. A pag. 114 si sottolinea che: “Nel 2021 è entrato a regime il sistema combinato di vasche di prima pioggia e di laminazione, nonché delle condotte sottomarine del bacino dell’Ausa a Rimini centro, che consente una minore incidenza di sversamenti in mare”. L’amministrazione comunale dovrebbe, una volta per tutte, dire anche questo: se il progettone di piazzale Kennedy ha superato l’esame del collaudo ed è pienamente efficiente. Ma non sarebbe male anche un conto finale aggiornato, completo delle “manutenzioni” in corso, e complessivo, ad oggi, del Psbo.

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