Un “harmonium“ centenario risuona nella Basilica Cattedrale di Rimini

Un “harmonium“ centenario risuona nella Basilica Cattedrale di Rimini

Restaurato lo strumento del 1920 appartenuto all'organista riminese Carlo Callisto Migani. Domenica 6 novembre accompagnerà la funzione liturgica alle ore 11, con un trio musicale formato da Stefano Elia Zambardino, Aldo Maria Zangheri e dal soprano Chiara Guerra.

Insolito accompagnamento musicale, domenica 6 novembre, durante la S. Messa delle ore 11 nel Duomo di Rimini. Nel sublime scenario rinascimentale offerto dal Tempio Malatestiano, la funzione liturgica sarà accompagnata da un valente trio, con una duplice motivazione: a suffragio e ricordo dei coniugi Carlo Callisto e Maria Moretti e occasione speciale per inaugurare la seconda vita di un harmonium secolare.

Il “marchio di fabbrica”.

Strumento a tastiera con mantice a pedale ad “ance” di ottone, veniva usato nelle chiese ove mancava il più celebrato organo “a canne” in piombo e comunque in ogni altra occasione e luogo ove venisse richiesto, grazie alla sua trasportabilità. Quello in oggetto fu costruito dalla “Fabbrica Armonium Dott. Graziano Tubi Snc” di Lecco intorno al 1920 e restaurato nel 2021 da Mauro Baldazza e Daniele Orlandi nella bottega organaria di Longiano, abilitata presso il Ministero dei Beni Culturali.

Carlo Callisto Migani.

Su questo strumento l’adolescente Carlo Callisto Migani (Rimini 1913-1978) studiò da privatista, avvalendosi anche degli insegnamenti di Don Matteo Tosi (Rimini 1884-1959), sacerdote e compositore di musica sacra nato nella frazione di Corpolò. Il prelato ebbe incarichi come musicista a Velletri e Roma e dal 1926 al 1938 fu a Venezia in qualità di direttore della Cappella Marciana nella Basilica di San Marco. Poi tornò stabilmente a Rimini come canonico e direttore di Cappella della Cattedrale, incarico attualmente ricoperto dal Maestro Filippo Maria Caramazza.

Con questo stesso harmonium, Carlo Callisto accompagnò negli anni ’50 nello studio del canto lirico il tenore Angelo Bartoli (padre di Cecilia, celebre mezzosoprano tuttora acclamato nel mondo) anch’egli riminese di Vergiano che si trasferì poi a Roma.
Lo stesso don Matteo Tosi impartì lezioni di canto al giovane tenore agli inizi della carriera. Sono tanti, importanti e affettuosi, i ricordi che si intrecciano, per cui non si poteva lasciare silenzioso in un angolo questo significativo strumento. A ricordo del padre e della madre che cantava nel coro, i figli (abili liutai riminesi) hanno deciso di farlo restaurare per ridargli nuova vita.

L’harmonium tornato a nuova vita.

Come più sopra accennato, il trio musicale che accompagnerà la funzione è composto da due affermati musicisti riminesi, Stefano Elia Zambardino all’harmonium e Aldo Maria Zangheri alla viola e dal giovane, ma già apprezzato soprano riccionese, Chiara Guerra.

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