Per Fellini il Comune punta a quello che non ha fatto per i 600 anni di Malatesta

Per Fellini il Comune punta a quello che non ha fatto per i 600 anni di Malatesta

Rassegna dai quotidiani oggi in edicola

Un finanziamento straordinario per celebrare il centenario della nascita del regista. Il sindaco di Rimini ha fatto tesoro dei consigli lanciati su questo foglio online, dopo avere "bucato" i 600 anni del sommo condottiero rinascimentale. Bando periferie: il principe di Rimini ha fatto pace col Conte. Strana incursione al Colosseo. Brividi alla prima del Galli per nonni e studenti. Quanti nomadi abitano a Rimini oltre a quelli di via Islanda? Sorpresa...

Una legge per i cent’anni di Fellini (Carlino Rimini). Al termine dell’assemblea Anci il sindaco di Rimini ha donato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte ‘Il libro dei sogni’ di Federico Fellini, “accompagnato da una lettera ufficiale con la quale si chiede al governo di prevedere nei prossimi mesi una legge o un programma speciale che destini risorse statali per celebrare i 100 anni della nascita di Federico Fellini”, che cadono nel 2020.
Praticamente fa quel che avrebbe dovuto fare per i 600 anni di Sigismondo Pandolfo Malatesta, che però non ha fatto. Perché il Comune di Rimini continua a trattare SPM come una ‘gloria locale’, lui che è stato il condottiero rinascimentale eternato da Piero della Francesca, che ha lasciato a Rimini due monumenti simbolici come Castel Sismondo – dove c’è la zampina geniale del Brunelleschi – e il Tempio Malatestiano, opificio di geniacci – vi hanno lavorato Leon Battista Alberti, Matteo de’ Pasti, Agostino di Duccio, Piero della Francesca, è un po’ il cantiere-incubatrice di tutto il Rinascimento – maledetto da papa Pio II (“non sembra un tempio di cristiani ma di infedeli adoratori dei demoni”, scrisse l’antimalatestiano pontefice), ma benedetto dalla Chiesa: è basilica cattedrale dal 1809. Insomma, possiamo dire che SPM – pur nato a Brescia, all’età di 15 anni diventa signore di Rimini – è un riminese sommo, forse il più grande, il più illustre, il più illuminato. Ditelo anche a Sua Autorità Andrea Gnassi. Così scriveva Davide Brullo su Riminiduepuntozero nel marzo dello scorso anno ricordando ai nostri amministratori che compito loro è quello di trovare i denari per migliorare la città che amministrano. E ricordava anche quel che aveva fatto il Comune di Sarsina per Plauto: una proposta di legge per la celebrazione del ventiduesimo centenario della sua morte con la richiesta di “un contributo straordinario di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018”. Oppure Ravenna, Verona e Firenze con Dante. Un disegno di legge per la promozione di iniziative in occasione del settimo centenario della sua morte con la richiesta di un contributo economico di 3 milioni di euro per ciascuna delle tre città. Davide Brullo pare sia stato ascoltato, ma chi è Fellini davanti al sommo Sigismondo?

Conte: “Bando periferie promessa mantenuta” (Corriere di Rimini). “Mi ero impegnato personalmente a garantire la prosecuzione ordinata del bando e lo abbiamo fatto risolvendo i problemi di costituzionalità e sbloccando i primi 500 milioni dei 24 progetti già approvati, e abbiamo programmato lo svincolo di altri 800 milioni”, ha detto il presidente del Consiglio davanti ai sindaci.

Case da abbattere, protesta dei sinti (Corriere di Rimini). Ovvero? Quanti nomadi abitano a Rimini oltre a quelli di via Islanda che riceveranno le casette e che saranno collocati in cinque aree della città? Si scopre che sono tanti. «Ci vogliono sfrattare dalle roulotte piazzate su terreni di nostra proprietà, dove abitiamo da oltre 30 anni. Chiediamo al Comune di evitare che 140 persone, metà delle quali minorenni, vengano sbattute in mezzo alla strada, magari creando un nuovo campo di via Islanda e diventando un problema sociale». L’appello viene dalla portavoce nazionale dell’alleanza Romanì (Rom e Sinti residenti in Italia) Dijana Pavlovic, in conferenza stampa insieme a una folta rappresentanza dei sinti riminesi coinvolti. Famiglie che abitano in varie zone del territorio comunale: Spadarolo, San Vito, via Pomposa, Vergiano, Torre Pedrera, Gros” (Carlino Rimini). Ma siccome per la nuova legge nazionale roulotte o prefabbricati che li ospitano su terreni agricoli costituiscono degli abusi, chiedono che, grazie alla legge regionale (n. 11 del 2015) che ha aperto la strada alle villette per gli abitanti di via Islanda, si opti per questa soluzione: “un cambio di destinazione d’uso destinando le famose microaree nei campi agricoli. Basterebbe inserire la parola nei documenti che ci riguardano” (Carlino Rimini). Microaree per tutti.

“Porte abbattute e uffici devastati. Il Colosseo in balia dei vandali” (Carlino Rimini). “Una banda di vandali o qualcuno che cercava disperatamente qualcosa che non riusciva a trovare. Più di una, le ipotesi su cui sta lavorando la Polizia, dopo che l’altra notte tutti gli uffici del primo piano del Colosseo di via Coriano, sede dell’Ausl, sono stati devastati. (…) Gli investigatori sospettano che abbiano agito almeno tre persone, ma il movente resta ancora un mistero. Forse si è trattato, appunto, di un gruppetto di vandali dal momento che dai primi accertamenti sembra che non sia stato portato via nulla, né è stata toccata la cassaforte. Oppure cercavano qualcosa senza sapere dove fosse”.

Nonni e studenti al Galli: “Brividi come nelle favole” (Corriere di Rimini). Ieri mattina c’è stata la prima del teatro: Il Barbiere di Siviglia per un pubblico composito formato da nonni e ragazzi. Emozioni forti e grande stupore per la bellezza del teatro.

A Cattolica la tassa di soggiorno non aumenta. «Abbiamo deciso di mantenere invariate le tariffe dell’imposta turistica – conferma il primo cittadino – non andando quindi a gravare ulteriormente sulle tasche degli ospiti delle nostre strutture ricettive» (Carlino Rimini).

«Trasformiamo la ferrovia nel nostro Trc» (Carlino Rimini). A Bellaria il capogruppo Pd, Ugo Baldassarri, per risolvere l’annosa questione della ferrovia propone il tram-treno, “una linea ferroviaria leggera con mezzi in grado di funzionare come un normale tram quando si trovano in un ambito urbano come Bellaria ma che funzionano come dei treni e che quindi possono sfruttare maggiore velocità quando sono in spazi aperti come quelli nel ravennate. Ovviamente questa linea di tram sarebbe incompatibile con il traffico merci che ancora adesso, purtroppo, è presente sulla linea. Così come lo sarebbe per i treni a lunga per percorrenza (per intenderci le frecce)”.

COMMENTI

DISQUS: 0