Per la più grande fiera del turismo gli Iat di Rimini non ricevono prenotazioni alberghiere

Per la più grande fiera del turismo gli Iat di Rimini non ricevono prenotazioni alberghiere

A settembre è scaduto l'appalto di Rimini Reservation per la gestione degli uffici informazione, ma siccome non si è ancora chiusa la procedura per la Dmc (che si era aperta dieci mesi fa), si assiste ad una clamorosa interruzione del servizio. Per cercare di evitarla, palazzo Garampi aveva anche prorogato di nove mesi l'incarico alla società pubblico-privata formata da Comune e Pa. Ma è arrivato lungo lo stesso. Una magrissima figura. Proprio questa mattina in fiera il sindaco Gnassi ha detto che per Rimini il turismo è una "industria strategica”.

Se andate sul sito dedicato, leggerete che la fiera TTG è «la più importante rassegna internazionale, la più seguita fiera del turismo a Rimini che vede come protagonisti buyer, agenzie, operatori di settore da tutto il mondo. E’ il più importante mercato per il turismo B2B. Il TTG/TTI è un’occasione di business unica, un evento dove è possibile intrecciare relazioni di lavoro. Essendo l’evento TTG Rimini di rilevanza mondiale, tutti quelli che operano nel settore del turismo e delle vacanze si ritrovano a Rimini in occasione della fiera». Un caro amico di Milano che opera nel settore ha potuto decidere solo all’ultimo momento se partecipare oppure no al TTG in programma da oggi all’11 di ottobre. Come sostenuto da “Riminiturismo.it” nella circostanza «La Fiera di Rimini diventa il crocevia del turismo internazionale». Occasione da non perdere, quindi. L’amico lombardo prova a contattare due o tre alberghi in cui ha soggiornato altre volte. Tutti pieni. Tenta con lo I.A.T. di Rimini (ufficio informazioni e accoglienza turistica), struttura il cui pallottoliere denuncia centomila contatti e forse più all’anno. Sorbole! No no, “danè”, come si dice all’ombra della Madonnina. Sapete che gli rispondono? Non possiamo aiutarla. L’ufficio prenotazioni non è attivo. Forniamo unicamente informazioni turistiche generiche.
Nei giorni in cui si celebra se non il maggiore, uno dei più importanti eventi che riguardano l’universo turismo a livello internazionale, “la” Capitale delle vacanze tiene il principale punto (logisticamente parlando) di informazioni turistiche con le serrande delle prenotazioni alberghiere abbassate. Non può essere vero, forse è rimasto intrappolato in una candid camera. E se non lo fosse, stentiamo comunque a credere alle parole del nostro amico. No, non può essere. Ha sbagliato numero. E’ vittima di un burlone che ha imbastito una frottola là per là. Per divertimento. Sarà andata di certo così.
Gli chiediamo una mezz’ora di pazienza. Facciamo una volata in stazione: allo IAT. Inforchiamo il cavallo d’acciaio. Per non dare nell’occhio, lo parcheggiamo nell’elegante cimitero delle biciclette della stazione. Superiamo d’un balzo l’area riservata ai vagabondi. Tratteniamo il fiato per uscire indenni dall’incolore, ma insidiosa nube alcolica di passaggio. Varcata la soglia dell’ufficio I.A.T., nevralgico crocevia nato per informare e all’occorrenza trovare alloggio ai viaggiatori, rivolgiamo all’interlocutore dietro la scrivania la “domanda delle cento pistole”. Ci risponde che «il servizio per ora è sospeso e lo sarà ancora per una settimana/dieci giorni; forse quindici». Sono fermi a causa della liquidazione della vecchia società. Ne deve subentrare un’altra. Il consiglio è di servirsi di un’agenzia di prenotazioni online. «Per il momento possiamo dare solo indicazioni generiche». Siamo di fianco a una coppia di stranieri a cui viene fornita (in inglese) la stessa motivazione. Rimangono allibiti. Increduli, escono dall’ufficio inconsapevolmente accompagnati dalla nostra espressione di vergogna. E pensare che abbiamo gli occhi del turismo professionale mondiale puntati su Rimini. Usciamo anche noi. Ci gira la testa… Non sarà che prima ci siamo beccati alle spalle una ruttata al metanolo, senza accorgercene? Tralasciando il grottesco, ci chiediamo se possa succedere che per una manifestazione di così alta caratura Rimini si faccia trovare impreparata. Il sindaco Gnassi (con delega al Turismo), non ne sa nulla? Sulle cause di tutto questo si rimanda ad altro articolo qui sotto. Che figura!

