Salvini a Santarcangelo: e fortuna che gli intolleranti stanno a destra!

Salvini a Santarcangelo: e fortuna che gli intolleranti stanno a destra!

Una folla sia alla fiera dei Becchi che al Palacongressi di Bellaria per salutare e ascoltare il leader della Lega e la candidata presidente Lucia Borgonzoni. Nonostante qualche esagitato, tutto è filato liscio. Ma Alice Parma ha perso un'occasione d'oro per dimostrare di essere la sindaca di tutti.

Pomeriggio intenso in Romagna ieri per il segretario della Lega Matteo Salvini e la candidata presidente del centrodestra alle elezioni regionali del prossimo gennaio Lucia Borgonzoni, che oggi è proseguita a Forlì e Cesena.
Alle 17.40 Salvini e Borgonzoni sono arrivati a Santarcangelo da viale Giuseppe Mazzini. L’intenzione era quella di fare una breve passeggiata per la fiera di San Martino, visitare le bancarelle, salutare gli estimatori e scattare i selfie divenuti ormai un must delle uscite pubbliche del leader leghista.
Si è capito che il programma sarebbe saltato già dalle prime battute: infatti Salvini e la sua scorta sono stati letteralmente assaltati da supporter e curiosi, tutti desiderosi di una foto, una parola o anche solo dare una pacca sulla spalla al “Capitano”.
Alle ore 18.30, anche una ventina di facinorosi, che aspettavano il leader leghista all’Arco Ganganelli con intenzioni meno “accoglienti”, stanchi dell’attesa, si son dovuti spostare in via Mazzini. Così il copione si è potuto realizzare a pieno: da una parte battimani, selfie e il coro che scandiva il nome del senatore leghista. Dall’altra parte “bandiera rossa” “bella ciao” e lo scandire di parole irripetibili all’indirizzo degli esponenti del centrodestra. Matteo Salvini farà poi notare la differenza fra l’incontro del pomeriggio precedente dove un centinaio di persone hanno potuto ascoltare in piazza il presidente uscente della Regione Bonaccini, che ufficialmente inaugurava la fiera, ma nei fatti si è prodotto in discorsi di aperta campagna elettorale, senza che nessuno sia andato a disturbarlo, rimarcando una differenza importante tra l’elettorato e lo stile del centrodestra e quello di centrosinistra.

Nella serata, intorno alle 20, i due leader si sono spostati al Palacongressi di Bellaria dove li aspettavano, per la cena, 1200 sostenitori tra i quali molti amministratori locali, sindaci e leader romagnoli della Lega. Nel comizio finale Lucia Borgonzoni si è detta certa di poter riscrivere la storia perché “quello che funziona in questa regione, funziona nonostante il PD, non grazie al PD!” e attaccando direttamente il presidente uscente ha aggiunto: “Negli ultimi giorni ho chiesto più volte a Bonaccini spiegazioni sulla sanità, questa sanità che dicono favolosa, ma in cui si riscontrano liste d’attesa lunghissime e agende che continuamente chiudono e che non si sa quando riapriranno, ma Bonaccini a queste domande non risponde”.
Salvini ha suonato la carica: “A quelli che oggi cantavano bandiera rossa, qualcuno doveva ricordare che ieri abbiamo festeggiato i trent’anni dalla caduta del muro di Berlino! Oggi i partigiani veri si rivolterebbero nella tomba vedendo i loro nipotini col rolex a far finta di fare i partigiani! A Santarcangelo, come anche ieri a Reggio Emilia, tanta gente è venuta a fare la foto e sottovoce mi ha detto: «Per una vita ho votato a sinistra, ma adesso basta, questa volta voto lega».” Ha concluso: “Mi piacerebbe che grazie al vostro impegno, al vostro sorriso e al vostro entusiasmo il 26 gennaio 2020 venga ricordato per i prossimi 100 anni sui libri di storia come la festa della libertà della Romagna e dell’Emilia.”
La serata si è conclusa in festa, con l’apparizione di una fisarmonica, sulle note di Romagna Mia.

La sindaca ha perso un'occasione
Alice Parma ha perso un’occasione più unica che rara per dimostrare che il ruolo istituzionale che ricopre è a servizio di tutti i cittadini, anche di coloro che alle elezioni regionali daranno il loro voto alla Lega. Grazie alle polemiche sollevate prima dal Pd di Santarcangelo e poi dall’Anpi contro la visita di Salvini alla fiera dei Becchi, sarebbe stato facile prevedere i cori violenti dei pochi ma esagitati che ieri hanno cercato di impedire a Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni di essere presenti fra la gente a due mesi da una importante scadenza elettorale.
La sindaca, sempre pronta a decantare i valori democratici, avrebbe potuto dimostrare coi fatti di tenere davvero alla democrazia. Come? Presentandosi in piazza e dando il benvenuto agli esponenti e agli elettori della Lega, come ha fatto il giorno prima col presidente della Regione. In fondo ospitava due senatori della Repubblica, uno dei quali leader nazionale del maggior partito italiano.
Avrebbe così raffreddato le poche teste calde che non sanno, forse, di vivere in un Paese che si è dato una Costituzione abbastanza chiara: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”; “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”; “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale (…). Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche”; “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero …”.
Non condivido nulla di quel che voi leghisti dite e fate, ma sono qui per garantirvi la più completa libertà di espressione e movimento: questo avrebbe dovuto semplicemente affermare. Invece ha scelto di fare la sindaca del Pd e non della Città di Santarcangelo. Peccato, perché soprattutto in questi tempi burrascosi, si sarebbe potuta intestare una testimonianza di caratura nazionale. Una lezione, addirittura. Di democrazia. (R2.0)

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