Tutto pronto per il concerto di San Gaudenzo: ecco le novità e l’eccezionale repertorio

Tutto pronto per il concerto di San Gaudenzo: ecco le novità e l’eccezionale repertorio

Domenica 11 ottobre in Cattedrale l’orchestra e il coro della Cappella Musicale Malatestiana, la soprano Isabella Orazietti e il contralto Sara Rocchi, diretti dal maestro Filippo Maria Caramazza. Occorre prenotarsi, ma si sta preparando anche la possibilità di seguire l'evento in diretta streaming. Sarà un inno alla santità di alcuni dei protagonisti della chiesa riminese, con un repertorio che spazia da Vivaldi a Bach, da Gavriil Jakimovic Lomakin a Josquim Desprès. Ma la sorpresa potrebbe essere l'Inno a San Gaudenzo.

Tra le tante incertezze generate dal coronavirus, il concerto per la festività di San Gaudenzo patrono di Rimini accade anche quest’anno come una sorta di miracolo. Infatti date le premesse del lungo periodo di chiusura di ogni attività, che ha provocato paura e ansia per il futuro quasi in tutti, questo evento è stato a lungo pensato, in un primo momento per decidere se continuare a farlo poi in quali modalità, per ottemperare a tutte le norme di sicurezza imposte dalla guerra al Covid 19. Alla fine ecco il risultato del quale vi stiamo scrivendo, non un “classico” concerto ma un nuovo format che prevede musica e canto ma anche brevi letture. Un risultato che, a chi deciderà di prenotarsi (questo è un obbligo previsto dalle nuove norme di sicurezza, ma sarà facile, fino ad esaurimento posti: basterà scrivere una mail all’indirizzo concertosangaudenzo@gmail.com), non deluderà le attese.
L’appuntamento è per domenica 11 ottobre alle ore 21 nella basilica cattedrale con l’orchestra e il coro della Cappella Musicale Malatestiana. I solisti saranno la soprano Isabella Orazietti e il contralto Sara Rocchi, diretti dal maestro Filippo Maria Caramazza. L’organico in scena è stato ridotto ma pure comprende circa una settantina tra musicisti e cantanti. In alcune precedenti edizioni si sono superate le cento unità.

In questa fotografia e nelle altre che pubblichiamo, il Coro della Cappella Malatestiana nel concerto di San Gaudenzo dello scorso anno.

L’appuntamento è dedicato alla storia dei santi e beati riminesi e sono molti di più di quanto non si possa pensare, a cominciare dal vescovo san Gaudenzo per finire con Sandra Sabattini e don Oreste Benzi. La scelta del repertorio vuole dare voce e una sorta di “colonna musicale” ai protagonisti della vita della chiesa riminese che sono saliti agli “onori degli altari”: non si tratta perciò, come gli altri anni di una messa di un unico compositore ma di pezzi scelti tra quelli della musica sacra e polifonica la cui melodia e parole sono più consoni e attinenti al tema della serata. Compresi due “prime” composte dal maestro Filippo Caramazza: il “Pensiero per archi”, composto nella primavera di quest’anno nella sua casa pesarese durante il periodo del lockdown. Un’altra “prima” sarà l’Inno a san Gaudenzo che concluderà il concerto e sarà eseguito poi durante la messa della festività del patrono la sera della vigilia e cioè il 13 ottobre in cattedrale.
Questo inno a San Gaudenzo merita un capitolo a parte per la singolare circostanza nella quale è nato. Infatti musica e testo sono di Filippo Caramazza. Si tratta tuttavia di una rielaborazione di un canto eseguito nella comunità della Piccola Famiglia di Montetauro nel comune di Coriano, una casa d’accoglienza per minori e adulti che hanno varie e anche gravi disabilità, fondata e ancora guidata da don Lanfranco Bellavista. La melodia con la quale veniva eseguito è ripresa dalla liturgia bizantina. Mentre le parole invece sono di un “piccolo grande” ospite della comunità: si chiama Ciriaco e vive in quella comunità d’accoglienza sin da bambino, con difficoltà espressive e ritardi nella crescita. Seguito con amore ed affetto materno fin da piccolissimo dalle monache della comunità di accoglienza, solo ad una certa età, messo di fronte a un pc portatile, ha cominciato straordinariamente ad esprimersi fino a scrivere dei libri e a comporre canzoni. Appunto anche l’inno di san Gaudenzo che viene cantato nella comunità di Montetauro è stato scritto da Ciriaco. Trovandosi di fronte a questo materiale Caramazza ha musicato ex novo il pezzo e cambiato una parte del testo per adeguarne meglio la metrica allo spartito musicale. Al concerto dunque ci sarà anche un esponente della comunità in veste ufficiale. Si tratta di don Gioacchino Vaccarini, uno dei diversi sacerdoti nati nel seno della famiglia Vaccarini, il cui capostipite Probo, 100 anni nel 2019, è diventato prete anche lui a 69 anni dopo la morte della moglie. Dei suoi sette figli, i quattro figli maschi sono tutti sacerdoti mentre una delle tre femmine è suora. E’ stato san padre Pio a profetizzare al giovane Probo: “Avrai una famiglia numerosa e santa”.

Per tornare alla serata del concerto di San Gaudenzo, nel repertorio troviamo anche un Gloria musicato da uno dei più grandi compositori fiamminghi, Josquim Desprès (ma lo troverete trascritto in mille altri modi) vissuto tra la metà del 400 e i primi vent’anni del ‘500 che operò anche in Italia, nel duomo di Milano e per la casata degli Sforza. Indubbiamente ai suoi tempi piuttosto famoso e davvero geniale precorritore della musica a lui successiva (tant’è che la sua “firma” fu utilizzata anche per opere di altri autori un po’ truffaldini, oltreché di minore talento) tuttavia rimasto ai più pressoché sconosciuto fino all’Ottocento. Poi verranno eseguite musiche di un altro compositore vissuto nella seconda metà del 500: Luca Marenzio. Inoltre c’è una parte del bellissimo Magnificat di Bach che forse qualcuno ricorderà eseguito in occasione della festività di san Gaudenzo nel 2008. Poi ancora Vivaldi (con quattro parti delle dodici che fanno parte del Gloria del compositore veneziano) e infine Gavriil Jakimovic Lomakin un baffuto e raffinato musicista russo dell’800, che permetterà alla sezione dei bassi di “farsi notare” cantando in russo su tonalità così profonde da far immaginare un ambiente siberiano, una steppa immersa nel buio e nel freddo.
Una segnalazione finale: si sta preparando anche la possibilità di seguire in diretta streaming lo svolgimento della serata per coloro che non riusciranno ad intervenire. Ma lo volete un ultimo consiglio? Non perdetevelo dal vivo.

COMMENTI

DISQUS: 0