Tutta colpa del bando per la Dmc: partito lo scorso dicembre e non ancora chiuso
Rimini Reservation ha iniziato la gestione degli Iat di Rimini nel 2006, quando l’amministrazione comunale decise di affidare il servizio di informazione e accoglienza turistica ad una partnership formata da una realtà pubblica (Comune di Rimini) e da una privata (Promozione alberghiera), sfruttando le possibilità offerte dalla legge regionale numero 7 (2003).
Rimini Reservation è una partecipata e palazzo Garampi si è visto costretto a chiuderla. Il percorso per andare in questa direzione e affidare, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, ad un soggetto privato sia le funzioni di informazione, accoglienza turistica e di reservation, e sia quelle di promo-commercializzazione e, più in generale, di destination marketing, si è messo in moto per tempo. Addirittura un anno fa, circa, l’amministrazione comunale prorogò di nove mesi il contratto di servizio con Rimini Reservation, dal 1° gennaio al 30 settembre di quest’anno. Motivandolo proprio con l’esigenza di non generare un disservizio: “Per evitare di creare interruzioni e intoppi nel servizio durante la fase transitoria, si rende quindi necessario prorogare per nove mesi l’affidamento a Rimini Reservation del servizio di Iat in scadenza a fine anno. Un tempo utile per consentire all’amministrazione di mettere in campo la procedura ad evidenza pubblica per la selezione e individuazione della Dmc”. Un tempo utile se si fosse rispettata la tabella di marcia. Invece le cose sono andate diversamente.

Gnassi questa mattina al taglio del nastro di Ttg, Sun e Sia

Col 30 settembre l’appalto a Rimini Reservation è scaduto e da 9 giorni gli Iat sono attivi ma “monchi”, non svolgono prenotazioni alberghiere, e così sarà fino a quando non subentrerà il nuovo gestore. Perché è successo? Perché il bando per la Dcm è arrivato lungo. Pubblicato il 21 dicembre 2018 con scadenza delle offerte al 28 gennaio 2019, è stato prorogato al 15 marzo e pochi giorni fa l’amministrazione comunale ha fatto sapere di avere valutato le due offerte tecniche pervenute, di averne esclusa una (Itur) e dunque sul tavolo è rimasta quella presentata da Promozione Alberghiera (partner anche in Rimini Reservation), Ieg, Destination Services, Adria Congrex, Summertrade. Si è in attesa dell’esame di congruità come previsto dal Codice degli appalti, e di una nuova seduta della commissione per la proposta di aggiudicazione. Gli atti ufficiali sul sito degli appalti del Comune di Rimini sono ancora fermi al 29 agosto. Se sarà questo raggruppamento ad aggiudicarsi anche la gestione degli Iat, quando potranno essere attivi? Il 5 novembre si inaugura Ecomondo. E comunque Rimini è una città turistica e congressuale per dodici mesi l’anno. E il “buco” di cui ci stiamo occupando suona un po’ ridicolo per la “capitale” soprattutto perché cade proprio in coincidenza con tre saloni internazionali – Ttg, Sia e Sun – in pieno svolgimento da oggi a venerdì.
“Questa fiera serve per ribadire che l’Italia ha bisogno di una prospettiva industriale. A prescindere dai vari governi bisogna fare un ragionamento serio sul turismo, che è a tutti gli effetti una grande industria nazionale ed europea. Invece non lo si è mai considerato come tale, ma come settore. L’Emilia Romagna e Rimini hanno invece scelto il turismo come una delle industrie strategiche”, ha detto questa mattina il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Un ragionamento serio, forse, dovrebbe partire da Rimini.

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