Un motivo c’è se in alcune vie del centro storico l’asfalto ha vita troppo breve

Un motivo c’è se in alcune vie del centro storico l’asfalto ha vita troppo breve

Vie Anfiteatro, Cornelia, Aponia: il manto stradale "esplode", buche profonde spuntano sempre più spesso e poco tempo dopo interventi costosi. Cosa succede? "Queste strade non hanno una massicciata adatta per sopportare il carico di centinaia di autobus e di camion che giornalmente riforniscono il mercato coperto". Lettera.

Rimini non ha un buon rapporto con gli asfalti stradali, ma diciamo pure con il decoro cittadino in genere tranne, chissà perché, solo per alcune particolari zone.
Asfalto dicevamo, specie quello di colore rosso che oggi, a distanza di pochi anni dalla sua posa, ha mostrato tutta la sua inefficacia; ma anche quello ordinario non se la passa tanto bene. Non colpevolizziamo il povero materiale, fa ciò che può, ma abbiamo assistito a ciclabili ripavimentate dopo pochi anni, o attualmente piene di buche, per non parlare poi delle vie del Centro caratterizzate da crateri, distacchi e, quando va bene, orripilanti toppe che fanno bella mostra di sé ai cittadini e ai turisti che, oltre ad essere pericolose, costituiscono il palese simbolo del degrado.
In tanti si accorgono di questa realtà, ma non chi dovrebbe prevenirla o saperla gestire, i regnanti. Come sempre, sembrano estranei al territorio, distratti a ciò che accade in città e alle esigenze dei cittadini. Non hanno contatto con il mondo reale e con i problemi reali, non “girano” per la città, ma solo intenti a mostrarsi a qualche evento per la foto di rito, o a emanare qualche dichiarazione del momento per mostrare quanto siano attivi. Quanto alle opposizioni? Beh, lasciamole nel loro torpore, meglio non disturbarle per queste inezie, piuttosto protagoniste di apparizioni di importanti interventi nei quotidiani locali che poi, però, finiscono tradizionalmente e sistematicamente nel nulla.
In tutto questo quadretto si inserisce una lettera giuntaci in redazione da parte di un cittadino, Luca Mancini, che, come tanti, è amareggiato nell’assistere a queste cose, ma ha il pregio di segnalarle ancora.

“Gent.mo Sig. De Vita, leggo con attenzione e spesso con rammarico le situazioni che si vengono a creare nella nostra bellissima città e che lei denuncia nella pagina “occhi sulla città”.
Ed è proprio per questo motivo che vorrei portare alla sua conoscenza la situazione dell’asfalto in centro storico nelle Vie Anfiteatro – Via Cornelia – Via Aponia.
Circa 2 anni fa era stato rifatto completamente il manto stradale di queste tre strade (e a dire il vero con un ottimo risultato) tant’è che tutti noi residenti eravamo estremamente felici di questa straordinaria manutenzione che aspettavamo da tempo.
Purtroppo nel giro di un paio di anni la situazione è esattamente quella di prima.
Le allego qualche foto e qualche spiegazione.

Angolo Anfiteatro-Aponia.

Qui dallo scorso gennaio si è aperta una piccola voragine (testimoniata dall’asfalto più scuro). E’ stata già rappezzata tre volte ma ancora continua a rompersi. La buca che si è creata la settimana scorsa è profonda circa 9/10 cm. Sicuramente verranno a rappezzarla ancora (perché c’è da dire che il Comune di Rimini interviene prontamente per queste segnalazioni), però il risultato tra un mese sarà lo stesso.

Nella via Anfiteatro l’asfalto è scoppiato in un paio di punti ed è comunque tutto rotto nella parte destra della carreggiata.
Nella Via Aponia invece è tutto rappezzato dalla scorsa settimana dove hanno ripristinato ampie parti di asfalto.

Il problema è che queste strade del centro storico non hanno una massicciata adatta per sopportare il carico di centinaia di autobus e di camion che giornalmente riforniscono il mercato coperto. Passano spesso autocarri e motrici dalle 3,5 alle 12 tonnellate (oltre agli autobus anche doppi) e queste strade del centro storico non possono sostenere questo peso.
Andare a fare un intervento molto costoso come quello di 2/3 anni fa in delle vie come quelle citate (che normalmente vengono sottoposte a manutenzione frequente) senza pensare a consolidare la massicciata, significa solamente buttare i soldi e rifare dopo qualche anno il lavoro.
Oltretutto questi continui rappezzamenti avranno pure un costo?”.

Ma direi anche; “aiuole”, o simulacri, intorno alle piante prive di elementi per un contorno definito, e poi il resto.
Poi la segnalazione termina con questa considerazione:
“Come nella Quinta Avenida di Playa del Carmen in Messico…(qualche turista penserà anche di aver sbagliato destinazione). Fra asfalto scoppiato in via Anfiteatro e voragini che si aprono all’improvviso alla prima curva, marciapiedi inutilizzati perché pericolosi e incespicanti e pattume sparso per la strada perchè lasciato fuori dai bidoni, offerto ai gabbiani con un’apertura alare di quasi 2 metri che vengono a pranzare a due passi dal Duomo e nel passaggio pedonale più frequentato dalla stazione alla piazza Tre Martiri. Non è un bel vedere…
Si curano solo alcuni punti della città perché ad interesse diretto mentre tutto il resto può rimanere dimenticato, insieme ai senzatetto che ora hanno trovato casa direttamente sotto le scuole Panzini in piazza Santa Rita con tanto di materassi e suppellettili per accamparsi meglio. Perchè tutto questo non succede al Borgo San Giuliano?”.

Difficile rispondere a quest’ultima domanda, ma proviamoci. Fateci caso: le qualificazioni migliori, borgo San Giuliano – non dappertutto – detto anche “fortunato”, e S. Giovanni, hanno un’alta concentrazione di locali di mescita e ristorazione. Questo è il solo modello di sviluppo economico e commerciale portato avanti dall’amministrazione cittadina da oltre un decennio in qua, ed è probabile che questa attenzione sia riscontrata in termini di consensi. Per il resto tocca quel che capita.
C’è chi abita nel borgo favorito dalla sorte, e chi nel resto della città dove il degrado e l’abbandono è piuttosto la regola; ma oltre alla fortuna ci vorrebbe il dono della preveggenza, per indovinare gli intendimenti dei sindaci futuri. E qui è più difficile data l’assoluta assenza di una pianificazione a lungo termine come si dovrebbe, sostituita dalla solita improvvisazione del momento.

COMMENTI

DISQUS: 0