Pugno duro contro gli “imbrattamuri”

Pugno duro contro gli “imbrattamuri”

Il vero degrado si consuma nottetempo in tutto il Centro Storico, in maniera indisturbata e da lungo tempo. Qualche intervento repressivo viene messo a segno di giorno. Ma si pescano solo pesci piccoli, perché quelli grossi sguazzano la notte.

E’ interessante camminare per Rimini guardando in alto una volta tanto. Si possono scorgere cose piacevoli ed inusuali come particolari architettonici di qualche residuo palazzo antico, parapetti di ferro battuto di antica fattura, immagini votive ed altro. In Via Bertola, in particolare, si possono ammirare le statue esterne della chiesa di san Bernardino e specialmente quella laterale di San Francesco. Situata in quel punto sembra proprio messa li per guardare i passanti, ma non può purtroppo fare nulla nei confronti dei vandali seriali che deturpano le mura di quell’edificio e non solo.

Basta riportare lo sguardo ad altezza solita, per vedere il degrado che regna in quella bella via. Gli arredi della piazzetta sono ormai ricoperti di scritte, e i muri dell’edificio sacro costantemente imbrattati da insensati scarabocchi, a mo’ di eterna gara tra chi li commette e chi li rimuove. Non si comprende cosa possa motivare un individuo dal compiere tali insensate azioni, né del perché non riesca a capire il valore di quei muri che imbratta, ma mi fermo qui. Anche le altre parti di quella strada però non se la passano meglio. Altri muri imbrattati, bottiglie vuote e segni di avvenuta minzione sui muri.
Fa piacere leggere dei risultati delle nostra Polizia Municipale che ha identificato e sanzionato per 100 euro ciascuno tre giovani che, in violazione all’articolo 3 del Regolamento urbano, in piazzetta San Bernardino stazionavano con i piedi sulle panchine, ma ciò accade, immagino, di giorno e certamente a “spot”. Ma al di là degli altisonanti proclami emessi saltuariamente ai mezzi di informazione locale, il vero degrado si consuma nottetempo come avviene del resto in tutto il Centro Storico, non da ora, ma in maniera indisturbata da lungo tempo a questa parte e, francamente, non si comprende il perché non vi sia il modo di porre un termine a questo fenomeno. E’ evidente che di giorno sia troppo facile pescare i pesci, ma quelli piccoli, perché quelli grossi sguazzano la notte.

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